Lupo comune, Lupo
Il lupo grigio (Canis lupus Linnaeus, 1758), detto anche lupo comune o semplicemente lupo, è un canide lupino, presente nelle zone remote del Nord America e dell'Eurasia. È il più grande della sua famiglia, con un peso medio di 43–45 kg per i maschi e 36-38,5 kg per le femmine. Oltre che per le dimensioni, il lupo grigio si distingue dagli altri membri del genere Canis per il suo muso e le orecchie meno appuntite. Il suo mantello invernale è lungo e folto, di colore prevalentemente grigio variegato. Alcuni esemplari presentano anche mantelli bianchi, rossi, bruni o neri.
È la specie del genere Canis più abile nella caccia grossa cooperativa, come dimostrato dalla sua natura gregaria e il suo linguaggio del corpo avanzato. Ciononostante, è ancora abbastanza vicino geneticamente agli altri Canis, inclusi il coyote e lo sciacallo dorato, da poter produrre ibridi. Il suo parente più vicino è il cane domestico, con cui condivide un progenitore comune dal quale si divise all'incirca 14.900 anni fa.
È l'unico componente selvatico del genere Canis presente sia nel Vecchio che nel Nuovo Mondo. Il lupo apparve per la prima volta in Eurasia nel Pleistocene, giungendo in Nord America almeno tre volte durante l'epoca Rancholabreana. È un animale sociale, il cui gruppo sociale consiste di una famiglia nucleare. Il lupo è tipicamente un predatore alfa, minacciato seriamente soltanto dagli umani e da altri pochi superpredatori di taglia maggiore che condividono il suo habitat, quali le tigri. Si ciba prevalentemente di ungulati di grossa taglia, ma anche di animali più piccoli, bestiame, carogne e spazzatura.
Il lupo grigio è uno degli animali più conosciuti e studiati. Su di esso sono stati scritti più libri che su qualunque altro animale selvatico. Ha una lunga storia d'associazione con gli umani, essendo detestato e perseguitato dalla maggior parte delle comunità pastorali, ma rispettato sia dalle comunità agrarie che da quelle di caccia e raccolta. Sebbene la paura dei lupi sia caratteristica di tante culture umane, la maggior parte degli attacchi sugli umani sono stati attribuiti ad animali rabbiosi. I lupi non rabbiosi hanno attaccato e ucciso esseri umani, soprattutto bambini, solo sporadicamente, essendo timidi per natura.
Un tempo era uno dei mammiferi più diffusi al mondo, soprattutto nell'emisfero boreale, prima che la persecuzione da parte dell'uomo provocasse la sua estinzione in gran parte dell'Europa occidentale, del Messico e degli Stati Uniti. Il lupo si trova soprattutto in Canada, negli USA in Alaska, in Europa settentrionale e in Asia settentrionale. In Italia (sugli Appennini e sulle Alpi Occidentali), in Francia, Svizzera e sui Pirenei è presente una sottospecie, il lupo appenninico (Canis lupus italicus), mentre sulle Alpi Orientali, in Italia, Slovenia e Austria, è presente la sottospecie tipica (Canis lupus lupus). In Sicilia era presente il lupo siciliano (Canis lupus cristaldii), che si estinse nel XX secolo.
Il declino della popolazione dei lupi grigi si è arrestato negli anni settanta, conducendo alla ricolonizzazione (come nell'Italia settentrionale) e alla reintroduzione artificiale (come negli USA) in zone in cui un tempo era estinto. Questo cambiamento è avvenuto grazie alla protezione legale e ai cambiamenti nella gestione rurale; tuttavia la concorrenza con l'uomo per il bestiame e la selvaggina, le preoccupazioni sulla possibilità di aggressioni e la frammentazione del suo habitat, continuano a rappresentare una minaccia per la specie. Malgrado ciò, è a "rischio minimo d'estinzione" secondo la Lista rossa IUCN.
