Canis latrans

Canis latrans

Coyote, Coiote, Lupo della prateria

SOTTOSPECIE DI

Regno
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Classe
Ordine
Sottordine
Famiglia
Genere
SPECIE
Canis latrans thamnos

Il coyote (Canis latrans Say, 1823), adattato a volte in coiote (pl. -ti), detto anche lupo della prateria, è un canide lupino indigeno del Nord America. In confronto al lupo grigio, il coyote è un animale più piccolo e filogeneticamente più antico, paragonabile allo sciacallo dorato dell'Eurasia, benché ne sia più grande e con istinti più predatori. Viene classificato dalla IUCN tra le specie a rischio minimo, dato che ha un vastissimo areale che dal Nord America scende a includere il Messico e l'America centrale. È una specie molto adattabile, il cui areale si è ampliato in mezzo ai cambiamenti ambientali dell'uomo. Questo incremento è ancora in corso ed è probabile che colonizzerà il Sud America, come dimostrato dalla presenza di coyote oltre il Canale di Panama nel 2013. A partire dal 2005 se ne conoscono 19 sottospecie.

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Gli antenati del coyote si diversificarono da quelli del lupo grigio 6.000-117.000 anni fa. La sua organizzazione sociale è molto flessibile, vivendo sia in famiglie nucleari che in branchi di individui non imparentati. Ha una dieta piuttosto varia, ma che consiste principalmente di animali come gli ungulati, i lagomorfi, i roditori, gli uccelli, i rettili, gli anfibi, i pesci e gli invertebrati; occasionalmente può anche nutrirsi di frutta e vegetali. È un animale conosciuto per i suoi continui urli, fra i quali il grido più rappresentativo è un ululato prolungato in forma di lamento, emesso da individui solitari. Oltre agli esseri umani, gli unici nemici pericolosi del coyote sono i puma e i lupi grigi. Tuttavia i coyote talvolta si sono accoppiati con quest'ultima specie, producendo ibridi comunemente chiamati, in lingua inglese, "coywolves".

Il coyote è un personaggio consueto nel folclore e nella mitologia dei nativi americani (USA sudoccidentali e Messico), normalmente raffigurato come un imbroglione che assume alternativamente la forma di un vero e proprio coyote e quella umana. Analogamente ad altri soggetti ingannatori, il coyote si comporta come un eroe picaresco che si ribella alle convenzioni sociali con i suoi stratagemmi e l'umorismo. L'animale era particolarmente rispettato nella cosmologia mesoamericana come simbolo di potenza militare, con alcuni studiosi che hanno rintracciato l'origine del dio azteco Quetzalcoatl in una divinità pre-azteca modellata sul coyote. Dopo la colonizzazione europea delle Americhe, fu svalutato nella cultura angloamericana come una creatura codarda e inaffidabile. Al contrario del lupo grigio, che ha subito un miglioramento radicale della propria immagine pubblica, gli atteggiamenti culturali verso il coyote rimangono ampiamente negativi.

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Origine del nome animale

La descrizione scritta più antica della specie proviene dal libro Plantas y Animales de la Nueva España (1651) di Francisco Hernández, che lo descrisse come una "volpe spagnola" o "sciacallo". Il primo uso della parola "coyote" (la cui radice è l'azteco coyōtl) viene da Historia de México (1780) di Francisco Javier Clavijero. Il suo primo uso in lingua inglese fu in Six months' residence and travels in Mexico (1824) di William Bullock, dove fu trascritto come cayjotte e cocyotie. La forma definitiva "coyote" fu standardizzata durante gli anni 1880. In Italia, il termine Coiòte viene usato per lo sciacallo dorato in lingua friulana.

Nella Cultura

Il coyote appare spesso nel folklore dei nativi americani come un personaggio trickster, talvolta assumendo le sembianze umane. Come quasi tutti i trickster, il coyote agisce come un eroe picaresco che si ribella contro la convenzione sociale attraverso gli stratagemmi e l'umorismo. I suoi atti includono l'introduzione del fuoco all'umanità, sguinzagliando i bisonti al mondo, e la pietrificazione dei mostri. I Maidu accreditarono al coyote l'introduzione della fatica, la misera e la morte nel mondo, mentre gli Zuñi credevano che il coyote introdusse l'acqua al mondo rubando la luce dai kachina (esseri supernaturali). Certe tribù, come i Chinook, i Maidu, i Paiute, i Pawnee, i Tohono O'odham, e gli Ute, vedevano il coyote come il compagno del creatore. Nel mito della creazione Paiute, il coyote fu creato dal lupo per essergli amico, e i due crearono la terra ammucchiando il terriccio sugli oceani. Un racconto degli Tohono O'odham parla di come il coyote salva Montezuma da un diluvio universale, e che poi entrambi insegnano all'umanità, ricreata dal Grande Spirito, come vivere. Nella mitologia dei Crow, il creatore del mondo infatti è Vecchio Coyote. Secondo i Navajo, il coyote fu presente nel Primo Mondo con il Primo Uomo e la Prima Donna, ma un'altra versione ha il coyote creato nel Quarto Mondo. Il coyote dei Navajo introduce la morte al mondo, siccome senza di esso, ci sarebbero troppe persone e poco spazio per piantare il grano.

