Isola

Isole Kerguelen

14 specie

Le Isole Kerguelen sono un arcipelago dell'oceano Indiano meridionale.

Geografia

L'isola principale, chiamata Grande Terre o Isola della Desolazione (Île de la Désolation in francese), ha una superficie di 6 675 km² (terza isola francese per dimensione dopo Nuova Caledonia e Corsica) ed è circondata da circa trecento affioramenti minori (scogli e isolotti) per altri 540 km². L'arcipelago ha quindi una superficie complessiva di 7 215 km². Il punto più elevato dell'Isola della Desolazione è la cima del Monte Ross, a 1 840 metri sul livello del mare. La parte meridionale dell'isola è coperta da una calotta permanente di ghiaccio detta cupola di Cook.

Dai dati dell'Istituto Polare Francese, la temperatura media invernale è di 2 °C mentre quella estiva di 7 °C; il clima quindi è di tipo freddo con frequenti irruzioni polari tra giugno e settembre ma con venti molto impetuosi e spesso freddi (150–200 km/h) anche durante i mesi estivi di novembre-marzo. I mari sono mediamente molto mossi.

Il clima è condizionato dalle irruzioni di venti antartici con foschie, piogge frequenti e possibilità di nevicate in tutte le stagioni. Il vento spira pressoché costantemente da ovest verso est. I giorni con calma di vento sono molto rari.

Il fatto che l'isola sia molto ventosa impedisce la crescita di alberi; il paesaggio si caratterizza per la presenza di modeste praterie nelle zone piane costiere, pareti rocciose e qualche laghetto o corso d'acqua a carattere torrentizio. Le coste sono scoscese e frastagliate, con la presenza di numerosi profondi fiordi.

L'arcipelago è collegato al Pianoro delle Kerguelen, un vasto altipiano sottomarino.

Fauna

La colonizzazione umana ha danneggiato in modo gravissimo la biodiversità delle Kerguelen, specialmente con la caccia alle foche e la pesca di cetacei australi (balene).

La fauna endemica attuale è rappresentata essenzialmente da uccelli migratori, elefanti marini e varie specie di pinguini.

Sono presenti tuttavia molti animali europei che, introdotti nel XIX secolo, hanno alterato profondamente l'ambiente; spiccano in particolare conigli, ratti e gatti. Questi ultimi, introdotti per cacciare i ratti, hanno finito per inselvatichirsi, arrecando gravi danni ai nidiacei degli uccelli marini. Sono state inoltre immesse renne, che si alimentano a carico delle estensioni di licheni, e trote nei ruscelli.

Flora

Le regioni costiere più o meno pianeggianti fino a una quota di circa 50 m; se non totalmente rocciose possono essere coperte da un basso manto erboso, classificabile come tundra. Più in alto, dove il suolo è prevalentemente roccioso, la vegetazione è invece limitata a ciuffi d'erba, muschi e licheni.

Sulle isole non crescono alberi o arbusti. Nonostante ciò, sono stati trovati in sedimenti geologici resti fossili di tronchi d'albero della famiglia delle Araucariaceae. Ciò fa pensare che il clima in epoche geologiche passate possa essere stato più caldo dell'attuale.

In origine, la vegetazione predominante a bassa altitudine era quasi esclusivamente composta dal "prato ad azorella" (Azorella selago, Apiaceae) in strato piuttosto spesso e continuo, all'interno del quale erano sparsi esemplari del "cavolo delle Kerguelen", Pringlea antiscorbutica.

Il prato ad azorella era una vegetazione a tappeto, cioè continua e coprente, in strati, cresciuti anno dopo anno di notevole spessore.La Lyallia kerguelensis (Hectorellaceae), la sola specie botanica strettamente endemica dell'arcipelago, ha un portamento del tutto analogo.

I tappeti continui di azorella e lyallia potevano superare il metro di spessore. Camminare in tale ambiente risulta incredibilmente difficile, e tale condizione rende estremamente ostile l'esplorazione umana. Il morbido e spesso strato vegetale costituisce tuttavia un rifugio ideale per uccelli marini nonché, con l'avvento della prima breve colonizzazione umana, materia prima per costituire ripari e isolamento termico delle baracche.

L'introduzione dei conigli da parte dell'uomo ebbe un impatto devastante per la vegetazione erbacea originaria, che fu rapidamente sostituita da un prato mono-specie costituito da Acaena ascendens (Rosaceae). I tappeti ad azorella e a lyallia resistono nelle isole dell'arcipelago prive di conigli. Anche la presenza della Pringlea antiscorbutica, il più noto vegetale delle Kerguelen, fu minacciata allo stesso modo. Inoltre, la riproduzione della Pringlea è anche messa a repentaglio dalla presenza dei topi, anche loro introdotti dalla colonizzazione, che si nutrono dei semi.

