Paese

Namibia

961 specie

La Namibia, ufficialmente Repubblica della Namibia, è uno Stato dell'Africa meridionale, la cui capitale è Windhoek.

Geografia

La geografia della Namibia è caratterizzata da una serie di altopiani, il punto più alto dei quali è il Brandberg (2.606 metri). L'altopiano centrale attraversa il paese lungo l'asse nord-sud, ed è circondato a ovest dal Deserto del Namib e dalle pianure che giungono fino alla costa, a sud dal fiume Orange, a sud e a est dal Deserto del Kalahari. I confini del paese a nord-est delimitano una stretta fascia di terra, nota come dito di Caprivi, che fu ottenuta dai tedeschi come sbocco verso il fiume Zambesi.

Idrografia

L'aridità del territorio fa sì che buona parte dei fiumi siano a carattere torrentizio. I fiumi di maggiore entità si trovano solo lungo i confini: da nord a sud, i principali sono il Kunene, l'Okavango, lo Zambesi e l'Orange.

Clima

Il clima della Namibia va dal clima desertico a quello subtropicale, ed è generalmente caldo e asciutto, con precipitazioni scarse e variabili. La Namibia definisce se stessa come un paese arido. L'aridità del clima deriva dalla fredda corrente del Benguela che causa la condensazione del vapore acqueo sull´oceano Atlantico, lasciando quindi arrivare sulla costa aria secca.

Fra le città più importanti, oltre alla capitale Windhoek (situata nel centro del paese) si possono ricordare i porti di Walvis Bay e Swakopmund, e le città di Oshakati, Grootfontein, Tsumeb e Keetmanshoop.

Nel 2019, alcune parti della Namibia stanno affrontando la peggiore siccità degli ultimi sessanta-novanta anni, senza piogge da due anni e con la maggior parte del bestiame morto. Le autorità dichiarano lo stato di calamità naturale a maggio e chiedono aiuti internazionali: "I mezzi di sussistenza della maggior parte dei namibiani sono a rischio, soprattutto quelli che dipendono dalle attività agricole", lamenta il primo ministro Saara Kuugongelwa-Amadhila.

Ambiente naturale

La flora e la fauna della Namibia sono ampiamente diversificate in funzione delle diverse zone climatiche che attraversano il Paese.

Flora

Fra le piante più insolite va segnalata la Welwitschia mirabilis, endemica del deserto dell'Angola, considerata una delle piante più antiche e longeve esistenti (alcuni esemplari hanno più di 2.000 anni); la si trova in abbondanza in alcune zone del deserto del Namib.

Fra le oltre 100 specie di alberi della Namibia si possono citare l'Acacia erioloba, la Faidherbia albida, il mopane, la Terminalia, la marula, il fico gigante e il baobab africano. Albero nazionale è l'Aloidendron dichotomum, detto kokerboom ("albero faretra") perché i San svuotano i rami della pianta per farne contenitori per le loro frecce. Con i loro rami spogli, che terminano in foglie strette e appuntite, queste piante danno luogo ad alcuni paesaggi molto insoliti (come quello della Quiver Tree Forest, nel sud del paese). Numerose sono le piante grasse dette "rocce fiorite". Si trova in Namibia anche una specie di "piede d'elefante" (Pachypodium). La zona dell'Okavango ospita graminacee da palude, papiro e ninfee. Non mancano zone coperte da savana (in particolare nel Parco nazionale d'Etosha). Endemica del Namib è anche l'Acanthosicyos horrida, una pianta dotata di lunghe spine che produce frutti simili a piccoli meloni, importante nutrimento per gli animali del deserto (per esempio gli struzzi) ma commestibile anche per l'uomo. Endemico delle stesse zone è l'arbusto Zygophyllum stapffii, detto "pianta dei talleri" perché le foglie hanno l'aspetto di monete d'oro. Molto diffusa è infine l'Euphorbia damarana, pianta arbustiva dalla linfa estremamente tossica, che veniva usata dai boscimani per avvelenare le loro frecce.

La fredda corrente del Benguela porta in superficie grandi quantità di nutrienti che supportano elevate quantità di fitoplancton e grandi foreste di kelp.

Fauna

La fauna originaria della Namibia ha molto sofferto le battute di caccia grossa organizzate dagli europei fra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX. Gran parte della fauna dell'Africa subsahariana è comunque ancora rappresentata, e nel Namib sono presenti numerose specie endemiche.