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Prima della conquista dell'impero azteco, il coyote svolgeva un ruolo importante nella cosmologia mesoamericana. Esso rappresentava la forza militare nel Teotihuacan pre-azteco, e i guerrieri si vestivano da coyote per invocare il suo potere. Nella mitologia azteca, Huehuecoyotl, il dio della danza, la musica e la lussuria, viene spesso raffigurato con la testa d'un coyote. Viene spesso rappresentato come un donnaiolo, responsabile per l'origine della guerra dopo aver sedotto Xochiquetzal, la dea dell'amore. Certi studiosi ritengono che il dio Quetzalcoatl derivasse dalle rappresentazioni mitologiche del coyote nelle religioni pre-azteche, che vantavano il coyote come il fratello maggiore dell'umanità, il creatore, il seduttore, l'ingannatore, e l'eroe culturale legato alla stella del giorno.

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Aspetto

I maschi di norma pesano 8-20 chili, mentre le femmine pesano 7-18 chili, benché la taglia sia incline a variare geograficamente. Le sottospecie settentrionali, che solitamente pesano 18 chili, tendono a essere più grandi di quelle del Messico, che pesano 11,5 chili. I maschi adulti misurano 1-1,35 metri di lunghezza, con una coda di 40 cm, mentre le femmine propendono ad essere più corte in lunghezza e altezza alla spalla. Il coyote più grande segnalato fu un maschio abbattuto presso Afton (Wyoming) nel 1937, misurando 1,6 metri dal naso alla coda e pesante 33,9 chili. La superficie superiore della base della coda è fornita di ghiandole odorifere di color bluastro scuro.

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Il colore e la consistenza del pelo variano geograficamente. Il colore predominante è grigio chiaro o fulvo, inframmezzato sulla schiena con bianco e nero. I coyote abitanti in territori piuttosto elevati tendono ad avere pelame con più sfumature nere e grigie dei loro cugini nei deserti, che sono più fulvi o grigi biancastri. Il suo pelo consiste in sottopelo corto e soffice, e lunghi peli di guardia ispidi. L'albinismo è raro nel coyote; tra il 22 marzo del 1938 e il 30 giugno 1945, furono rinvenuti solo due esemplari albini su 750.000 coyote abbattuti da cacciatori federali e cooperativi.

Il coyote è tipicamente più piccolo del lupo grigio, con orecchie più lunghe, un neurocranio più grande, e una corporatura e un muso più snelli. Il coyote inoltre tiene la coda giù mentre cammina o corre, invece che orizzontale come fa il lupo. Le impronte del coyote sono più lunghe e meno rotonde di quelle del cane. Il colore del pelo tende a variare individualmente di meno rispetto a quello del lupo.

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Distribuzione

Geografia

Prima dello sterminio dei lupi e i puma, il coyote viveva soprattutto nelle praterie abitate dai bisonti, le antilocapre, i wapiti e altri cervi, essendo particolarmente abbondante nelle zone erbose abitate dai cani della prateria, benché si trovasse anche nelle zone semi-aride abitate da lepri o in deserti abitati da cactus, ratti saltatori e serpenti a sonagli. Quando non era in concorrenza con il lupo, il coyote viveva dal Deserto di Sonora alle regioni alpine di montagne adacienti e le zone montagnose di Alberta. Con lo sterminio del lupo, l'areale del coyote si espanse fino a contenere le zone tropicali di Guatemala e il pendio settentrionale di Alaska.