No
NotturnoCa
CarnivoroSc
SciacalloTe
TerrestreCu
CursorialeAl
AltricialeCa
Cacciatore di branchiSu
SuperpredatorePr
Predatore da inseguimentoNo
NomadeTe
TerritorialeVi
ViviparoPr
Predatore da imboscataMo
MonogamoSo
SocialeGe
Gerarchico da dominanzaNo
Non-migratorioG
inizia conAn
Animali pericolosiRispetto agli altri canidi lupini del genere Canis, il lupo grigio è più grande e pesante, con un muso più robusto, le orecchie più corte, il torace più profondo e la coda più lunga. È un animale di corporatura snella e robusta, con la schiena pendente e il collo muscoloso. Gli arti del lupo grigio sono leggermente più lunghi di quelli degli altri canidi. Ciò gli conferisce la capacità di muoversi più rapidamente e con maggior agilità sulla neve. Le femmine tendono a possedere teste più snelle, colli meno muscolosi, zampe leggermente più corte e spalle meno robuste. I denti sono grandi e robusti, adatti a una dieta ossifraga. Le mascelle sono capaci di produrre una pressione di circa 100 kg/cm, quasi il doppio di quella prodotta da un cane da pastore tedesco. Il lupo grigio si muove solitamente a grandi passi, mettendo le zampe posteriori nelle orme di quelle anteriori. Questo passo può essere mantenuto per ore a una velocità di 8–9 km/h. Può raggiungere la velocità massima di 55–70 km/h e spiccare balzi di 5 m di lunghezza in orizzontale; inoltre, può mantenere una velocità di 50–60 km/h per 20 minuti.
Con l'eccezione di alcune grandi razze di cani domestici, il lupo grigio è il canide più grande. Il suo peso e la sua grandezza variano geograficamente, secondo un incremento proporzionale con la latitudine, come previsto dalla regola di Bergmann, come dimostrato dai grossi lupi del Canada e dell'Alaska, che a volte superano in peso le razze mediorientali e dell'Asia orientale di ben 3-6 volte. Normalmente, i lupi adulti misurano da 105 a 160 cm di lunghezza e 85–90 cm d'altezza al garrese. La coda misura 29–50 cm, le orecchie 9–11 cm, e i piedi posteriori 22–25 cm. La testa misura 22,9 cm di lunghezza e 13-15,2 cm di larghezza.
Il peso varia geograficamente: i lupi europei normalmente pesano 38,5 kg, quelli del Nordamerica 36 kg e i lupi mediorientali e indiani 25 kg. Le femmine tipicamente pesano 2–5 kg in meno dei maschi. Sono rari i lupi che pesano più di 54 kg, però esemplari eccezionalmente grandi sono stati trovati in Alaska, in Canada e in ex-Unione Sovietica. Il lupo più pesante segnalato nel Nordamerica fu ucciso sul 70 Mile River in Alaska centro-orientale il 12 luglio 1939 e pesava 79,4 kg. Quello più pesante dell'Eurasia fu ucciso dopo la seconda guerra mondiale nell'Oblast della Poltava in Ucraina, e pesava 86 kg.
Il lupo grigio possiede un mantello invernale molto denso e morbido, con una lanugine corta e una giarra lunga e ruvida. La maggior parte della lanugine viene persa durante la primavera ma ricresce in autunno. I peli più lunghi crescono sulla schiena, soprattutto sulle spalle e sul collo. I peli delle guance sono allungati e formano dei ciuffi. Il mantello invernale è molto resistente al freddo. I lupi dei climi nordici possono riposarsi senza difficoltà in zone aperte a temperature di −40° ponendo il muso tra le gambe posteriori e coprendolo con la coda. Nei climi caldi, il pelo è più ruvido e scarso.
Il colore del pelo varia da quasi bianco puro a varie sfumature di biondo, crema e ocra, grigi, bruni e neri. Queste variazioni tendono a crescere nelle latitudini alte. Non vi sono grosse differenze di colore tra i maschi e le femmine; queste ultime tuttavia sono caratterizzate da un vello con sfumature più rossicce. Gli esemplari neri del Nordamerica ereditarono l'allele Kb, responsabile del melanismo, attraverso un antico incrocio con i cani domestici, mentre la mutazione si rivelò essere perfettamente naturale nei lupi in Iran. I lupi neri sono più comuni nel Nordamerica, specialmente nel Parco nazionale di Yellowstone, dove metà dei lupi sono neri.
