Parrocchetto della carolina

Parrocchetto della carolina

Conuro della carolina

Regno
Phylum
Classe
Famiglia
Tribù
SPECIE
Conuropsis carolinensis
Durata
35 years
Peso
280
10
goz
g oz 
Lunghezza
32-34
12.6-13.4
cminch
cm inch 
Apertura alare
53-58
20.9-22.8
cminch
cm inch 

Il parrocchetto della Carolina (Conuropsis carolinensis (Linnaeus, 1758)), noto anche come conuro della Carolina, era un piccolo pappagallo neotropicale di colore verde, con la testa giallo brillante, la faccia arancio-rossastra e il becco chiaro, oggi estinto, che viveva negli Stati Uniti orientali, nel Midwest e nelle Grandi Pianure. Era l'unica specie di pappagallo presente nel suo areale, nonché una delle sole tre specie di pappagalli originarie degli Stati Uniti (le altre sono il pappagallo beccoforte, attualmente scomparso dal paese, e il conuro verde, ancora presente in Texas; la presenza di una quarta specie, l'amazzone guanceverdi, è tuttora oggetto di discussione). Il parrocchetto della Carolina occupava un areale che si estendeva dalle zone meridionali dello stato di New York e del Wisconsin fino al Kentucky, al Tennessee e al golfo del Messico, e dal litorale atlantico fino al Colorado orientale verso ovest; viveva nelle foreste vergini lungo i fiumi e nelle paludi. Veniva chiamato puzzi la née («testa gialla») o pot pot chee dai Seminole e kelinky dai Chickasaw. Nonostante originariamente fosse molto diffuso, divenne molto raro a partire dalla metà del XIX secolo. L'ultimo esemplare in natura, appartenente alla sottospecie ludovicianus, venne avvistato nel 1910, mentre l'ultimo esemplare in cattività morì allo zoo di Cincinnati nel 1918 e la specie venne dichiarata estinta nel 1939.

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Il primo a fare riferimento a questa specie fu Sir George Peckham nel 1583, che in A True Report of the Late Discoveries of the Newfound Lands, parlando delle spedizioni in America del Nord guidate dall'esploratore inglese Sir Humphrey Gilbert, annotò che in Florida gli esploratori «testimoniano di aver trovato pappagalli». Il parrocchetto venne descritto scientificamente per la prima volta nei due volumi Natural History of Carolina, Florida and the Bahama Islands del naturalista inglese Mark Catesby, pubblicati a Londra nel 1731 e nel 1743.

Probabilmente la carne dei parrocchetti della Carolina era velenosa: il naturalista e pittore americano John J. Audubon annotò che alcuni gatti erano morti dopo averli mangiati e sappiamo che questi uccelli si nutrivano dei semi tossici delle nappole.

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Aspetto

Il parrocchetto della Carolina era un piccolo pappagallo verde molto simile per dimensioni e colorazione al conuro jandaya e al conuro del sole. Aveva la maggior parte del piumaggio verde, più chiaro sulle parti inferiori, la testa giallo brillante e la fronte e la faccia arancio: questo colore si estendeva fin dietro agli occhi e alla parte superiore delle guance (regione auricolare). Il giallo della regione scapolare proseguiva lungo il bordo esterno delle ali. Le remiganti primarie erano per lo più verdi, ma con bordi gialli su quelle esterne. Il colore delle cosce virava al verde sulla parte superiore e al giallo su quella inferiore. Maschi e femmine adulti avevano il piumaggio identico, ma i primi erano leggermente più grandi delle seconde. Le zampe e i piedi erano di colore marrone chiaro. Anch'esso aveva i piedi zigodattili tipici di tutti i pappagalli. La pelle intorno agli occhi era bianca e il becco era color carne chiaro. I parrocchetti pesavano circa 100 grammi, misuravano 32,5 centimetri e avevano un'apertura alare di 52,5-57,5 centimetri.

