Pinguino africano

Pinguino africano

Pinguino del capo, Pinguino sudafricano

Regno
Phylum
Classe
Ordine
Famiglia
Genere
SPECIE
Spheniscus demersus
Dimensione della popolazione
41,700
Durata
10-15 years
Massima velocità
20
12
km/hmph
km/h mph 
Peso
2-5
4.4-11
kglbs
kg lbs 
Altezza
60-68
23.6-26.8
cminch
cm inch 
Lunghezza
45
18
cminch
cm inch 

Il pinguino africano (Spheniscus demersus Linnaeus, 1758), noto anche come pinguino del Capo o pinguino sudafricano, è una specie di pinguino del genere Spheniscus, originario delle coste dell'Africa meridionale. Come tutti i pinguini esistenti, è incapace di volare, presenta un corpo aerodinamico e ali irrigidite e appiattite in pagaie adatte a vivere in un ambiente marino. Gli adulti pesano in media 2,2-3,5 kg e possono raggiungere un'altezza di 60-70 cm. Questa specie è caratterizzata da delle distintive chiazze di pelle rosa sopra gli occhi e una "maschera" nera che ricopre quasi tutto il volto. La parte superiore del corpo è nera e nettamente delineata dalla parte inferiore bianca, macchiata e contrassegnate da una banda nera sul petto. Le ghiandole rosa sopra gli occhi di questi uccelli li aiutano con la termoregolazione: per far fronte alle variazioni di temperatura, il sangue viene inviato alle ghiandole per essere raffreddato dall'aria.

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Il pinguino africano è un predatore subacqueo e si nutre principalmente di pesci e calamari. Un tempo estremamente numeroso, le popolazioni selvatiche di pinguini africani stanno rapidamente diminuendo a causa di una combinazione di diverse minacce ed è classificato come in pericolo dalla Lista rossa IUCN. È una specie carismatica ed è molto popolare tra i turisti e in cattività, dove si riproduce facilmente. Altri nomi comuni con cui viene chiamata la specie sono pinguino dai piedi neri e pinguino ragliante, per via del suo richiamo simile a quello di un asino sebbene anche diverse specie affini del Sud America producano lo stesso richiamo. Diverse colonie possono essere osservate sulle coste di Sudafrica, Namibia, Angola, Repubblica Democratica del Congo, Gabon e Mozambico.

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Aspetto

I pinguini africani possono raggiungere un'altezza di 60–70 centimetri, per un peso compreso tra i 2,2 e i 3,5 kg. La lunghezza del becco nei pinguini africani è piuttosto varia, raggiungendo tra i 20 e i 30 centimetri. Questa specie è facilmente identificabile dalla fascia e dalle macchie nere presenti sul petto, il cui motivo è unico per ogni pinguino, come le impronte digitali umane. Le ghiandole sudoripare sopra gli occhi raffreddano il sangue di questi uccelli e quando la temperatura aumenta, l'aumento del flusso sanguigno fa sì che le ghiandole diventino più rosa. Questa specie mostra un leggero dimorfismo sessuale; i maschi sono leggermente più grandi delle femmine e hanno becchi più lunghi. I giovani non possiedono i motivi glabri e delineati degli adulti, ma presentano invece parti superiori scure che variano dal blu grigiastro al marrone; le parti inferiori chiare mancano di entrambe le macchie e della fascia. Il becco è più appuntito di quello del pinguino di Humboldt. La colorazione del pinguino africano è una forma di colorazione protettiva nota come di contrasto, in cui il ventre è più chiaro del dorso. La parte inferiore bianca è difficile da individuare dai predatori sott'acqua e il dorso nero dei pinguini si mimetizza con l'acqua più profonda se visti dall'alto.

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I pinguini africani assomigliano, e sono strettamente imparentati, con i pinguini di Humboldt, di Magellano e delle Galápagos. I pinguini africani sono facilmente riconoscibili da quest'ultimi per la spessa fascia nera a forma di un ferro di cavallo capovolto sul petto. Hanno piedi e macchie nere che variano per dimensioni e forma per ciascun individuo. I pinguini di Magellano condividono una fascia sul petto simile che spesso confonde i due; tuttavia i Magellano presentano una doppia barra sulla gola e sul petto, mentre l'africano presenta una singola barra. Questi pinguini sono anche chiamati "pinguini raglianti", per via dei loro versi simili ai ragli di un asino.

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video

Distribuzione

Geografia

Il pinguino africano si trova solo sulla costa sud-occidentale dell'Africa, vivendo in colonie su 24 isole tra la Namibia e la baia di Algoa, vicino a Port Elizabeth, Sudafrica. È l'unica specie di pinguino che nidifica in Africa e la sua presenza ha dato il nome alle isole dei Pinguini.

