Varano di komodo

Varano di komodo

Drago di komodo, Kizawi

Regno
Phylum
Subphylum
Classe
Ordine
Famiglia
Genere
SPECIE
Varanus komodoensis
Dimensione della popolazione
3,014
Durata
30 years
Massima velocità
20
12
km/hmph
km/h mph 
Peso
68-91
149.6-200.2
kglbs
kg lbs 
Lunghezza
3
8
mft
m ft 

Il varano di Komodo (Varanus komodoensis Ouwens, 1912), chiamato anche drago di Komodo o kizawi, è una lucertola gigante diffusa nelle isole indonesiane di Komodo, Rinca, Flores, Gili Motang e Gili Dasami. Appartenente alla famiglia dei Varanidi, è la più grossa specie di lucertola vivente, potendo raggiungere in rari casi 3 m di lunghezza e circa 70 kg di peso. Le sue dimensioni inconsuete sono state attribuite al gigantismo insulare, dal momento che nelle isole in cui vive non vi è nessun altro carnivoro a occupare la sua nicchia.

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Tuttavia, ricerche recenti più accurate suggeriscono che il drago di Komodo sia l'ultimo rappresentante di una popolazione relitta di Varanidi molto grandi che un tempo erano diffusi tra l'Indonesia e l'Australia, la maggior parte dei quali, insieme ad altri rappresentanti della megafauna, si estinse al termine del Pleistocene. Fossili molto simili al V. komodoensis, risalenti a più di 3,8 milioni di anni fa, sono stati rinvenuti in Australia; invece su Flores, una delle poche isole indonesiane in cui sopravvive tuttora, le dimensioni del varano di Komodo sono rimaste invariate negli ultimi 900.000 anni, «un periodo segnato da importanti avvicendamenti faunistici, dall'estinzione della megafauna dell'isola e dall'arrivo dei primi ominidi 880.000 anni fa».

Grazie alle sue dimensioni, questa lucertola domina sugli ecosistemi in cui vive. Cattura le sue prede, invertebrati, uccelli e mammiferi, sia inseguendole che tendendo loro imboscate. Le sue tattiche di caccia di gruppo costituiscono un'eccezione nel mondo dei rettili. La dieta degli esemplari più grandi è costituita essenzialmente da cervi, sebbene consumino anche considerevoli quantità di carogne. In passato si credeva che la pericolosità del suo morso fosse dovuta ad una saliva spesso sporca di sangue, dato che i suoi denti sono quasi interamente ricoperti di tessuto gengivale, che si lacera quando mastica, territorio ideale per lo sviluppo di alcuni batteri patogeni. Adesso è però stata dimostrata la presenza di due ghiandole velenifere nella mascella inferiore, anche se Kurt Schwenk, un biologo evoluzionista dell'Università del Connecticut, ritiene che potrebbe usarle per altri scopi.

Tende a mordere la preda e seguirla per giorni in attesa della morte per infezione.

L'accoppiamento avviene tra maggio e agosto e le uova vengono deposte in settembre. Le uova, circa una ventina, vengono deposte in nidi abbandonati di megapodio, uccelli che costruiscono grossi nidi con mucchi di vegetazione marcescente, o in cavità scavate appositamente. Rimangono in incubazione per sette od otto mesi e si schiudono in aprile, quando gli insetti sono più numerosi (nutrimento dei piccoli varani). I giovani draghi di Komodo sono molto vulnerabili e per questo motivo trascorrono gran parte del tempo sugli alberi, fino a circa l'età di tre anni, al sicuro dai predatori e dagli adulti cannibali. Divengono maturi all'età di otto o nove anni e si stima che possano vivere fino a 30 anni.

Gli scienziati occidentali avvistarono per la prima volta il drago di Komodo nel 1910. Da allora, le sue grosse dimensioni e la sua spaventosa reputazione lo hanno reso un ospite molto popolare degli zoo. In natura il suo areale si è però ridotto a causa delle attività umane e per questo motivo viene inserito dalla IUCN tra le specie in pericolo. Gode però della completa protezione da parte della legge indonesiana e per garantirne la sopravvivenza è stato istituito un apposito parco nazionale, il Parco nazionale di Komodo.

