Paese

Mongolia

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La Mongolia è uno Stato dell'Asia orientale privo di accesso al mare, confinante a nord con la Russia e a sud con la Cina, e sebbene non condivida un confine con il Kazakistan, il suo punto più occidentale dista solo 39,45 km dalla punta orientale di quest'ultimo.

Geografia

La Mongolia, con i suoi 1 566 000 km², è il 19º Paese del pianeta per estensione territoriale (oltre cinque volte l'Italia). Confina con Cina e Russia e dista all'incirca 44 km dal Kazakistan.

Il paesaggio della Mongolia è molto variegato, con il deserto del Gobi a sud e con le regioni fredde e montuose a nord e ovest. Gran parte della Mongolia è costituita da steppe. Il punto più alto in Mongolia è il Picco Hùjtnij, nel massiccio Nayramdal Uur, a 4.374 m s.l.m. Il bacino del Lago Uvs Nuur, condiviso con la Repubblica di Tuva (Russia), è uno dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Il clima estivo è mite, mentre in inverno le temperature scendono fino a –40 °C e a –60 °C nella taiga.

Il Paese è anche soggetto a rigide condizioni climatiche (zud è il termine con cui i mongoli definiscono un inverno particolarmente freddo e nevoso). Ulan Bator ha una temperatura media tra le più basse al mondo. La Mongolia è un Paese con un'altitudine media tra le più alte al mondo. Ha un clima continentale e tendenzialmente ventoso, con inverni lunghi e rigidi, mentre nei mesi estivi, durante i quali avviene la maggior parte delle precipitazioni annuali, il clima asciutto raggiunge i 25-30 °C. In questa breve stagione il vento è protagonista: quello fresco da nord, quello tiepido dal Gobi.

Il termine gobi è un termine mongolo che di solito si riferisce a una categoria di pascoli della steppa aridi e con vegetazione sufficiente al sostentamento di marmotte e cammelli. I mongoli sono soliti precisare tale differenza, anche se la distinzione non è sempre evidente ai turisti. I paesaggi del Gobi sono estremamente fragili e vengono facilmente distrutti dall'eccessivo sfruttamento della pastorizia, fenomeno in continua crescita che risulta dannoso per la sopravvivenza dei cammelli.

Effetti del cambiamento climatico

La Mongolia è sensibilmente influenzata dal riscaldamento globale. Tra il 1940 e il 2001, la temperatura media dell'aria annuale è aumentata di oltre 1,5 gradi Celsius. La temperatura invernale è aumentata anche di oltre 3,6 gradi in quel periodo. L'antico ghiaccio della Mongolia si sta rapidamente sciogliendo a causa del cambiamento climatico e del riscaldamento delle temperature estive. Poiché l'afflusso dai campi di ghiaccio si esaurisce più frequentemente durante l'estate, la fornitura di acqua potabile è sempre più limitata. Ciò metterà a rischio estremo sia il patrimonio culturale che il tradizionale allevamento di renne negli anni a venire. Di conseguenza, la crisi climatica mette in pericolo i pastori domestici di renne alle basse latitudini, che vivono nelle zone montuose della tundra della Mongolia settentrionale.

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La Mongolia è uno Stato dell'Asia orientale privo di accesso al mare, confinante a nord con la Russia e a sud con la Cina, e sebbene non condivida un confine con il Kazakistan, il suo punto più occidentale dista solo 39,45 km dalla punta orientale di quest'ultimo.

Geografia

La Mongolia, con i suoi 1 566 000 km², è il 19º Paese del pianeta per estensione territoriale (oltre cinque volte l'Italia). Confina con Cina e Russia e dista all'incirca 44 km dal Kazakistan.

Il paesaggio della Mongolia è molto variegato, con il deserto del Gobi a sud e con le regioni fredde e montuose a nord e ovest. Gran parte della Mongolia è costituita da steppe. Il punto più alto in Mongolia è il Picco Hùjtnij, nel massiccio Nayramdal Uur, a 4.374 m s.l.m. Il bacino del Lago Uvs Nuur, condiviso con la Repubblica di Tuva (Russia), è uno dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Il clima estivo è mite, mentre in inverno le temperature scendono fino a –40 °C e a –60 °C nella taiga.

Il Paese è anche soggetto a rigide condizioni climatiche (zud è il termine con cui i mongoli definiscono un inverno particolarmente freddo e nevoso). Ulan Bator ha una temperatura media tra le più basse al mondo. La Mongolia è un Paese con un'altitudine media tra le più alte al mondo. Ha un clima continentale e tendenzialmente ventoso, con inverni lunghi e rigidi, mentre nei mesi estivi, durante i quali avviene la maggior parte delle precipitazioni annuali, il clima asciutto raggiunge i 25-30 °C. In questa breve stagione il vento è protagonista: quello fresco da nord, quello tiepido dal Gobi.

Il termine gobi è un termine mongolo che di solito si riferisce a una categoria di pascoli della steppa aridi e con vegetazione sufficiente al sostentamento di marmotte e cammelli. I mongoli sono soliti precisare tale differenza, anche se la distinzione non è sempre evidente ai turisti. I paesaggi del Gobi sono estremamente fragili e vengono facilmente distrutti dall'eccessivo sfruttamento della pastorizia, fenomeno in continua crescita che risulta dannoso per la sopravvivenza dei cammelli.

Effetti del cambiamento climatico

La Mongolia è sensibilmente influenzata dal riscaldamento globale. Tra il 1940 e il 2001, la temperatura media dell'aria annuale è aumentata di oltre 1,5 gradi Celsius. La temperatura invernale è aumentata anche di oltre 3,6 gradi in quel periodo. L'antico ghiaccio della Mongolia si sta rapidamente sciogliendo a causa del cambiamento climatico e del riscaldamento delle temperature estive. Poiché l'afflusso dai campi di ghiaccio si esaurisce più frequentemente durante l'estate, la fornitura di acqua potabile è sempre più limitata. Ciò metterà a rischio estremo sia il patrimonio culturale che il tradizionale allevamento di renne negli anni a venire. Di conseguenza, la crisi climatica mette in pericolo i pastori domestici di renne alle basse latitudini, che vivono nelle zone montuose della tundra della Mongolia settentrionale.

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