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Esistono due colonie principali che nidificano sulla terraferma, fondate negli anni '80 vicino a Cape Town, ossia Boulders Beach vicino a Simon's Town e Stony Point a Betty's Bay. È probabile che le colonie continentali siano diventate possibili solo in tempi recenti grazie allo sviluppo antropico che ha allontanato i predatori dalle coste, sebbene la colonia di Betty's Bay sia stata attaccata da leopardi. L'unica altra colonia continentale si trova in Namibia, ma non si sa quando sia stata fondata. Boulders Beach è un'attrazione turistica molto apprezzata per le sue ampie spiagge, e ai pinguini che le abitano. I pinguini permetteranno alle persone di avvicinarsi a loro fino a un metro.

Questi pinguini si riproducono facilmente in cattività in tutti gli zoo del mondo, ma non esistono colonie selvatiche al di fuori della costa sud-occidentale dell'Africa, sebbene occasionalmente sia possibile avvistare esemplari vagranti (per lo più giovani) oltre il loro areale ordinario.

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Pinguino africano mappa dell'habitat
Pinguino africano mappa dell'habitat
Pinguino africano
Attribution-ShareAlike License

Abitudini e stile di vita

Comportamento stagionale
Il richiamo dell'uccello

Dieta e nutrizione

I pinguini africani si nutrono in mare aperto, dove vanno a pesca di pesci pelagici, come sardine e acciughe (nello specifico l'acciuga dell'Africa australe) e di invertebrati marini, come calamari e piccoli crostacei, in particolare krill e gamberetti. Normalmente, cacciano entro 20 km dalla riva, e un singolo pinguino può consumare fino a 540 grammi di preda al giorno, ma ciò può aumentare fino a oltre 1 kg quando allevano i propri pulcini.

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A causa del marcato declino nella popolazione di sardine nelle acque vicino al suo habitat, la dieta dei pinguini africani si è spostata in una certa misura verso le acciughe, sebbene la biomassa delle sardine disponibile sia ancora una determinante notevole nello sviluppo della popolazione di pinguini e del loro successo riproduttivo. Sebbene una dieta a base di acciughe sembri essere generalmente sufficiente per i pinguini, non è l'ideale a causa delle minori concentrazioni di grassi e proteine. La dieta del pinguino cambia durante l'anno; come in molti uccelli marini, si ritiene che l'interazione tra la scelta della dieta e il successo riproduttivo aiuti i pinguini a mantenere le dimensioni della loro popolazione. Sebbene i pinguini siano molto dediti nell'allevamento dei loro pulcini, non incorreranno in deficit nutrizionali se il cibo scarseggia e la caccia richiede un maggiore impegno di tempo o energia. Ciò può portare a tassi più elevati di morti infantili in cattive condizioni alimentari.

Durante la pesca, i pinguini africani effettuano immersioni che possono raggiungere una profondità media di 25 metri e durare 69 secondi, sebbene sia stata registrata una profondità massima di 130 metri, e una durata di 275 secondi.

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Abitudini di accoppiamento

COMPORTAMENTO DI ACCOPPIAMENTO

Il pinguino africano è monogamo; si riproduce in colonie e le coppie ritornano ogni anno nello stesso sito per accoppiarsi e accudire i propri pulcini. Questi uccelli hanno una stagione riproduttiva piuttosto lunga, con una nidificazione che di solito raggiunge il suo picco da marzo a maggio in Sud Africa e da novembre a dicembre in Namibia. Il rituale di corteggiamento tipicamente comincia con il maschio che si mette in mostra con esibizioni visive e uditive per attrarre la partner. Movimenti di dondolamento del capo solitamente indicano l’esser proprietario del sito di nidificazione, in modo da attrarre le femmine e/o sono utilizzati come avvertimento per gli altri maschi. Il passo successivo è quello di formare il legame reciproco; in questa fase il pinguino emette un richiamo stridulo mentre estende il collo e il capo verso l’alto. Il corteggiamento si conclude con un inchino, in cui uno o entrambi i pinguini chinano la testa con il becco rivolto verso il nido o verso le zampe dell’altro. Il nido è composto da una tana scavata nel guano, spesso sotto massi o cespugli, dove vengono deposte e covate in genere due uova. L'incubazione viene effettuata allo stesso modo da entrambi i genitori per circa 40 giorni. Tutti i pinguini hanno un’area di pelle nuda alla base delle loro pance, chiamata “placca incubatrice”, che aiuta i genitori a garantire calore diretto per covare le uova. Almeno un genitore fa la guardia ai pulcini per circa un mese, dopodiché i pulcini si uniscono in una sorta di "asilo nido" con altri pulcini, mentre entrambi i genitori trascorrono la maggior parte della giornata a cercare cibo in mare.

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I pulcini si involano tra i 60 e i 130 giorni, i tempi dipendono da fattori ambientali come la qualità e la disponibilità di cibo. I pulcini, quindi, si avventurano in mare da soli, dove trascorrono da uno a due anni. Dopodiché, torneranno alla loro colonia natale per mutare nel loro piumaggio adulto.