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Di

Diurno

Ca

Carnivoro

Sc

Sciacallo

Te

Terrestre

Pr

Predatore da imboscata

Pr

Precociale

Sc

Scavatore

Ar

Arboricolo

En

Endemico

Ov

Oviparo

Su

Superpredatore

Mo

Monogamo

Ge

Gerarchico da dominanza

So

Solitario

No

Non-migratorio

K

inizia con

An

Animali inquietanti
(collezione)

An

Animali feroci
(collezione)

An

Animali giganti
(collezione)

Aspetto

In natura, gli esemplari di drago di Komodo pesano solitamente intorno ai 70 kg, sebbene quelli in cattività pesino spesso di più. Il più grande esemplare selvatico di cui siamo a conoscenza era lungo 3,13 m e pesava, con lo stomaco pieno di cibo non digerito, 166 kg. Il drago di Komodo ha una coda lunga quanto il corpo e circa 60 denti serrati tra loro, rimpiazzati frequentemente, che possono misurare fino a 2,5 cm di lunghezza. La sua saliva è spesso sporca di sangue, poiché i suoi denti sono quasi completamente ricoperti da tessuto gengivale che si lacera da sé quando l'animale mangia. Ciò crea un ideale terreno di coltura per i batteri patogeni che vivono nella sua bocca. Ha inoltre una lunga lingua gialla profondamente biforcuta.

video

Zone climatiche

Varano di komodo mappa dell'habitat
Varano di komodo

Abitudini e stile di vita

Il drago di Komodo predilige luoghi caldi e secchi e generalmente vive in distese erbose secche, savane e foreste tropicali di pianura. Essendo ectotermo, è più attivo durante il giorno, sebbene manifesti anche una certa attività notturna. Di abitudini solitarie, si unisce ad altri membri della stessa specie solo per riprodursi e divorare una preda. È in grado di correre rapidamente, effettuando brevi sprint a velocità di 20 km all'ora, di immergersi fino a 4,5 m di profondità e, quando è giovane, di arrampicarsi agilmente sugli alberi, grazie ai robusti artigli. Per raggiungere prede al di fuori della sua portata, può reggersi in piedi sulle zampe posteriori, sostenendosi con la coda. Negli esemplari adulti, però, gli artigli vengono usati prevalentemente come armi, poiché le grosse dimensioni rendono loro impossibile arrampicarsi.

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Per nascondersi, il drago di Komodo, con le sue robuste zampe anteriori e i suoi artigli, si scava cavità che possono misurare 1–3 m di larghezza. A causa delle grosse dimensioni e dell'abitudine di dormire in queste cavità, è in grado di conservare calore corporeo per tutta la durata della notte e di minimizzare i periodi di attività mattutini. Va a caccia nelle ore pomeridiane, ma trascorre i momenti più caldi della giornata in luoghi ombrosi. Queste particolari aree di sosta, situate soprattutto su scogliere spazzate dalla fresca brezza marina, vengono marcate con escrementi e sono prive di vegetazione. Esse servono anche da posizione strategica per tendere agguati ai cervi.

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Comportamento stagionale

Dieta e nutrizione

Il drago di Komodo è carnivoro. Sebbene si nutra soprattutto di carogne, cattura anche animali vivi tendendo loro imboscate. Quando una possibile preda si avvicina abbastanza al luogo dell'agguato, il drago la attacca rapidamente, afferrandola all'addome o alla gola. È in grado di localizzare prede facendo affidamento all'acuto senso dell'olfatto, grazie al quale può individuare un animale morto o moribondo fino a 9,5 km di distanza. Alcuni esemplari sono stati visti scaraventare a terra grossi maiali e cervi con un colpo della loro robusta coda.

