Mare

Mar Caspio

6 specie

Il mar Caspio, mar Cazaro o anticamente mare Ircano, è la più grande massa d'acqua chiusa della Terra. Il bacino endoreico, per quanto simile per vastità e salinità ad un mare interno è, in termini puramente geografici, un lago d'acqua salata. Si trova in fondo alla depressione caspica (-28 s.l.m.), ed è situato fra fra Russia, Kazakistan, Turkmenistan, Azerbaigian e Iran. Le dimensioni ragguardevoli hanno spinto questi paesi a sancire, durante il Caspian Summit 2018 di Aktau, un peculiare riconoscimento marittimo che definisce il mar Caspio come né mare, né lago.

È lungo 1 200 km, con una larghezza media di 310 km, una superficie di 371 000 km², un volume di 78 200 km³ ed una profondità massima di 1 025 metri nella parte meridionale (a nord la profondità non supera i 6 metri). Tre sono i fiumi maggiori che sfociano nel mar Caspio: Volga, Ural e Kura.

Il mar Caspio è situato al confine tra Europa ed Asia, risultando così il corpo idrico più vasto di entrambe le regioni continentali. La parte europea è quella nord-occidentale, dalla foce del fiume Ural a quella del Kuma, estremità della Depressione del Kuma-Manyč; la rimanente parte, che è di gran lunga la prevalente, ricade in Asia.

Dal Caspio è possibile navigare fino al Mar Bianco (nell'Artico), Mar Baltico (in Scandinavia) e Mar Nero, utilizzando fiumi e canali congiunti a bacini e laghi, tra cui il lago Onega, il lago Ladoga ed il lago Vygozero, attraversando il canale Mar Bianco-Mar Baltico e il Canale Volga-Baltico.

Aspetti ambientali

Alla base dei maggiori problemi ambientali del mar Caspio e delle zone circostanti vi sono l'estrazione di metano e petrolio ed altri interventi umani, quale lo sbarramento pregresso della laguna e l'apporto di acque inquinate del Volga, il quale ha un bacino molto esteso e dal quale dipende in gran parte l'equilibrio idrico.

Sono state introdotte specie ittiche estranee alla fauna originaria e il numero di specie di animali in genere è in regresso. Molte sono a rischio di estinzione e alcune si sono già estinte, come la tigre del Caspio.

Fauna ittica

La distribuzione della fauna ittica è determinata principalmente dalle differenze di salinità; vi si incontrano sia specie tipiche delle acque dolci (soprattutto nella parte settentrionale) che delle acque marine.

Nel mar Caspio sono censite 153 specie di pesci ossei comprese 7 di storioni mentre mancano del tutto i pesci cartilaginei. Particolarmente diffusi sono i ghiozzi, con molte specie endemiche, e il genere Alosa. Sono state introdotte numerose specie aliene allo scopo di favorire la pesca: tra di esse la carpa, l'acciuga, la triglia di fango e il cefalo. Negli anni '80 è stato introdotto lo ctenoforo alieno Mnemiopsis leidyi che ha causato un vero disastro ecologico e il crollo del pescato. M. leidyi infatti compete con gli stadi giovanili dei pesci nutrendosi di zooplancton e preda direttamente le larve dei pesci.

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Il mar Caspio, mar Cazaro o anticamente mare Ircano, è la più grande massa d'acqua chiusa della Terra. Il bacino endoreico, per quanto simile per vastità e salinità ad un mare interno è, in termini puramente geografici, un lago d'acqua salata. Si trova in fondo alla depressione caspica (-28 s.l.m.), ed è situato fra fra Russia, Kazakistan, Turkmenistan, Azerbaigian e Iran. Le dimensioni ragguardevoli hanno spinto questi paesi a sancire, durante il Caspian Summit 2018 di Aktau, un peculiare riconoscimento marittimo che definisce il mar Caspio come né mare, né lago.

È lungo 1 200 km, con una larghezza media di 310 km, una superficie di 371 000 km², un volume di 78 200 km³ ed una profondità massima di 1 025 metri nella parte meridionale (a nord la profondità non supera i 6 metri). Tre sono i fiumi maggiori che sfociano nel mar Caspio: Volga, Ural e Kura.

Il mar Caspio è situato al confine tra Europa ed Asia, risultando così il corpo idrico più vasto di entrambe le regioni continentali. La parte europea è quella nord-occidentale, dalla foce del fiume Ural a quella del Kuma, estremità della Depressione del Kuma-Manyč; la rimanente parte, che è di gran lunga la prevalente, ricade in Asia.

Dal Caspio è possibile navigare fino al Mar Bianco (nell'Artico), Mar Baltico (in Scandinavia) e Mar Nero, utilizzando fiumi e canali congiunti a bacini e laghi, tra cui il lago Onega, il lago Ladoga ed il lago Vygozero, attraversando il canale Mar Bianco-Mar Baltico e il Canale Volga-Baltico.

Aspetti ambientali

Alla base dei maggiori problemi ambientali del mar Caspio e delle zone circostanti vi sono l'estrazione di metano e petrolio ed altri interventi umani, quale lo sbarramento pregresso della laguna e l'apporto di acque inquinate del Volga, il quale ha un bacino molto esteso e dal quale dipende in gran parte l'equilibrio idrico.

Sono state introdotte specie ittiche estranee alla fauna originaria e il numero di specie di animali in genere è in regresso. Molte sono a rischio di estinzione e alcune si sono già estinte, come la tigre del Caspio.

Fauna ittica

La distribuzione della fauna ittica è determinata principalmente dalle differenze di salinità; vi si incontrano sia specie tipiche delle acque dolci (soprattutto nella parte settentrionale) che delle acque marine.

Nel mar Caspio sono censite 153 specie di pesci ossei comprese 7 di storioni mentre mancano del tutto i pesci cartilaginei. Particolarmente diffusi sono i ghiozzi, con molte specie endemiche, e il genere Alosa. Sono state introdotte numerose specie aliene allo scopo di favorire la pesca: tra di esse la carpa, l'acciuga, la triglia di fango e il cefalo. Negli anni '80 è stato introdotto lo ctenoforo alieno Mnemiopsis leidyi che ha causato un vero disastro ecologico e il crollo del pescato. M. leidyi infatti compete con gli stadi giovanili dei pesci nutrendosi di zooplancton e preda direttamente le larve dei pesci.

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