Mammiferi

I grandi felini africani sono tutti presenti; in particolare il ghepardo è ancora molto diffuso soprattutto nella zona dell'altopiano Waterberg, nonostante l'espansione delle fattorie. Numerosi sono anche i carnivori di piccola taglia, come i gatti selvatici, le genette, i suricati, gli otocioni, gli sciacalli e le mellivore. Antilopi e gazzelle sono presenti in abbondanza anche al di fuori delle aree naturali protette; fra le più diffuse si possono citare l'orice gemsbock, lo springbok, il kudu maggiore e l'impala. Altri erbivori includono giraffe, zebre, facoceri ed elefanti. Dopo una scomparsa quasi totale, i rinoceronti bianchi sono stati reintrodotti nel Parco nazionale d'Etosha con ottimi risultati, tanto che oggi l'Etosha è qualificato come donor, ovvero cede rinoceronti ad altre riserve. Nel Damaraland si trovano anche alcuni rinoceronti neri. In Namibia è presente anche l'oritteropo. Lungo le coste, grazie ai nutrienti portati in superficie dalla fredda corrente del Benguela, c'è un ricco ecosistema che riesce a sostentare molti mammiferi marini, fra i quali diverse specie di delfini. Da Walvis Bay procedendo verso nord si incontrano molte colonie di otarie, la più grande delle quali si trova a Cape Cross.

Fra le specie o sottospecie endemiche o quasi endemiche si possono citare la zebra di montagna di Hartmann, la giraffa dell'Angola, l'impala dal muso nero, la iena bruna e i rinoceronti del deserto. I famosi elefanti del deserto non costituiscono una sottospecie indipendente rispetto all'elefante africano, ma hanno una conformazione fisica tipica, adattata all'ambiente del Namib.

Rettili

Fra i serpenti tipici della zona ci sono la vipera cornuta del Namib, due specie di mamba, il serpente zebra e altri. Uno spettacolo piuttosto comune sulla sabbia rovente del Namib è la velocissima corsa delle lucertole Aprosaura achietae, che si spostano saltando da una zampa all'altra, quasi senza toccar terra.

Uccelli

Tra le specie di uccelli si possono ricordare il pellicano bianco, l'allodola di Gray, il corriere bandacastana, la ghiandaia marina dal petto lilla, l'oca pigmea, diverse specie di pappagalli, la civetta pescatrice, l'aquila pescatrice africana (rappresentata anche nello stemma della Namibia), la sterna del Damara e l'otarda di Kori. Spettacolari sono anche gli enormi nidi coloniali degli uccelli tessitori, in ciascuno dei quali cui convivono centinaia di esemplari.

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La Namibia, ufficialmente Repubblica della Namibia, è uno Stato dell'Africa meridionale, la cui capitale è Windhoek.

Geografia

La geografia della Namibia è caratterizzata da una serie di altopiani, il punto più alto dei quali è il Brandberg (2.606 metri). L'altopiano centrale attraversa il paese lungo l'asse nord-sud, ed è circondato a ovest dal Deserto del Namib e dalle pianure che giungono fino alla costa, a sud dal fiume Orange, a sud e a est dal Deserto del Kalahari. I confini del paese a nord-est delimitano una stretta fascia di terra, nota come dito di Caprivi, che fu ottenuta dai tedeschi come sbocco verso il fiume Zambesi.

Idrografia

L'aridità del territorio fa sì che buona parte dei fiumi siano a carattere torrentizio. I fiumi di maggiore entità si trovano solo lungo i confini: da nord a sud, i principali sono il Kunene, l'Okavango, lo Zambesi e l'Orange.

Clima

Il clima della Namibia va dal clima desertico a quello subtropicale, ed è generalmente caldo e asciutto, con precipitazioni scarse e variabili. La Namibia definisce se stessa come un paese arido. L'aridità del clima deriva dalla fredda corrente del Benguela che causa la condensazione del vapore acqueo sull´oceano Atlantico, lasciando quindi arrivare sulla costa aria secca.

Fra le città più importanti, oltre alla capitale Windhoek (situata nel centro del paese) si possono ricordare i porti di Walvis Bay e Swakopmund, e le città di Oshakati, Grootfontein, Tsumeb e Keetmanshoop.

Nel 2019, alcune parti della Namibia stanno affrontando la peggiore siccità degli ultimi sessanta-novanta anni, senza piogge da due anni e con la maggior parte del bestiame morto. Le autorità dichiarano lo stato di calamità naturale a maggio e chiedono aiuti internazionali: "I mezzi di sussistenza della maggior parte dei namibiani sono a rischio, soprattutto quelli che dipendono dalle attività agricole", lamenta il primo ministro Saara Kuugongelwa-Amadhila.

Ambiente naturale

La flora e la fauna della Namibia sono ampiamente diversificate in funzione delle diverse zone climatiche che attraversano il Paese.