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Il drago di Komodo mangia staccando grossi pezzi di carne e inghiottendoli interi, mentre trattiene la carcassa con le zampe anteriori. Grazie alla mascella poco articolata, al cranio flessibile e allo stomaco espandibile può inghiottire anche intere prede delle dimensioni di una capra. Generalmente scarta il contenuto vegetale di stomaco e intestini. Le copiose quantità di saliva rossa prodotte aiutano il drago a lubrificare il cibo, ma l'ingestione della preda è sempre un processo piuttosto lungo (per inghiottire una capra, infatti, il drago impiega 15-20 minuti). Per velocizzare il processo il drago può cercare di premere la carcassa contro un albero, sì da forzarla in gola, talvolta spingendo così forte da sradicare l'albero. Per non soffocare, mentre ingerisce una preda il drago respira tramite un piccolo tubo situato sotto la lingua, connesso ai polmoni. Dopo aver mangiato in una sola volta una quantità di cibo pari all'80% del suo peso corporeo, si dirige verso una località soleggiata per favorire la digestione, dal momento che il cibo potrebbe marcire e provocare infezioni se rimanesse indigerito troppo a lungo. Grazie al loro basso metabolismo, i draghi più grossi possono sopravvivere mangiando solo 12 volte all'anno. Dopo la digestione, il drago di Komodo rigurgita una massa di corna, peli e denti nota come borra gastrica, ricoperta da muco maleodorante. Una volta rigurgitata la borra, strofina il muso nella polvere o tra gli arbusti, facendo ipotizzare che, come gli esseri umani, non sopporti l'odore delle proprie escrezioni.

Durante il pasto, gli esemplari più grandi mangiano per primi, mentre quelli più piccoli seguono un particolare ordine gerarchico. Quando i grossi maschi fanno valere i loro diritti, quelli più piccoli manifestano la loro sottomissione con il linguaggio del corpo e sibili rumorosi. Quando due draghi sono delle stesse dimensioni possono ingaggiare una sorta di combattimento «wrestling». Di solito i perdenti si ritirano, ma in alcuni casi vengono uccisi e divorati dai vincitori.

La dieta del drago di Komodo è molto varia e comprende: invertebrati, altri rettili (compresi gli esemplari più piccoli della propria specie), uccelli e loro uova, piccoli mammiferi, scimmie, cinghiali, capre, cervi, cavalli e bufali d'acqua. Gli esemplari giovani mangiano insetti, uova, gechi e piccoli mammiferi. Occasionalmente divora anche esseri umani, sia vivi che morti, disseppellendone i cadaveri dai cimiteri. Questa abitudine ha costretto gli abitanti di Komodo a spostare i loro cimiteri da terreni sabbiosi a quelli argillosi, nonché a collocare sopra i corpi sepolti pile di pietre per scoraggiare le lucertole. Secondo il biologo evoluzionista Jared Diamond, il drago di Komodo potrebbe aver sviluppato dimensioni così grandi per catturare gli ormai estinti elefanti nani del genere Stegodon, che un tempo vivevano a Flores.

Poiché il drago di Komodo non è dotato di diaframma, non può suggere acqua mentre beve e nemmeno lapparla con la lingua. Invece, beve raccogliendo una sorsata d'acqua, per poi inclinare la testa facendo sì che l'acqua scenda in gola.

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Abitudini di accoppiamento

COMPORTAMENTO DI ACCOPPIAMENTO

Tra i draghi di Komodo l'accoppiamento avviene tra maggio e agosto e la deposizione delle uova in settembre. Durante questo periodo, i maschi combattono per le femmine e il territorio aggrappandosi l'uno all'altro stando eretti sulle zampe posteriori e cercando di abbattere a terra l'avversario. Prima di combattere i maschi possono vomitare o defecare. Dopo la lotta i vincitori annusano le femmine con la lingua per ottenere informazioni sulla loro recettività. Le femmine, però, si mostrano antagoniste e nelle prime fasi del corteggiamento cercano di resistere ai maschi con gli artigli e con i denti. Tuttavia, alla fine il maschio riesce a immobilizzare la femmina durante il coito per evitare di essere ferito. Talvolta i maschi, durante il corteggiamento, strofinano il loro mento sulle femmine, grattano loro la schiena o le leccano. La copula avviene quando il maschio inserisce uno dei suoi emipeni nella cloaca della femmina. I draghi di Komodo possono essere monogami e talvolta costituiscono «coppie fisse», abitudine piuttosto rara tra le lucertole.

