Lupo grigio eurasiatico

Lupo grigio eurasiatico

Lupo comune

SOTTOSPECIE DI

Regno
Phylum
Subphylum
Classe
Ordine
Sottordine
Famiglia
Genere
SPECIE
Canis lupus lupus

Il lupo grigio eurasiatico (Canis lupus lupus), noto anche come lupo comune, è una sottospecie di lupo grigio originaria dell'Europa e delle zone temperate e steppose dell'ex Unione Sovietica. In Italia e nella penisola iberica viene rimpiazzato rispettivamente dal lupo grigio italiano e dal lupo grigio iberico. La sottospecie era diffusa in gran parte dell'Eurasia prima del Medioevo: oltre ad esserci vari reperti paleontologici e genici, le lingue indoeuropee tendono ad avere molteplici parole per "lupo", un indizio su quanto fosse abbondante e culturalmente importante l'animale in passato. Fu stimato nelle mitologie baltiche, celtiche, slavoniche, turche, greche, latine e trace, sebbene abbia un ruolo più ambivalente in quello dei Germani.

Mostra di più

È il più grande dei lupi grigi del Vecchio Mondo, pesando in media 39 kg, sebbene siano stati segnalati grandi esemplari di 69-80 kg. Il suo manto è relativamente corto e ruvido, solitamente di colore tenné, con peli bianchi sulla gola che si estendono sulle guance. Gli esemplari melanici, albini ed eritristi sono rari, solitamente frutti d'incroci con i cani. Il suo ululato è più lungo e melodico di quello dei lupi nordamericani, i cui ululati sono più forti e con un'enfasi sulla prima sillaba.

Molte popolazioni di lupo eurasiatico sono costrette a cibarsi predominantemente di bestiame e rifiuti in zone occupate dall'uomo, nonostante gli ungulati selvatici come alci, cervi rossi, caprioli, e cinghiali rappresentino ancora prede importanti in Russia e nelle zone montagnose dell'Europa orientale. Altre prede includono renne, argali, mufloni, bisonti europei, saighe, stambecchi, camosci, egagri, daini e moschidi.

Mostra meno

Aspetto

Nel descrivere il lupo d'Alaska, il naturalista scozzese John Richardson usò il lupo d'Europa come punto di riferimento, notando che quest'ultimo avesse un cranio più snello, le orecchie più elevate, una corporatura meno robusta, gli arti più lunghi e il pelo della coda meno folto. Notò che questi tratti davano alla razza europea un aspetto più astuto e infido di quello nordamericano.

Mostra di più

La grandezza è soggetta alla variazione geografica, in accordo alla regola di Bergmann, con gli esemplari più grossi in Russia e Scandinavia, esemplari che Theodore Roosevelt, nelle sue scritture sulla caccia al lupo, paragonò con i grandi lupi del Montana nordoccidentale e di Washington. Gli adulti in Russia misurano 105-160 cm di lunghezza da testa a corpo e hanno una coda lunga 35-56 cm, 80-85 cm d'altezza, e pesano di media 32-50 chili, con un peso massimo di 60-80 chili. L'esemplare più grosso segnalato fu abbattuto dopo la seconda guerra mondiale nell'Oblast della Poltava nell'Ucraina, e pesava 86 kg. Ciò farebbe del lupo eurasiatico la più grande delle sottospecie lupine, dato che il lupo più grande mai misurato del Nordamerica pesava 79,4 kg. Si sa attraverso i reperti scheletrici che i lupi grigi estinti delle isole britanniche potevano raggiungere grandezze paragonabili a quelle dell'odierno lupo artico.

Mostra meno

video

Lupo grigio eurasiatico mappa dell'habitat
Lupo grigio eurasiatico
Public Domain Dedication (CC0)

Abitudini e stile di vita

Comportamento stagionale

Dieta e nutrizione

Popolazione

Minacce demografiche

Lo sterminio dei lupi nel Nordeuropa fu ben organizzato a partire dal Medioevo, fino al XIX secolo. In Inghilterra, i lupi furono cacciati per legge, e l'ultimo fu ucciso durante il regno d'Enrico VII. Hanno resistito più a lungo in Scozia, dove erano presenti foreste abbondanti in cui rifugiarsi. Fino al 1684 sono riusciti a sopravvivere nelle foreste di Braemar e Sutherland. In Irlanda, i lupi fecero la stessa fine, con l'ultimo esemplare ucciso nel 1786. La Svezia introdusse una taglia sui lupi nel 1647, quando lo sterminio delle alci e delle renne costrinse i lupi ad attaccare il bestiame. I sami li sterminarono dalla Svezia con cacce ben organizzate, uccidendo l'ultimo esemplare nel 1666. La specie fu sterminata nella Danimarca nel 1772 e nella Norvegia nel 1773. Fu decimata nella Finlandia del XX secolo, sebbene molti esemplari entravano regolarmente dalla Russia. Nel 1900, il lupo fu presente solo nelle zone settentrionali e orientali della Finlandia.