Dato il clima molto piovoso e umido, nelle depressioni delle zone planiziali sono presenti spesse fasce di muschi che non sempre sono ancorati al suolo, ma più spesso su sabbie mobili, fango, o fondi acquitrinosi.

Clima

Il clima delle Kerguelen è oceanico, freddo ed estremamente ventoso. Secondo la classificazione climatica di Köppen, il clima di Kerguelen è considerato un clima ET o tundra, che è tecnicamente una forma di clima polare, poiché la temperatura media nel mese più caldo è inferiore a 10 °C. Climi paragonabili includono le isole Aleutine, l'isola di Campbell (Nuova Zelanda), le isole Falkland, l'Islanda, la penisola di Kamchatka settentrionale, il Labrador e le isole Wollaston.

Tutte le letture climatiche provengono dalla base di Port-aux-Français, che ha uno dei climi più favorevoli delle Kerguelen a causa della sua vicinanza alla costa e della sua posizione in un golfo riparato dal vento.

La temperatura media annuale è di 4,9 °C con un'escursione annuale di circa 6 °C. I mesi più caldi dell'anno sono gennaio e febbraio, con temperature medie comprese tra 7,8 e 8,2 °C. Il mese più freddo dell'anno è agosto con una temperatura media di 2,1 °C. Le alte temperature annuali raramente superano i 20 °C, mentre le temperature in inverno non sono mai state registrate sotto i -10 °C a livello del mare.

Le Kerguelen ricevono frequenti precipitazioni, con neve tutto l'anno e pioggia. Port-aux-Français riceve una modesta quantità di precipitazioni (708 mm all'anno) rispetto alla costa occidentale che riceve circa tre volte più precipitazioni all'anno.

Le montagne sono spesso coperte di neve ma possono sciogliersi molto rapidamente in caso di pioggia. Nel corso di diversi decenni, molti ghiacciai permanenti hanno mostrato segni di ritirata, con alcuni più piccoli che sono scomparsi completamente.

La costa occidentale riceve un vento quasi continuo a una velocità media di 35 km/h perché le isole si trovano tra i Quaranta ruggenti e i Cinquanta urlanti. Velocità del vento di 150 km/h sono comuni e possono raggiungere anche i 200 km/h.

Le onde alte fino a 12-15 m sono comuni, ma ci sono molti luoghi riparati dove le navi possono attraccare.

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Le Isole Kerguelen sono un arcipelago dell'oceano Indiano meridionale.

Geografia

L'isola principale, chiamata Grande Terre o Isola della Desolazione (Île de la Désolation in francese), ha una superficie di 6 675 km² (terza isola francese per dimensione dopo Nuova Caledonia e Corsica) ed è circondata da circa trecento affioramenti minori (scogli e isolotti) per altri 540 km². L'arcipelago ha quindi una superficie complessiva di 7 215 km². Il punto più elevato dell'Isola della Desolazione è la cima del Monte Ross, a 1 840 metri sul livello del mare. La parte meridionale dell'isola è coperta da una calotta permanente di ghiaccio detta cupola di Cook.

Dai dati dell'Istituto Polare Francese, la temperatura media invernale è di 2 °C mentre quella estiva di 7 °C; il clima quindi è di tipo freddo con frequenti irruzioni polari tra giugno e settembre ma con venti molto impetuosi e spesso freddi (150–200 km/h) anche durante i mesi estivi di novembre-marzo. I mari sono mediamente molto mossi.

Il clima è condizionato dalle irruzioni di venti antartici con foschie, piogge frequenti e possibilità di nevicate in tutte le stagioni. Il vento spira pressoché costantemente da ovest verso est. I giorni con calma di vento sono molto rari.

Il fatto che l'isola sia molto ventosa impedisce la crescita di alberi; il paesaggio si caratterizza per la presenza di modeste praterie nelle zone piane costiere, pareti rocciose e qualche laghetto o corso d'acqua a carattere torrentizio. Le coste sono scoscese e frastagliate, con la presenza di numerosi profondi fiordi.

L'arcipelago è collegato al Pianoro delle Kerguelen, un vasto altipiano sottomarino.

Fauna

La colonizzazione umana ha danneggiato in modo gravissimo la biodiversità delle Kerguelen, specialmente con la caccia alle foche e la pesca di cetacei australi (balene).

La fauna endemica attuale è rappresentata essenzialmente da uccelli migratori, elefanti marini e varie specie di pinguini.

Sono presenti tuttavia molti animali europei che, introdotti nel XIX secolo, hanno alterato profondamente l'ambiente; spiccano in particolare conigli, ratti e gatti. Questi ultimi, introdotti per cacciare i ratti, hanno finito per inselvatichirsi, arrecando gravi danni ai nidiacei degli uccelli marini. Sono state inoltre immesse renne, che si alimentano a carico delle estensioni di licheni, e trote nei ruscelli.