Quando i pinguini fanno la muta, non sono in grado di andare a pescare in mare poiché le loro nuove piume non sono ancora impermeabili; pertanto, digiunano per l'intero periodo della muta. I pinguini africani impiegano in genere circa tre settimane per fare la muta, periodo nel quale perdono circa la metà del loro peso corporeo bruciando le loro riserve di grasso nel processo.

I pinguini africani trascorrono la maggior parte della loro vita in mare finché non arriva il momento di deporre le uova. Le femmine rimangono fertili per circa 10 anni. A causa dell'elevata predazione sulla terraferma, i pinguini africani cercheranno protezione sulle isole al largo, dove sono più al sicuro dai mammiferi più grandi e dai disastri naturali. Questi pinguini di solito si riproducono durante l'inverno, quando le temperature sono più fresche. I pinguini africani spesso abbandonano le loro uova se si surriscaldano al sole cocente e le uova abbandonate non sopravvivono mai al caldo. Le uova sono tre o quattro volte più grandi delle uova di gallina. Idealmente, le uova vengono incubate in una tana scavata nello strato di guano (che fornisce un'adeguata regolazione della temperatura), ma la diffusa rimozione umana dei depositi di guano ha reso questo tipo di nidificazione impraticabile in molte colonie. Per compensare, i pinguini hanno cominciato a scavano le loro tane nella sabbia, nidificando sotto rocce o cespugli, o a utilizzare le "cassette nido" fornite dalle popolazioni locali. I pinguini trascorrono tre settimane sulla terra a prendersi cura della loro prole, dopodiché i pulcini possono essere lasciati soli durante il giorno mentre i genitori si nutrono in mare. Tuttavia, è proprio durante questo periodo che i pulcini sono più esposti ai predatori e al sole cocente. I genitori di solito danno da mangiare ai piccoli durante il tramonto o l'alba.

Nel 2015, quando le condizioni di foraggiamento erano favorevoli, nella colonia di Bird Island nacquero più maschi che femmine. I pulcini maschi avevano anche tassi di crescita e massa involo più elevati e quindi sviluppando una sopravvivenza post-involo maggiore rispetto alle femmine. Ciò, insieme a una maggiore mortalità femminile negli adulti di questa specie, può comportare un rapporto sfavorevole tra i sessi e può indicare che potrebbero essere necessarie strategie di conservazione incentrate sull'incremento delle femmine di pinguino africano.

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Popolazione

Numero della popolazione

All'inizio del XIX secolo esistevano circa 4 milioni di pinguini africani. Degli 1,5 milioni di pinguini africani stimati nel 1910, solo il 10% circa rimase alla fine del XX secolo. Le popolazioni di pinguini africani, che si riproducono in Namibia e Sudafrica, sono diminuite del 95% dall'epoca preindustriale. Oggi, la loro riproduzione è in gran parte limitata a 24 isole dalla Namibia alla baia di Algoa, Sudafrica, con la colonia di Boulders Beach che costituisce un'eccezione a questa regola.

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La popolazione totale è scesa a circa 150.000-180.000, nel 2000. Di questi, 56.000 appartenevano alla colonia dell'isola Dassen e 14.000 alla colonia di Robben Island. La colonia di Dyer Island in Sudafrica è scesa da 46.000 all'inizio degli anni '70 a 3.000 esemplari, nel 2008. Si stima che nel 2008 in Namibia vivessero 5.000 coppie riproduttive. Nel 2010, la popolazione totale di pinguini africani era stimata a 55.000 esemplari. Al ritmo del declino osservato dal 2000 al 2010, si prevede che il pinguino africano si estinguerà in natura entro il 2026. Nel 2012, si stima che circa 18.700 coppie riproduttive erano presenti in Sudafrica, la maggior parte sull'isola di St. Croix nella baia di Algoa. La popolazione riproduttiva totale sia in Sud Africa che in Namibia è scesa a un minimo storico di circa 20.850 coppie, nel 2019.

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Nicchia ecologica

La durata media della vita di un pinguino africano è da 10 a circa 25 anni in natura, e fino a 30 in cattività.

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I principali predatori dei pinguini africani in mare includono grandi predatori marini, come squali, orche e otarie orsine del Capo. Durante la nidificazione, sia gli adulti che i pulcini possono venire predati da gabbiani del Kelp, genette del Capo, manguste, caracal, sciacalli dalla gualdrappa, iene bruna, e cani e gatti domestici. La mortalità da parte di predatori terrestri è maggiore se i pinguini sono costretti a riprodursi all'aperto in assenza di tane o nidi adatti.

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Coloring Pages

Riferimenti

1. Pinguino africano articolo su Wikipedia - https://it.wikipedia.org/wiki/Spheniscus_demersus
2. Pinguino africano sul sito della Lista Rossa IUCN - http://www.iucnredlist.org/details/22697810/0
3. Xeno-canto canto degli uccelli - https://xeno-canto.org/646453

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