Mostra di più

Nell'Europa centrale, i lupi si estinsero nella prima metà del XIX secolo grazie alle battute organizzate e alla riduzione di prede naturali. In Baviera, l'ultimo lupo fu ucciso nel 1847, e scomparve dalle regioni del Reno nel 1899. Nel 1934, la Germania nazista fu il primo Stato a proteggere la specie, sebbene in realtà fosse già sterminata. La caccia al lupo in Francia fu ufficializzata da Carlo Magno tra l'anno 800 ed il 813, che per primo fondò la louveterie. Fu abolita nel 1789 dopo la Rivoluzione francese, ma venne ripresa nel 1814. Nel 1883, furono uccisi almeno 1.386 lupi.

Nell'Europa orientale, i lupi non furono mai completamente sterminati, grazie al collegamento geografico con l'Asia e le sue vaste zone boreali. Le popolazioni vennero ridotte a poche centinaia di esemplari, solo durante gli ultimi anni del XIX secolo. Furono sterminati in Slovacchia durante il primo decennio del XX secolo. Si potevano solo trovare nelle zone forestali della Polonia orientale. Nei Balcani orientali, i lupi godevano della prossimità dell'ex Unione Sovietica e delle vaste zone di pianure, montagne. In Ungheria, i lupi, nei primi anni del XX secolo, occupavano solo metà della nazione, trovandosi solo nel Bacino Carpatico. Le loro popolazioni rimasero consistenti in Romania, dove mediamente, tra il 1955 ed il 1965, furono abbattuti 2.800 lupi su una popolazione di 4.600 esemplari. La loro popolazione fu però ulteriormente ridotta nel 1967 a 1.550 individui. In Bulgaria, la popolazione di lupi fu ridotta da 1.000 esemplari a 100-200 nel 1964. In Grecia, la specie scomparve nel 1930 dal Peloponneso meridionale. Malgrado periodi di inteso abbattimento durante il XVIII secolo, i lupi non si sono mai estinti nei Balcani occidentali. La persecuzione ufficiale dei lupi nella ex Jugoslavia avvenne nel 1923.

Mostra meno

Conservazione

Il recupero delle popolazioni europee iniziò dopo gli anni 50, quando le attività pastorali e rurali declinarono, e non ci fu più la necessità di cacciarli. Negli anni 80, delle popolazioni piccole ed isolate di lupi iniziarono ad aumentare man mano che diminuiva di densità di popolazione umana nelle zone rurali.

Mostra di più

Nel 1978, i lupi iniziarono a ripopolare la Svezia centrale dopo una assenza di 12 anni, e si spinsero fino alla Norvegia. Dal 2005, il numero totale di lupi svedesi e norvegesi è di almeno 100 esemplari, comprese 11 coppie riproduttive. Le popolazioni scandinave di lupi devono la loro continuata esistenza ininterrotta al collegamento geografico tra la Finlandia e la Repubblica di Carelia. I lupi sono protetti solo nella parte meridionale della Finlandia, mentre si può cacciare in altre zone durante alcune stagioni.

Le popolazioni di lupi in Polonia sono aumentate fino a 1000-2000 esemplari. La Polonia gioca un ruolo importante nella loro espansione verso gli stati circostanti. Nell'est, i lupi della Polonia si aggiungono a quelli della Lituania, la Bielorussia, l'Ucraina e la Slovacchia. Il lupo grigio è protetto in Slovacchia, ad eccezione di quelli che uccidono bestiame. Alcuni lupi slovacchi a volte entrano nella Repubblica Ceca, dove sono completamente protetti. I lupi provenienti dalla Slovacchia, dall'Ucraina e dalla Croazia, a volte, entrano in Ungheria, dove, se causano problemi, si possono cacciare legalmente.

La Romania annovera ben 2.500 esemplari protetti sin dal 1996. Il numero di lupi in Albania e in Macedonia è sconosciuto, sebbene i due Stati colleghino le popolazioni di lupi in Grecia con quelli in Croazia e in Bosnia. Malgrado siano protetti in Grecia, molti vengono ogni anno uccisi illegalmente, così il loro futuro resta incerto. Il numero di lupi in Bosnia è diminuito sin dal 1986, mentre sono protetti sia in Croazia che in Slovenia.

Furono segnalati nel 2014 35 branchi e sei coppie nelle Alpi orientali nel 2014.

Il lupo eurasiatico e il lupo italiano sono giuridicamente protetti nella maggior parte dei paesi europei, sia attraverso l'inserimento negli allegati della direttiva UE-FHH o dalla Convenzione di Berna o entrambi, a seconda che un paese sia o meno firmatario della Convenzione di Berna.

Per gli Stati membri dell'UE, una richiesta di modifica dell'elenco del lupo negli allegati alla direttiva Habitat richiede l'approvazione della Divisione per i grandi carnivori nella Commissione europea, in cui i membri della LCIE hanno un ruolo consultivo. Gli Stati non membri dell'UE firmatari della Convenzione di Berna possono presentare una corrispondente domanda di modifica dello status di protezione al Comitato permanente della Convenzione di Berna, nel quale il LCIE svolge anche un ruolo consultivo. Ad esempio, la Svizzera ha presentato tale richiesta nel 2006, che all'epoca è stata respinta. Nel 2018 la Svizzera ha nuovamente chiesto la riduzione dello status di protezione. In seguito al comportamento passivo della Grande iniziativa carnivora per l'Europa, la trasformazione è ritardata.

Mostra meno

Coloring Pages

Riferimenti

1. Lupo grigio eurasiatico articolo su Wikipedia - https://it.wikipedia.org/wiki/Canis_lupus_lupus

Animali più affascinanti da conoscere