Ordine

Carnivora

489 specie

I carnivori (Carnivora Bowdich, 1821) sono un ordine di mammiferi euteri. Si dividono in due sottordini: i caniformi (canidi, orsi, mustelidi, foche ecc.) e i feliformi (felidi, iene, manguste ecc.), che si distinguono soprattutto per differenze nella struttura interna delle bolle timpaniche. Di origine paleocenica, i carnivori divennero i mammiferi predatori più diffusi dopo aver spodestato i creodonti durante l'Eocene, in gran parte grazie alla loro adattabilità e dentatura multiuso.

Quasi tutte le specie dispongono di denti carnassiali, sebbene siano assenti nei pinnipedi. Oltre la dentatura, tutti i carnivori condividono tratti come la visione binoculare, un mantello relativamente denso, e artigli che variano in grandezza e retrattilità. Hanno un olfatto ben sviluppato, associato con ghiandole odorifere usate nella demarcazione del territorio. La visione e l'udito sono anch'essi molto acuti.

L'ordine conta più di 280 specie ancora esistenti, un numero paragonabile a quello dei primati (più di 250), ma notevolmente più basso di quello dei pipistrelli (più di 970) e dei roditori (circa 2 000). Tuttavia, la variabilità di grandezza nei carnivori, dalla donnola pesante 30 grammi all'elefante marino pesante 4 000 chili, supera quella di tutti gli altri mammiferi, inclusi i roditori. La varietà di stili locomotori e le scelte di habitat sono ugualmente variabili: ci sono nuotatori specializzati come i pinnipedi e le lontre, specie arboricole come il panda rosso e il cercoletto, scavatori come i tassi, e corridori come i lupi, i licaoni e le iene.

Nonostante il loro nome, non tutti i carnivori sono tali. Sebbene ci siano gruppi che si nutrono quasi esclusivamente di carne come i felidi e la maggior parte dei mustelidi, molti sono insettivori, come l'otocione e il protele, o onnivori come i canidi, i procionidi e gli orsi. Una manciata di specie è persino vegetariana, come il panda gigante, il panda rosso e il cercoletto.

I carnivori sono distribuiti globalmente tra i due poli, sopravvivendo in deserti, foreste tropicali e boreali, savane, tundra, e acqua dolce e salata.

I carnivori vivono in praticamente tutti gli habitat sulla Terra, incluse le pianure (il suricato), le boscaglie (la mangusta nana), i deserti (il fennec), le foreste pluviali (il cercoletto), le acque oceaniche (la lontra marina) e le cappe di ghiaccio (l'orso polare). La distribuzione geografica è anch'essa molto variabile. Le diverse specie di volpi, per esempio, dimostrano una notevole differenza di grandezza areale, dall'urocione isolano (circa 700 km²) alla volpe rossa con un areale intercontinentale di 70000000 km².

Circa 22% dei carnivori vivono in 25 hotspot di biodiversità, con due dei gruppi tassonomici più grandi indigeni di queste zone essendo gli eupleridi del Madagascar e i procionidi delle americhe. I primi colonizzarono il Madagascar dall'Africa continentale nell'Oligocene superiore, mentre gli ultimi sono di origine eurasiatica, entrando il nuovo mondo durante il Miocene.

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I carnivori (Carnivora Bowdich, 1821) sono un ordine di mammiferi euteri. Si dividono in due sottordini: i caniformi (canidi, orsi, mustelidi, foche ecc.) e i feliformi (felidi, iene, manguste ecc.), che si distinguono soprattutto per differenze nella struttura interna delle bolle timpaniche. Di origine paleocenica, i carnivori divennero i mammiferi predatori più diffusi dopo aver spodestato i creodonti durante l'Eocene, in gran parte grazie alla loro adattabilità e dentatura multiuso.

Quasi tutte le specie dispongono di denti carnassiali, sebbene siano assenti nei pinnipedi. Oltre la dentatura, tutti i carnivori condividono tratti come la visione binoculare, un mantello relativamente denso, e artigli che variano in grandezza e retrattilità. Hanno un olfatto ben sviluppato, associato con ghiandole odorifere usate nella demarcazione del territorio. La visione e l'udito sono anch'essi molto acuti.

L'ordine conta più di 280 specie ancora esistenti, un numero paragonabile a quello dei primati (più di 250), ma notevolmente più basso di quello dei pipistrelli (più di 970) e dei roditori (circa 2 000). Tuttavia, la variabilità di grandezza nei carnivori, dalla donnola pesante 30 grammi all'elefante marino pesante 4 000 chili, supera quella di tutti gli altri mammiferi, inclusi i roditori. La varietà di stili locomotori e le scelte di habitat sono ugualmente variabili: ci sono nuotatori specializzati come i pinnipedi e le lontre, specie arboricole come il panda rosso e il cercoletto, scavatori come i tassi, e corridori come i lupi, i licaoni e le iene.

Nonostante il loro nome, non tutti i carnivori sono tali. Sebbene ci siano gruppi che si nutrono quasi esclusivamente di carne come i felidi e la maggior parte dei mustelidi, molti sono insettivori, come l'otocione e il protele, o onnivori come i canidi, i procionidi e gli orsi. Una manciata di specie è persino vegetariana, come il panda gigante, il panda rosso e il cercoletto.

I carnivori sono distribuiti globalmente tra i due poli, sopravvivendo in deserti, foreste tropicali e boreali, savane, tundra, e acqua dolce e salata.

I carnivori vivono in praticamente tutti gli habitat sulla Terra, incluse le pianure (il suricato), le boscaglie (la mangusta nana), i deserti (il fennec), le foreste pluviali (il cercoletto), le acque oceaniche (la lontra marina) e le cappe di ghiaccio (l'orso polare). La distribuzione geografica è anch'essa molto variabile. Le diverse specie di volpi, per esempio, dimostrano una notevole differenza di grandezza areale, dall'urocione isolano (circa 700 km²) alla volpe rossa con un areale intercontinentale di 70000000 km².

Circa 22% dei carnivori vivono in 25 hotspot di biodiversità, con due dei gruppi tassonomici più grandi indigeni di queste zone essendo gli eupleridi del Madagascar e i procionidi delle americhe. I primi colonizzarono il Madagascar dall'Africa continentale nell'Oligocene superiore, mentre gli ultimi sono di origine eurasiatica, entrando il nuovo mondo durante il Miocene.

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