Il lupo grigio è un mammifero generalista presente in diversi habitat, inclusi i deserti, le pianure, le foreste e la tundra dell'Artide. La loro presenza in un ambiente specifico è strettamente correlata all'abbondanza di prede, alla profondità della neve, all'assenza o alla bassa presenza di bestiame o di strade, alla presenza umana e alla topografia. Negli ambienti freddi il lupo grigio può ridurre la circolazione sanguigna verso la pelle per conservare il calore corporeo. Il calore delle zampe è regolato indipendentemente dal resto del corpo per impedirne il congelamento. I lupi grigi si riposano in diverse zone: per esempio durante le tempeste si riparano in tane, mentre quando fa caldo e durante l'autunno e la primavera si riposano all'aperto.
Le tane sono scavate per contenere i cuccioli durante l'estate: esse consistono in ripari naturali, come le aperture nelle rocce ricoperte da vegetazione. A volte la tana è quella abbandonata da altri animali come volpi, tassi e marmotte. Raramente le femmine scavano una tana nuova; esse si trovano mediamente a 500 metri da una fonte d'acqua, possiedono da 1 a 3 entrate e sono poco profonde. Di solito è orientata verso sud, cosicché l'esposizione al sole impedisce l'accumulo di neve. Le tane dei lupi si possono riconoscere dai resti delle loro prede. L'odore spesso attrae uccelli spazzini come gazze e corvi. Sebbene tendano a evitare zone occupate dagli uomini sono noti casi in cui i lupi costruivano la loro tana vicino alle case e alle ferrovie.
Durante il XIX secolo i lupi grigi erano abbondanti in molte zone della Palestina, su entrambe le rive del fiume Giordano. Furono ridotti di numero tra il 1964 e il 1980, a causa della caccia dei pastori. Durante il XIX secolo era già raro in Arabia Saudita, mentre la maggior parte di essi viveva in Asia sud-orientale, nelle zone rocciose settentrionali confinanti con la Giordania o con le zone circostanti di Riad.
Il lupo si trovava in tutta l'Unione Sovietica, tranne che nelle isole Soloveckie, nella Terra di Francesco Giuseppe, nella Severnaja Zemlja e nel Karaginskij rajon. La specie fu sterminata due volte in Crimea: la prima volta dopo la guerra civile russa e la seconda dopo la seconda guerra mondiale. Le popolazioni di lupi in Unione Sovietica crebbero dopo le due guerre mondiali. 30 000 lupi su 200 000 furono abbattuti annualmente durante gli anni 40. Scomparvero da gran parte della Russia Europea negli anni 70. Aumentarono di numero nel 1980, nonostante ne furono abbattuti 32 000 su 75 000. I lupi furono ridotti di numero nella Mongolia Interna durante gli anni 40, a causa della riduzione delle gazzelle mongole di cui si cibavano. Nell'Impero anglo-indiano, i lupi furono molto perseguitati, dato che depredavano pecore, capre e bambini. Nel 1876, ne furono abbattuti 2 825 nelle province nord-occidentali e nel Bihar. Lo sterminio dei lupi rimase una priorità nel 1920 nelle province nord-occidentali e nell'Awadh. Nel periodo compreso tra il 1871 e il 1916, 100 000 lupi furono abbattuti nell'India Britannica.
I lupi si estinsero in Giappone durante il rinnovamento Meiji, dopo che furono dichiarati una minaccia alla pastorizia. Ispirandosi dall'esempio nordamericano, il governo sterminò i lupi con le taglie e il veleno. L'ultimo lupo giapponese fu abbattuto il 23 gennaio 1905 vicino a Washikaguchi (oggi chiamato Higashi Yoshiro).
Ci sono pochi dati affidabili sulla situazione dei lupi in Medio Oriente, eccetto su quelli in Israele e in Arabia Saudita. In entrambi gli stati il numero dei lupi è stabile, grazie a leggi ambientali ben applicate e al fatto che ci sono vaste regioni deserte. Nell'Arabia Saudita ci sono almeno 300-600 esemplari.