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La femmina depone le sue uova in gallerie costruite lungo i fianchi di una collina o in cupole di decomposizione abbandonate di megapodio piediarancio (un uccello galliforme), con una predilezione per questi ultimi. Ogni covata è composta in media da 20 uova che necessitano di 7-8 mesi di incubazione. La schiusa è un processo davvero spossante per i piccoli, che devono rompere il guscio dell'uovo con un dente che cadrà di lì a poco. Dopo essere usciti dall'uovo spesso rimangono nel guscio per qualche ora prima di iniziare a scavare il condotto che li conduce fuori dal nido. A questa età sono quasi del tutto privi di difese e molti vengono divorati dai predatori.

I giovani esemplari di drago di Komodo trascorrono gran parte dei primi anni di vita sugli alberi, dove sono relativamente al sicuro dai predatori, compresi gli adulti della loro specie, il cui 10% della dieta è costituito proprio da giovani draghi. Secondo David Attenborough, le abitudini cannibali sono molto vantaggiose per i grossi esemplari adulti, dato che sulle isole in cui vivono le prede di medie dimensioni sono molto rare. Quando un giovane drago si avvicina ad una carcassa, si rotola nel materiale fecale e rimane tra gli intestini della preda sventrata per scoraggiare gli adulti affamati. I draghi di Komodo impiegano dai tre ai cinque anni per raggiungere l'età adulta e possono vivere fino a 50 anni.

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Popolazione

Fatti divertenti per i bambini

  • Il drago di Komodo è anche noto come Komodo Monitor o Komodo Island Monitor nella letteratura scientifica. Ai nativi dell'isola di Komodo, è indicato come Ora, Buaya Darat (coccodrillo Land) o Biawak Raksasa (monitor gigante).
  • Komodo Dragons può vedere oggetti lontani da 300 m (980 piedi) e possono distinguere i colori.
  • Komodo Dragons usano la lingua per rilevare, assaggiare e odore di stimoli con il senso vomeronasale usando l'organo di Jacobson, piuttosto che usare le narici. Con l'aiuto di un vento favorevole e la loro abitudine di far oscillare la testa da un lato all'altro mentre camminano, Komodos può rilevare carogne da 4-9,5 km (2,5-5,9 mi) di distanza.
  • Alcune scale sulla pelle di Komodos sono rinforzate con osso e hanno placche sensoriali collegate ai nervi per facilitare il loro senso del tatto. Le scale attorno alle orecchie, alle labbra, al mento e alle suole dei piedi possono avere tre o più placche sensoriali.
  • Le abitudini alimentari di Komodo Dragons seguono una gerarchia, con gli animali più grandi che generalmente mangiano davanti a quelli più piccoli. I draghi di uguale dimensione possono ricorrere al "wrestling". I perdenti di solito si ritirano, sebbene siano stati conosciuti per essere uccisi e mangiati dai vincitori.
  • Le bevande del drago di Komodo succhiando l'acqua in bocca attraverso il pompaggio buccale, un processo utilizzato anche per la respirazione; L'animale alza la testa e lascia che l'acqua gli scorresse in gola.
  • Komodo Dragons preferisce evitare incontri con gli umani. I giovani sono molto timidi e fuggiranno rapidamente in un nascondiglio se un essere umano si avvicina di più di circa 100 metri (330 piedi). Gli animali più anziani si ritireranno anche dagli umani da una distanza più breve. Se messi all'angolo, reagiranno in modo aggressivo spalancando la bocca, sibilando e facendo oscillare la coda. Se sono più disturbati, possono iniziare un attacco e un morso.

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Riferimenti

1. Varano di komodo articolo su Wikipedia - https://it.wikipedia.org/wiki/Varanus_komodoensis
2. Varano di komodo sul sito della Lista Rossa IUCN - https://www.iucnredlist.org/species/22884/9396736

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