Il quoll della Nuova Guinea (Dasyurus albopunctatus Schlegel, 1880), noto anche come gatto marsupiale della Nuova Guinea, è un mammifero marsupiale carnivoro originario della Nuova Guinea. È la seconda specie di carnivoro marsupiale più grande dell'isola.
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TerrestreLa viviparità è un tipo di riproduzione in cui lo sviluppo embrionale avviene all'interno dell'organismo materno. Il termine può riferirsi sia a...
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inizia conI maschi hanno una lunghezza testa-corpo di 12,3–31 cm, una coda di 21–29 cm e un peso di 0,6-0,7 kg, mentre le femmine hanno una lunghezza testa-corpo di 24-27,5 cm, una coda di 22–28 cm e un peso di 0,5 kg. Il mantello, di colore bruno-rossastro, è ricoperto sulla parte dorsale di macchie bianche; esse, però, non sono presenti sulla coda, ricoperta unicamente da una rada peluria. Nell'aspetto generale ricorda un opossum simile a un gatto; i quoll, infatti, sono chiamati anche «gatti indigeni» e talvolta «gatti marsupiali» o «gatti tigre». I cuscinetti plantari presentano delle scanalature trasversali, presumibilmente utili per fare meglio presa sugli alberi, dal momento che la specie ha abitudini prevalentemente arboricole.
Vive nelle foreste pluviali della Nuova Guinea, fino ai 3350 metri di altitudine, ma si incontra più facilmente intorno ai 900 metri di quota. È assente dalle regioni sud-occidentali dell'isola, ma è presente su Yapen.
È un buon arrampicatore, ma trascorre del tempo anche sul suolo della foresta. Sebbene abbia abitudini notturne, trascorre le ore del giorno crogiolandosi al sole.
Il quoll della Nuova Guinea si nutre di una vasta gamma di prede, compresi uccelli, ratti e altri marsupiali, piccoli rettili e insetti. È stato riportato che talvolta catturi prede di dimensioni superiori alle proprie.
Edifica la tana su sponde rocciose, in tronchi cavi o in piccole cavità, e può riprodursi in ogni periodo dell'anno; ogni nidiata è composta generalmente da 4-6 piccoli. In cattività un esemplare ha raggiunto i 3 anni di età, ma in natura la speranza di vita è sconosciuta.
L'incremento demografico umano, la caccia con i cani, e l'avanzare dei terreni agricoli possono tutti avere un effetto su questa specie (soprattutto la distruzione delle foreste di pianura per fare spazio a piantagioni di palma da olio). È inoltre probabile che esista una certa competizione con i gatti, introdotti dall'uomo, ma non ne abbiamo ancora la certezza. Un'ulteriore minaccia è costituita anche dai rospi delle canne.