La popolazione turca gioca un ruolo importante nel collegare le popolazioni europee e asiatiche. Le montagne della Turchia sono servite da rifugio per gli ultimi lupi rimasti in Siria. Una piccola popolazione si trova nelle Alture del Golan, protette dall'esercito della zona. I lupi che abitano nel Negev meridionale sono vicini alle popolazioni del Sinai e della Giordania.
Si sa poco dello stato delle popolazioni in Iran, però le regioni settentrionali dell'Afghanistan e del Pakistan rimangono luoghi importanti per la conservazione della specie. Ci sono 300 lupi nel Jammu e Kashmir nell'India settentrionale, e altri 50 nell'Himachal Pradesh. In tutto in India ci sono da 800 a 3 000 esemplari di lupi isolati. Non ci sono informazioni sui lupi in Nepal e Bhutan.
Non si sa nulla di concreto sulle popolazioni di lupi in Asia settentrionale e centrale, ma si pensa che siano circa 100 000. Sin dalla dissoluzione dell'Unione Sovietica, i lupi sono cresciuti di numero fino a raggiungere i 25 000-30 000 esemplari. In Cina e in Mongolia, i lupi sono protetti solo nelle riserve. Ve ne sono almeno 10 000-30 000 in Mongolia, ma non si sa quanti ve ne siano in Cina. Si stima che ve ne siano 400 nella Cina settentrionale, 10 000 nello Xinjiang e 2 000 in Tibet.
Malgrado siano animali sociali i lupi singoli o in coppia hanno maggior successo nella caccia, rispetto ai lupi dei branchi. I lupi singoli sono stati osservati uccidere grosse prede, come alci, bisonti e buoi muschiati. Il suo olfatto è meno sviluppato di quello dei cani da caccia: è comunque in grado di sentire l'odore di una carogna controvento fino a 2-3 chilometri di distanza. Dispone invece di un udito finissimo, in grado di registrare persino la caduta di una foglia. La caccia può essere divisa in cinque parti:
Il metodo d'uccisione dipende dalla preda. Con prede grandi i lupi non attaccano di fronte, ma dietro e ai fianchi. Prede come gli alci vengono uccise con morsi profondi al perineo. Tali morsi possono produrre ferite lunghe da 10 a 15 cm, e tre di essi possono immobilizzare un cervo maturo. Con prede di taglia media, come le pecore e i caprioli, i lupi mordono la gola, recidendo i centri nervosi e la carotide. Con prede di taglia piccola, i lupi l'immobilizzano con le zampe anteriori. Quando le prede sono vulnerabili e abbondanti, i lupi possono a volte uccidere in eccesso. Tali eventi sono comuni contro prede domestiche, ma rari contro animali selvatici. In natura l'uccisione eccessiva accade soprattutto durante l'inverno, quando la neve profonda impedisce alle prede di fuggire.
Una volta uccisa la preda i lupi cominciano a mangiarla freneticamente, trascinando la carcassa in tutte le direzioni. La coppia riproduttiva tipicamente monopolizza il cibo per potere continuare a produrre cuccioli. La coppia mangia per prima, lasciando poi che il resto della famiglia trasporti pezzi della carcassa in luoghi nascosti, per mangiare in pace. I lupi mangiano il cuore, il fegato, i polmoni e lo stomaco per primi, poi i reni, la milza e i muscoli. Un lupo può mangiare un equivalente di 15-19% del suo peso corporeo in un solo pasto, cioè fino a 9 kg di carne.
Il lupo grigio si specializza generalmente nella caccia a individui vulnerabili di grossi animali. In Eurasia molti sono costretti a cibarsi di bestiame e rifiuti. In Russia, in Italia e nelle zone montuose dell'Europa orientale gli ungulati selvatici come alci, cervi rossi, caprioli, camosci d'Abruzzo e cinghiali sono ancora prede importanti. Altre prede eurasiatiche includono renne, argali, mufloni, bisonti europei, saighe, stambecchi, camosci, egagri, daini e moschidi. Le prede dei lupi grigi nordamericani hanno continuato a vivere in habitat con scarsa presenza umana, quindi i casi di lupi che si nutrono principalmente di bestiame o rifiuti sono eccezionali. Le prede nordamericane preferite sono gli alci, i cervi della Virginia, i wapiti, i cervi muli, le pecore delle Montagne Rocciose, i bighorn bianchi, i bisonti americani, i buoi muschiati e le renne.. In India, la preda prediletta è l'antilope cervicapra, ma non disdegnano anche lepri, conigli, roditori e cervi pomellati.