Flora

Le regioni costiere più o meno pianeggianti fino a una quota di circa 50 m; se non totalmente rocciose possono essere coperte da un basso manto erboso, classificabile come tundra. Più in alto, dove il suolo è prevalentemente roccioso, la vegetazione è invece limitata a ciuffi d'erba, muschi e licheni.

Sulle isole non crescono alberi o arbusti. Nonostante ciò, sono stati trovati in sedimenti geologici resti fossili di tronchi d'albero della famiglia delle Araucariaceae. Ciò fa pensare che il clima in epoche geologiche passate possa essere stato più caldo dell'attuale.

In origine, la vegetazione predominante a bassa altitudine era quasi esclusivamente composta dal "prato ad azorella" (Azorella selago, Apiaceae) in strato piuttosto spesso e continuo, all'interno del quale erano sparsi esemplari del "cavolo delle Kerguelen", Pringlea antiscorbutica.

Il prato ad azorella era una vegetazione a tappeto, cioè continua e coprente, in strati, cresciuti anno dopo anno di notevole spessore.La Lyallia kerguelensis (Hectorellaceae), la sola specie botanica strettamente endemica dell'arcipelago, ha un portamento del tutto analogo.

I tappeti continui di azorella e lyallia potevano superare il metro di spessore. Camminare in tale ambiente risulta incredibilmente difficile, e tale condizione rende estremamente ostile l'esplorazione umana. Il morbido e spesso strato vegetale costituisce tuttavia un rifugio ideale per uccelli marini nonché, con l'avvento della prima breve colonizzazione umana, materia prima per costituire ripari e isolamento termico delle baracche.

L'introduzione dei conigli da parte dell'uomo ebbe un impatto devastante per la vegetazione erbacea originaria, che fu rapidamente sostituita da un prato mono-specie costituito da Acaena ascendens (Rosaceae). I tappeti ad azorella e a lyallia resistono nelle isole dell'arcipelago prive di conigli. Anche la presenza della Pringlea antiscorbutica, il più noto vegetale delle Kerguelen, fu minacciata allo stesso modo. Inoltre, la riproduzione della Pringlea è anche messa a repentaglio dalla presenza dei topi, anche loro introdotti dalla colonizzazione, che si nutrono dei semi.

Dato il clima molto piovoso e umido, nelle depressioni delle zone planiziali sono presenti spesse fasce di muschi che non sempre sono ancorati al suolo, ma più spesso su sabbie mobili, fango, o fondi acquitrinosi.

Clima

Il clima delle Kerguelen è oceanico, freddo ed estremamente ventoso. Secondo la classificazione climatica di Köppen, il clima di Kerguelen è considerato un clima ET o tundra, che è tecnicamente una forma di clima polare, poiché la temperatura media nel mese più caldo è inferiore a 10 °C. Climi paragonabili includono le isole Aleutine, l'isola di Campbell (Nuova Zelanda), le isole Falkland, l'Islanda, la penisola di Kamchatka settentrionale, il Labrador e le isole Wollaston.

Tutte le letture climatiche provengono dalla base di Port-aux-Français, che ha uno dei climi più favorevoli delle Kerguelen a causa della sua vicinanza alla costa e della sua posizione in un golfo riparato dal vento.

La temperatura media annuale è di 4,9 °C con un'escursione annuale di circa 6 °C. I mesi più caldi dell'anno sono gennaio e febbraio, con temperature medie comprese tra 7,8 e 8,2 °C. Il mese più freddo dell'anno è agosto con una temperatura media di 2,1 °C. Le alte temperature annuali raramente superano i 20 °C, mentre le temperature in inverno non sono mai state registrate sotto i -10 °C a livello del mare.

Le Kerguelen ricevono frequenti precipitazioni, con neve tutto l'anno e pioggia. Port-aux-Français riceve una modesta quantità di precipitazioni (708 mm all'anno) rispetto alla costa occidentale che riceve circa tre volte più precipitazioni all'anno.

Le montagne sono spesso coperte di neve ma possono sciogliersi molto rapidamente in caso di pioggia. Nel corso di diversi decenni, molti ghiacciai permanenti hanno mostrato segni di ritirata, con alcuni più piccoli che sono scomparsi completamente.

La costa occidentale riceve un vento quasi continuo a una velocità media di 35 km/h perché le isole si trovano tra i Quaranta ruggenti e i Cinquanta urlanti. Velocità del vento di 150 km/h sono comuni e possono raggiungere anche i 200 km/h.

Le onde alte fino a 12-15 m sono comuni, ma ci sono molti luoghi riparati dove le navi possono attraccare.

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