Tigre del bengala
La tigre reale del Bengala (Panthera tigris tigris Linnaeus, 1758), conosciuta anche come tigre del Bengala, è la più comune e diffusa sottospecie di tigre esistente. È tradizionalmente considerata come la seconda sottospecie per dimensioni dopo la tigre siberiana, ma spesso esemplari che vivono nel Bengala settentrionale sono più grandi delle tigri siberiane. Stando alle attuali conoscenze, acquisite tramite catture eseguite per fini di ricerca, la più pesante tigre del Bengala aveva un peso superiore a quello massimo registrato per le tigri siberiane.La sottospecie tigre del Bengala (P. tigris tigris) è l'animale nazionale del Bangladesh, mentre la specie tigre (P. tigris) è l'animale nazionale dell'India. È ritenuta da alcuni autori una delle sole due sottospecie di Panthera tigris, insieme a P. t. sondaica.
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inizia conI maschi di tigre del Bengala misurano generalmente 275–310 cm, coda inclusa; quest'ultima, nei maschi adulti ha generalmente una lunghezza di 85–95 cm; il peso può variare tra 180 e 260 kg, con una media di 200–235 kg. L'esemplare più pesante noto pesava 389,5 kg e misurava 323 cm, da caviglia a caviglia.
la colorazione bianca e dorata è presente anche nella tigre siberiana (Panthera tigris altaica).
Un tempo viveva in tutta l'India, Nepal, Bhutan, Birmania, Bangladesh, Pakistan del nord e Tibet del sud, mentre nel ventunesimo secolo la razza è scomparsa in Pakistan e sopravvive in piccole zone dell'originaria area di diffusione. Benché si tratti di una specie protetta in tutto il suo areale, le tigri sono minacciate dai bracconieri e dalla pressione umana: ne rimangono 2000 allo stato brado (in Cina ve ne sono solo 10-30 esemplari), ma ve ne sono molte in cattività. Non esiste quasi più nella regione del Rajasthan.
La varietà degli habitat di vita della tigre del Bengala è ampia, includendo le praterie, le foreste pluviali tropicali e subtropicali, macchia a cespugli, foreste umide e decidue e foreste di mangrovie.
La tigre del Bengala è un animale solitario che caccia durante le ore notturne e che non ama spartire il proprio territorio con altre tigri o altri animali. Per scoraggiare gli intrusi, tutte le tigri marcano il loro territorio con l'urina, la quale contiene delle secrezioni dall'odore molto intenso che segnalano la loro presenza. Un altro metodo che impiegano consiste nel lacerare la corteccia degli alberi con gli artigli.
È difficile seguire le tracce di una tigre del Bengala perché, nonostante la sua taglia imponente, questo felino è di natura discreta e timida. L'animale è solito ricoprire gli escrementi con la terra e spesso trascina i resti delle sue prede in mezzo ai cespugli. Alle volte arriva persino a ricoprirli di foglie morte per essere sicuro che nessun altro potrà approfittarne in sua assenza. Durante le ore diurne riesce a mimetizzarsi nel folto dell'erba degli elefanti, una pianta appartenente al genere Miscanthus tipica dell'ambiente di vita di questo felino e che può raggiungere un'altezza di quasi 10 metri.
Le tigri uccidono la loro preda schiacciandola a terra e rompendole la spina dorsale (metodo preferito per le prede di dimensioni medio-piccole), o strangolandola con un potente morso al collo (metodo preferito per le prede di dimensioni medio-grandi). L'animale ucciso viene quindi trascinato verso un luogo sicuro dove viene consumato. Alle volte cacciano tendendo agguati in vicinanza delle pozze di abbeveraggio e catturando anche animali nuotatori. La tigre del Bengala può consumare fino a 18 kg di carne a pasto e poi rimanere senza mangiare per giorni.
Come tutte le tigri è un predatore e si nutre normalmente di mammiferi di taglia medio-grande, come conigli, bufali d'acqua, cervi pomellati, cinghiali, bestiame, gaur e sambar. È però noto anche cibarsi di giovani elefanti e piccoli di rinoceronte. Generalmente le tigri non attaccano individui adulti di elefante o di rinoceronte, ma questo tipo di predazione può verificarsi, come documentato dall'organizzazione WWF che si è presa cura di un orfano di rinoceronte la cui madre era stata uccisa da una tigre. Prede possibili ma non comuni nella dieta di una tigre del Bengala sono il leopardo, il lupo, i coccodrilli e il cane rosso dell'India. Occasionalmente cattura pavoni e, nonostante le sue poderose dimensioni, può arrampicarsi sugli alberi per cacciare primati. Bisogna sapere inoltre che la tigre del Bengala è il solo felino che si nutre di carne che ha già cominciato a decomporsi.
Nel 1972, un censimento del Ministero dell'Ambiente indiano stimò il numero delle tigri viventi in India in meno di 2000 esemplari, concentrati in quattro aree principali: la regione ai piedi dell'Himalaya, l'India settentrionale e nord-orientale, le foreste dell'India centrale e orientale e una ristretta area sulla costa sud-occidentale. Per contrastare il pericolo di estinzione il governo indiano mise in atto un incisivo programma di conservazione, denominato Project Tiger, che è riuscito a raddoppiare la consistenza della popolazione: un censimento effettuato nel 1989 ha stimato il numero delle tigri viventi in India in 4334. Tuttavia nei primi anni '90 si è assistito a una inversione della tendenza e il più recente censimento del 1993 ha fatto registrare un declino della popolazione a 3750 esemplari.
Considerando anche le piccole popolazioni di P. t. tigris presenti in Nepal (circa 250 esemplari), Bhutan, Bangladesh e Birmania, la popolazione complessiva di questa sottospecie è di circa 4500 esemplari.In India esistono 21 aree protette, create specificamente per proteggere le tigri, che coprono un'area complessiva di oltre 30.000 km².