Sebbene i lupi si alimentano soprattutto di ungulati di taglia grossa, completano la propria dieta anche con animali più piccoli, come le marmotte, le lepri, i tassi, le volpi, le donnole, gli scoiattoli, i topi, i criceti, le arvicole, altri roditori, e gli insettivori. Si cibano frequentemente di anseriformi e delle loro uova ma, quando essi sono insufficienti, si nutrono di lucertole, serpenti, rane, rospi e insetti.
Durante le carestie i lupi mangiano carogne, avvicinandosi talvolta persino ai mattatoi. Il cannibalismo è presente ma raro: durante gli inverni duri i branchi attaccano lupi indeboliti o feriti, e possono anche cibarsi dei corpi dei loro familiari morti. Si nutrono raramente, ma occasionalmente, di esseri umani. Altri primati predati dai lupi includono gli entelli e le amadriadi.
I lupi integrano la loro dieta con frutta e vegetali. Si nutrono volentieri delle bacche dei sorbi e dei mughetti e di mirtilli. Altri frutti includono le morelle, le mele e le pere. Durante l'estate, possono causare danni ai raccolti di melone. Un lupo ben nutrito deposita il grasso sotto la pelle, intorno al cuore, agli intestini e ai reni e nel midollo. La digestione impiega solo poche ore, quindi possono cibarsi di carne parecchie volte al giorno.
Il lupo grigio è generalmente monogamo, con coppie che rimangono insieme per tutta la vita. Se un elemento della coppia muore il superstite di solito trova facilmente un rimpiazzo. Siccome i maschi tendono a predominare in quasi tutte le popolazioni le femmine che non si accoppiano sono rare. Se un lupo maschio non riesce a stabilire un territorio e a trovarsi una compagna si accoppierà con le figlie di coppie dominanti di altri branchi. Tali lupi sono soprannominati "lupi Casanova". A differenza dei maschi nei branchi stabiliti, i lupi casanova non formano legami permanenti con le femmine con cui si accoppiano. In questo modo alcuni branchi possono ospitare più di una femmina riproduttiva, come nel caso del Parco nazionale di Yellowstone.
L'età del primo accoppiamento nei lupi grigi dipende da fattori ambientali: quando il cibo è abbondante, o quando le popolazioni di lupi sono contenute dall'essere umano, i lupi possono generare cuccioli a un'età più giovane. Ciò è dimostrato dal fatto che i lupi in cattività possono produrre cuccioli all'età di 9-10 mesi, mentre la femmina riproduttiva selvatica più giovane aveva due anni. Le femmine possono generare una cucciolata all'anno. Il ciclo estrale avviene nel tardo inverno. Le femmine più vecchie entrano in calore 2-3 settimane prima di quelle più giovani. Durante la gravidanza le femmine rimangono in una tana localizzata lontana dalle zone periferiche, dove gli scontri con i branchi rivali sono più frequenti. Le femmine vecchie partoriscono nella tana della loro cucciolata precedente, mentre le femmine giovani partoriscono nella loro tana natale.
In confronto agli altri canidi i lupi grigi partoriscono cuccioli relativamente grandi e numerosi. La cucciolata media consiste in 5-6 cuccioli. Nascono di solito in primavera, in coincidenza con l'incremento stagionale di cibo. Alla nascita i cuccioli sono ciechi, sordi e coperti d'una pelliccia bruna-grigiastra. Pesano da 300 a 500 grammi e aprono gli occhi dopo 9-12 giorni; i canini decidui spuntano dopo un mese. I cuccioli escono dalla tana all'età di tre settimane e dopo un mese e mezzo sono abbastanza agili da potere fuggire dai pericoli.
