Lo scimpanzé comune (Pan troglodytes Blumenbach, 1775) è un primate della famiglia degli ominidi.
Lo scimpanzé comune e il bonobo sono le uniche specie viventi del genere Pan. Secondo alcuni scienziati dovrebbero essere riclassificati, in virtù della parentela collaterale con l'Homo sapiens, di cui costituiscono le specie viventi evolutivamente più affini, come membri del genere Homo; secondo altri è il termine Homo sapiens ad essere inadeguato e l'umanità andrebbe riclassificata sotto il genere Pan, come già fece Linneo nella prima edizione del suo Systema naturæ.
Allo stato naturale gli scimpanzé vivono solo in Africa centro-occidentale, nella zona equatoriale, e il loro habitat tipico è la foresta tropicale.Sono state descritte quattro diverse sottospecie di scimpanzé:
Una popolazione di scimpanzé occidentali si è separata dalle altre sottospecie circa 500 000 anni fa.
Studi genetici riconoscono l'esistenza di tre popolazioni di due cladi distinti sottolineando che la popolazione del Golfo di Guinea è significativamente diversa dalle altre.
Gli scimpanzé sono mediamente alti dagli 80 ai 130 cm sulle quattro zampe e pesano 35–45 kg le femmine e 45–65 kg i maschi. I maschi sono più grossi delle femmine, e quando si alzano sulle zampe posteriori raggiungono anche i 160 cm di altezza, mentre le seconde in genere non superano i 130. La colorazione del pelo è di solito molto scura e tendente al nero, anche se si sono registrati casi eccezionali di scimpanzé albini.
Vivono in branchi più o meno numerosi, composti di maschi, femmine e cuccioli. A guidarli sono di solito i maschi. Una delle attività più curiose del branco è quella dello "spulciamento" reciproco (il "grooming"), che è un importante fattore di aggregazione sociale. Gli scimpanzé sono prevalentemente arboricoli e usano costruirsi un nido fra i rami per la notte, ma passano anche molto tempo a terra. Il loro principale nemico naturale è il leopardo, che tende loro agguati di notte e li uccide azzannandoli alla gola.
Quando preda scimmie di piccole dimensioni come il colobo rosso, lo scimpanzé caccia in zone cui la copertura forestale è interrotta o irregolare. Questo gli permette di monopolizzare facilmente le scimmie quando le insegue nella direzione appropriata.
Gli scimpanzé possono anche cacciare come una squadra coordinata, in modo da potersi accaparrare la preda con una copertura continua. Durante una caccia arborea ogni scimpanzé, nei gruppi di caccia, ha un ruolo specifico.I drivers servono a mantenere la preda in fuga in una certa direzione e seguirla senza tentare una cattura. I bloccanti sono di stanza alla base degli alberi e salgono fino a bloccare la preda che ripartirà in una direzione diversa. I cacciatori sanno muoversi rapidamente per tentare una cattura. Infine, gli attaccanti si nascondono e si posizionano in aree non ancora raggiunte dalla preda e scattano quando si avvicina la scimmia predata. Sia adulti che cuccioli sono predati; tuttavia i maschi adulti di colobo nero-bianco attaccheranno preventivamente gli scimpanzé in caccia. A Gombe, lo scimpanzé teme in genere i colobi adulti. Preferisce strappare cuccioli dal ventre della madre, senza danneggiare le madri. Gli scimpanzé maschi cacciano più delle femmine. Quando hanno catturato e ucciso, il pasto è distribuito a tutti i membri del gruppo di caccia e agli altri astanti.
Da uno studio nel Parco Nazionale Kibale in Uganda, è stato osservato che gli scimpanzé raramente mostrano interesse per le carcasse di grandi animali uccisi da leopardi o altri predatori. Questo potrebbe verificarsi perché gli scimpanzé non riconoscono tali animali come loro prede o per evitare di ammalarsi mangiando carne morta.
Gli studi di Jane Goodall hanno dimostrato l'esistenza di una vera e propria cultura nelle comunità di scimpanzé della Tanzania, analoga a quella dei primi appartenenti al genere Homo e Australopithecus. Questi studi hanno consentito di chiarire le differenze fra scimpanzé e bonobo e di identificare entrambe le specie come ominidi (insieme ai gorilla), a differenza dell'orango (primate appartenente ai pongidi); la Goodall è stata fra gli ideatori del Progetto Grandi Scimmie Antropomorfe che mira a ottenere, per i grandi primati, un certo numero di diritti fondamentali riconosciuti a livello internazionale all'uomo, quali il diritto alla vita, alla protezione della libertà individuale e alla protezione dalla tortura. Ha inoltre evidenziato la scoperta dell'uso di utensili da parte degli scimpanzé: la studiosa, infatti, ha scoperto che questi animali sono soliti utilizzare, ad esempio, degli stecchini per "pescare" le termiti all'interno dei loro nidi, le larve e i galagoni dalle cavità dei tronchi d'albero o il miele dagli alveari, o ancora l'utilizzo di pietre per rompere i gusci dei semi più duri.
Studi recenti hanno dimostrato che gli scimpanzé hanno la consapevolezza della morte degli altri individui, non solamente come accade in altri animali molto intelligenti, che spesso appaiono depressi o provano vero dispiacere per la morte di un compagno, di un cucciolo o di un umano (se addomesticati), ma come vera capacità di astrazione e autocoscienza, dimostrata anche dai comportamenti ritualistici documentati. Essi hanno inoltre una morale di gruppo, talvolta comportamenti negativi - come "fare la guerra", organizzati in piccoli "eserciti" o "bande", composti dal clan famigliare o dal branco che divengono così una tribù; talvolta indulgere al cannibalismo di membri estranei al gruppo appena uccisi, se particolarmente affamati - del tutto analoghi a quelli umani e ben distinti da quelli di altri animali gregari.
Lo scimpanzé come l'uomo è onnivoro, anche se prevalentemente vegetariano. Oltre che di frutta, si ciba anche di semi, fiori, gemme, steli, midollo (vegetale), corteccia e resina. Lo scimpanzé completa la sua alimentazione con miele, insetti, lumache, ragni e scorpioni, uccelli e loro uova, talora piccoli mammiferi compresi i primati stessi. Si stima che la carne consista nel 3% del totale della sua alimentazione. Il colobo rosso è in cima alle sue preferenze tra le prede mammifere. Altre prede sono i cercopitechi nasobianco del Congo, i babbuini gialli e i facoceri.