Flora

Fra le piante più insolite va segnalata la Welwitschia mirabilis, endemica del deserto dell'Angola, considerata una delle piante più antiche e longeve esistenti (alcuni esemplari hanno più di 2.000 anni); la si trova in abbondanza in alcune zone del deserto del Namib.

Fra le oltre 100 specie di alberi della Namibia si possono citare l'Acacia erioloba, la Faidherbia albida, il mopane, la Terminalia, la marula, il fico gigante e il baobab africano. Albero nazionale è l'Aloidendron dichotomum, detto kokerboom ("albero faretra") perché i San svuotano i rami della pianta per farne contenitori per le loro frecce. Con i loro rami spogli, che terminano in foglie strette e appuntite, queste piante danno luogo ad alcuni paesaggi molto insoliti (come quello della Quiver Tree Forest, nel sud del paese). Numerose sono le piante grasse dette "rocce fiorite". Si trova in Namibia anche una specie di "piede d'elefante" (Pachypodium). La zona dell'Okavango ospita graminacee da palude, papiro e ninfee. Non mancano zone coperte da savana (in particolare nel Parco nazionale d'Etosha). Endemica del Namib è anche l'Acanthosicyos horrida, una pianta dotata di lunghe spine che produce frutti simili a piccoli meloni, importante nutrimento per gli animali del deserto (per esempio gli struzzi) ma commestibile anche per l'uomo. Endemico delle stesse zone è l'arbusto Zygophyllum stapffii, detto "pianta dei talleri" perché le foglie hanno l'aspetto di monete d'oro. Molto diffusa è infine l'Euphorbia damarana, pianta arbustiva dalla linfa estremamente tossica, che veniva usata dai boscimani per avvelenare le loro frecce.

La fredda corrente del Benguela porta in superficie grandi quantità di nutrienti che supportano elevate quantità di fitoplancton e grandi foreste di kelp.

Fauna

La fauna originaria della Namibia ha molto sofferto le battute di caccia grossa organizzate dagli europei fra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX. Gran parte della fauna dell'Africa subsahariana è comunque ancora rappresentata, e nel Namib sono presenti numerose specie endemiche.

Mammiferi

I grandi felini africani sono tutti presenti; in particolare il ghepardo è ancora molto diffuso soprattutto nella zona dell'altopiano Waterberg, nonostante l'espansione delle fattorie. Numerosi sono anche i carnivori di piccola taglia, come i gatti selvatici, le genette, i suricati, gli otocioni, gli sciacalli e le mellivore. Antilopi e gazzelle sono presenti in abbondanza anche al di fuori delle aree naturali protette; fra le più diffuse si possono citare l'orice gemsbock, lo springbok, il kudu maggiore e l'impala. Altri erbivori includono giraffe, zebre, facoceri ed elefanti. Dopo una scomparsa quasi totale, i rinoceronti bianchi sono stati reintrodotti nel Parco nazionale d'Etosha con ottimi risultati, tanto che oggi l'Etosha è qualificato come donor, ovvero cede rinoceronti ad altre riserve. Nel Damaraland si trovano anche alcuni rinoceronti neri. In Namibia è presente anche l'oritteropo. Lungo le coste, grazie ai nutrienti portati in superficie dalla fredda corrente del Benguela, c'è un ricco ecosistema che riesce a sostentare molti mammiferi marini, fra i quali diverse specie di delfini. Da Walvis Bay procedendo verso nord si incontrano molte colonie di otarie, la più grande delle quali si trova a Cape Cross.

Fra le specie o sottospecie endemiche o quasi endemiche si possono citare la zebra di montagna di Hartmann, la giraffa dell'Angola, l'impala dal muso nero, la iena bruna e i rinoceronti del deserto. I famosi elefanti del deserto non costituiscono una sottospecie indipendente rispetto all'elefante africano, ma hanno una conformazione fisica tipica, adattata all'ambiente del Namib.

Rettili

Fra i serpenti tipici della zona ci sono la vipera cornuta del Namib, due specie di mamba, il serpente zebra e altri. Uno spettacolo piuttosto comune sulla sabbia rovente del Namib è la velocissima corsa delle lucertole Aprosaura achietae, che si spostano saltando da una zampa all'altra, quasi senza toccar terra.

Uccelli

Tra le specie di uccelli si possono ricordare il pellicano bianco, l'allodola di Gray, il corriere bandacastana, la ghiandaia marina dal petto lilla, l'oca pigmea, diverse specie di pappagalli, la civetta pescatrice, l'aquila pescatrice africana (rappresentata anche nello stemma della Namibia), la sterna del Damara e l'otarda di Kori. Spettacolari sono anche gli enormi nidi coloniali degli uccelli tessitori, in ciascuno dei quali cui convivono centinaia di esemplari.

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