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La colorazione degli esemplari giovani differiva leggermente da quella degli adulti. La faccia e tutto il corpo erano verdi, con regioni inferiori più chiare. Non avevano traccia di giallo o arancio su faccia, ali e cosce. I pulcini erano ricoperti di piumino di colore grigio-topo fino a circa 39-40 giorni, quando iniziavano ad apparire le prime penne verdi su ali e coda. Il piumaggio adulto veniva indossato all'incirca a partire da un anno di età («Nature Serve, Conuropsis carolinensis», 2005; Fuller, 2001; Mauler, 2001; Rising, 2004; Snyder e Russell, 2002).

Questi uccelli erano piuttosto longevi, almeno in cattività: una coppia visse allo zoo di Cincinnati per più di 35 anni.

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video

Distribuzione

Geografia

Il parrocchetto della Carolina era il pappagallo che occupava l'areale più settentrionale: si estendeva dalle zone meridionali del New England, dello stato di New York e del Wisconsin fino al Kentucky, al Tennessee e al golfo del Messico; ad ovest si spingeva ben al di là del corso del Mississippi, fino al Colorado orientale. Grosso modo l'areale era delimitato a nord dal 43º parallelo, a sud dal 26º parallelo, mentre il 73º e il 106º meridiano ne delimitavano rispettivamente i confini ad est e ad ovest, comprendendo in tutto parte di almeno 28 stati. Il parrocchetto viveva nelle foreste vergini che crescevano lungo i fiumi e nelle paludi, specialmente nel bacino del Mississippi-Missouri, ove vi fossero grandi alberi cavi, come cipressi e sicomori, da usare come dormitori e siti per nidificare.

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Il numero originario di esemplari può essere valutato solo attraverso stime grossolane: con un areale stimato tra 20000 e 2,5 milioni di km² e una densità variabile tra 0,5 e 2,0 esemplari per km², la popolazione oscillava tra decine di migliaia e qualche milione di individui; bisogna però ricordare che nella sola Florida, che ha una superficie di 170.000 km², viveva la popolazione più numerosa, costituita da centinaia di migliaia di esemplari.

Il parrocchetto poteva comparire come specie erratica particolarmente rara in luoghi molto più a nord del suo solito areale, come l'Ontario meridionale. In questo stato, infatti, nel sito di Calvert, ne sono state rinvenute alcune ossa, compreso un pigostilo. Rimane tuttavia aperta la possibilità che questo esemplare sia stato portato nella zona per scopi cerimoniali.

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Zone climatiche

Abitudini e stile di vita

Il parrocchetto della Carolina viveva in enormi stormi rumorosi, costituiti anche da 200-300 esemplari. Faceva il nido nelle cavità degli alberi, deponendo da due a cinque (la maggior parte delle testimonianze riferisce due) uova rotonde di colore bianco di 1,6 centimetri di diametro.

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Si nutriva soprattutto dei semi di alberi e arbusti della foresta, compresi quelli di cipressi, bagolari, faggi, sicomori, olmi, pini, aceri, querce e altre piante come il cardo e la gramigna (Cenchrus sp.). Mangiava anche frutti, come mele, uva e fichi (spesso visitando i frutteti, quando ormai la specie era in declino). Degna di nota era la sua predilezione per i frutti della nappola (Xanthium strumarium), una pianta che contiene un glucoside tossico, ed era inoltre considerato una minaccia dai coltivatori di cereali.

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Comportamento stagionale

Dieta e nutrizione

Abitudini di accoppiamento

COMPORTAMENTO DI ACCOPPIAMENTO

Popolazione

Riferimenti

1. Parrocchetto della carolina articolo su Wikipedia - https://it.wikipedia.org/wiki/Conuropsis_carolinensis
2. Parrocchetto della carolina sul sito della Lista Rossa IUCN - https://www.iucnredlist.org/species/22685776/93087087

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