Le madri non lasciano la tana nelle prime settimane, contando sul padre per il cibo, sia per i cuccioli che per loro stesse. I cuccioli iniziano a nutrirsi di cibo solido dopo 3-4 settimane. Si sviluppano velocemente nei primi quattro mesi di vita, aumentando di peso 30 volte. Cominciano a giocare dopo tre settimane, ma a differenza delle volpi e dei coyote, non si mordono gravemente. Le lotte gerarchiche cominciano a 5-8 settimane, a differenza dei cuccioli di volpi e coyote che iniziano a lottare prima di giocare. In autunno, i cuccioli sono abbastanza maturi per accompagnare gli adulti a caccia di grosse prede.
Lo sterminio dei lupi nel Nordeuropa diventò ben organizzato a partire dal Medioevo e perdurò fino al XIX secolo. In Inghilterra, i lupi furono cacciati per legge, e l'ultimo fu ucciso durante il regno d'Enrico VII. Resistettero più a lungo in Scozia, dove erano presenti foreste abbondanti in cui rifugiarsi. Fino al 1684 riuscirono a sopravvivere nelle foreste di Braemar e di Sutherland. In Irlanda i lupi fecero la stessa fine: infatti l'ultimo esemplare venne ucciso nel 1786. La Svezia introdusse una taglia sui lupi nel 1647, quando lo sterminio delle alci e delle renne costrinse i lupi ad attaccare il bestiame. I Sami li sterminarono dalla Svezia con cacce ben organizzate, uccidendo l'ultimo esemplare nel 1666. La specie venne sterminata in Danimarca nel 1772 e in Norvegia nel 1773. Venne decimata in Finlandia nel corso del XX secolo, sebbene molti esemplari entrassero regolarmente dalla Russia. Nel 1900 il lupo era presente solo nelle zone settentrionali e orientali della Finlandia.In Europa centrale i lupi si estinsero nella prima metà del XIX secolo grazie a battute organizzate e alla riduzione delle prede naturali. In Baviera l'ultimo lupo fu ucciso nel 1847, mentre scomparve dalla regione del Reno nel 1899. Nel 1934 la Germania nazista fu il primo Stato a proteggere la specie, sebbene in realtà fosse già stata sterminata. La caccia al lupo in Francia venne ufficializzata da Carlo Magno tra gli anni 800 e 813, che per primo fondò la louveterie. Fu abolita nel 1789 dopo la rivoluzione francese, ma venne ripresa nel 1814. Nel 1883 furono uccisi almeno 1 386 lupi.
Nell'Europa orientale i lupi non furono mai completamente sterminati, grazie al collegamento geografico con l'Asia e con le sue vaste zone boreali. Le popolazioni vennero ridotte a poche centinaia di esemplari solo durante gli ultimi anni del XIX secolo. Furono sterminati in Slovacchia durante il primo decennio del XX secolo. Si potevano solo trovare nelle zone forestali della Polonia orientale. Nei Balcani orientali i lupi godevano della prossimità con l'ex Unione Sovietica e con le sue vaste zone di pianura e di montagna. In Ungheria i lupi, nei primi anni del XX secolo, occupavano solo metà della nazione, trovandosi solo nel Bacino Carpatico. Le loro popolazioni rimasero consistenti in Romania, dove mediamente, tra il 1955 e il 1965, furono abbattuti 2 800 lupi su una popolazione di 4.600 esemplari. La loro popolazione venne però ulteriormente ridotta nel 1967 a 1 550 individui. In Bulgaria la popolazione di lupi fu ridotta da 1 000 esemplari a 100-200 nel 1964. In Grecia, la specie scomparve nel 1930 dal Peloponneso meridionale. Malgrado periodi di intenso abbattimento durante il XVIII secolo i lupi non si sono mai estinti nei Balcani occidentali. La persecuzione ufficiale dei lupi nell'ex Jugoslavia iniziò nel 1923.
Lo sterminio dei lupi nell'Europa meridionale non raggiunse i livelli critici del Nordeuropa, grazie alle sue culture più tolleranti. Il lupo venne ridotto di numero nella penisola iberica nei primi anni del XIX secolo, finendo poi per essere ridotto a metà della sua popolazione originale nel 1900. In Italia, le taglie sui lupi furono pagate fino al 1950. Sulle Alpi furono sterminati nel 1800 e in Sicilia nel 1924. Nel 1973 si annoveravano solo 100 esemplari, che costituivano solamente il 3-5% della loro distribuzione italiana storica.
I lupi grigi tendono a dominare gli altri canidi. Nel Nordamerica i lupi uccidono frequentemente i coyote, soprattutto durante l'inverno quando essi si cibano di carcasse lasciate dagli stessi lupi. Attaccano le tane dei coyote, catturando i cuccioli non per cibarsene, ma solo per ucciderli. Non si sono mai rilevati casi di coyote che uccidono lupi, sebbene i coyote, se il branco li supera di numero, possano cacciare i lupi. Una simile correlazione si trova in Eurasia, dove i lupi tendono a mantenere le popolazioni di sciacalli dorati a bassi livelli. Il lupo grigio è il principale predatore del nittereute e ne uccide in gran numero, durante la primavera e l'estate. Uccidono anche le volpi rosse, i corsac e le volpi artiche, soprattutto durante gli scontri per le carcasse. In Asia, sono concorrenti dei cuon alpini, ma c'è stato almeno un caso in cui un lupo solitario venne adottato da una coppia di cuon nel Debrigarh Wildlife Sanctuary in India.
Gli orsi bruni tipicamente dominano i lupi nelle dispute per le carcasse, mentre i lupi solitamente vincono contro gli orsi quando si tratta di difendere la loro tana. Tendono a nutrirsi degli orsi che uccidono, mentre gli orsi mangiano solo lupi giovani. Gli scontri con gli orsi neri sono più rari, poiché le due specie frequentano diversi habitat. Ciononostante i lupi hanno ucciso orsi neri nelle loro tane e, al contrario dell'orso bruno, l'orso nero solitamente ha la peggio contro i lupi nelle dispute per le prede. I lupi incontrano raramente gli orsi polari, però ci sono stati almeno due casi in cui i lupi uccisero i loro cuccioli.
In Israele e in Asia centrale i lupi grigi possono incontrare le iene striate, soprattutto nei pressi delle carcasse. Infatti le iene striate si cibano frequentemente delle carcasse lasciate dai lupi. In uno scontro diretto la iena tende a dominare il lupo, però i branchi di lupi possono avere la meglio.
I lupi grigi tendono a regolare il numero dei felini di taglia piccola o media. Incontrano i puma in varie zone delle Montagne Rocciose; le due specie però si evitano, in quanto cacciano a diverse altitudini. D'inverno tuttavia, quando la neve costringe le loro prede a scendere in pianura, i due gruppi si scontrano più spesso. I lupi di solito dominano i puma, rubando le loro prede e uccidendone i cuccioli.. Cacciano inoltre i manul e costituiscono una minaccia per i leopardi delle nevi. I lupi possono anche ridurre i numeri di linci, inseguendole fino allo sfinimento o prima che esse possano rifugiarsi sugli alberi.
Le tigri sembrano essere le uniche serie predatrici dei lupi oltre agli umani. Gli scontri tra i lupi e le tigri sono ben documentati nel Sikhote-Alin, dove le tigri tengono le popolazioni dei lupi locali a numeri così bassi da renderli componenti insignificanti nell'ecosistema. I lupi evitano gli scontri con le tigri solo quando la persecuzione degli uomini ne riduce il numero.
Il biologo Stanley P. Young descrisse i lupi domestici nei termini seguenti:
Alcuni agenti dell'FWS tenevano cuccioli di lupo, ottenendo i risultati migliori quando li catturavano prima che aprissero gli occhi. Al contrario, i cuccioli catturati all'età di 3-4 settimane si dimostrarono incorreggibili. I lupi possono quindi essere addomesticati, ma non così facilmente come i cani. La maggior parte dei tentativi di addestrare i lupi a lavorare è fallita. Il biologo svedese Erik Zimen cercò di addestrare i lupi a trainare una slitta. I lupi arrivavano ad accettare la bardatura, ma non erano affidabili, dato che venivano facilmente distratti dai compagni e da altri animali presenti, e si rifiutavano di eseguire ordini se annoiati. In contrasto, John James Audubon scrisse di un caso nel Kentucky in cui un lupo fu addestrato a cacciare cervi, e Henry Wharton Shoemaker pubblicò una simile storia riguardo ai pionieri della Pennsylvania che usavano i lupi come cani da caccia.