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L'areale pre-Colombiano del coyote fu limitato al sudovest e le regioni di pianura degli Stati Uniti e Canada, e il Messico settentrionale e centrale. Dal diciannovesimo secolo in poi, la specie si espanse nel nord e nell'occidente, coincidendo con la conversione dei terreni per l'agricoltura e lo sterminio dei lupi. Nel 1900, il suo areale contenne tutti gli Stati Uniti inferiori e il Messico, sud fino all'America centrale, e verso nord in gran parte di Canada e Alaska. Questa espansione continua tutt'oggi, e la specie occupa la maggior parte delle zono tra 8°N (Panamá) e 70°N (Alaska settentrionale).

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Canis latrans mappa dell'habitat
Canis latrans mappa dell'habitat
Canis latrans
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Abitudini e stile di vita

I territori tendono a variare in areale dai 0.38 ai 62 chilometri quadrati, con il numero d'individui dipendendo all'abbondanza di cibo, rifugi sufficienti, e la concorrenza con altri predatori. Al di fuori della stagione di gravidanza, il coyote tende a non difendere il suo territorio, ed è molto meno aggressivo verso le intrusioni dei lupi, limitandosi a inseguirli o morderli, ma raramente ucciderli. I conflitti però possono aumentare durante i periodi di carestia.

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Come il lupo, il coyote utilizza una tana (normalmente le tane abbandonate di altri animali) durante la gravidanza e la cura dei cuccioli, ma può anche partorire sotto i cespugli in zone aperte. Le tane di coyote si possono trovare nei canyon, le golene, i coulee, le costiere, le scogliere, o su terra piatta. Certe tane sono state scoperte sotto case abbandonate, granai, tubature, i binari, tronchi cavi, gli arbusti, e i cardi. La tana viene continuamente pulita dalla femmina prima del parto. Se la tana viene disturbata o infestata di pulci, i cuccioli vengono trasportati a un'altra tana. Una tana può avere varie entrate e passaggi che ramificano dalla sala centrale. Una sola tana può essere usata ripetutamente per anni.

Quando caccia prede grosse, il coyote spesso lavora in coppia o in un piccolo gruppo. Il successo nell'abbattere gli ungulati grossi dipende da fattori come la profondità della neve. Gli esemplari più giovani tendono a non partecipare in tali imprese, lasciando il lavoro ai genitori. Al contrario del lupo, che tende ad attaccare le prede grosse alle spalle, il coyote assale la preda di fronte, lacerandole la testa e la gola. Come gli altri canidi, il coyote nasconde il cibo che non riesce a mangiare immediatamente. Le prede piccole come i topi sono catturate con un balzo, mentre le marmotte vengono inseguite. Benché i coyote possano vivere in grandi gruppi, le prede piccole sono solitamente catturate individualmente. I coyote sono stati osservati uccidere i porcospini in coppia, usando le loro zampe per rovesciarli sulla schiena e poi lacerargli la pancia. Solo i coyote più vecchi ed esperti riescono a praticare questa caccia, gli esemplari giovani e inesperti concludono invece i loro tentativi con ferite dovute agli aculei del porcospino. Il coyote talvolta orina sul suo cibo, probabilmente per affermare che è suo.

I coyote talvolta formano relazioni mutualistiche con i tassi americani, assistendosi a vicenda nello scavare per cacciare roditori. Le relazioni fra le due specie possono apparire persino amichevoli, dal momento che certi coyote sono stati osservati appoggiare le proprie teste sui tassi o leccargli le facce senza suscitare proteste. Questa associazione fra i due animali era già nota in epoca precolombiana, come dimostrato da un vaso messicano risalente al 1250-1300 d.C. che raffigura entrambi gli animali insieme.

Essendo sia un animale gregario che solitario, la variabilità del repertorio visuale e vocale è intermedio fra quello delle volpi solitarie e il lupo sociale. I comportamenti aggressivi del coyote assomigliano più a quelli delle volpi che a quelli dei cani e dei lupi. Un coyote aggressivo alza la schiena e abbassa la coda. Al contrario dei cani, che sollecitano il gioco con un inchino seguito da un balzo, i giochi fra i coyote consistono in flessioni laterali della testa e una serie di giri. Benché mordano la nuca dei loro compagni di gioco come fanno i cani, i coyote lo fanno avvicinandosi con la pancia al suolo per poi afferrare il compagno con un salto in su. I cuccioli lottano fra di loro senza discriminazione di sesso, mentre l'aggressività fra gli adulti tende a essere riservata per membri dello stesso sesso. I combattenti si avvicinano fra di loro, scodinzolando e ringhiando con la bocca spalancata, benché tali scontri tendono a essere silenziosi. I maschi tendono a lottare in una postura eretta, mentre le femmine si scontrano a quattro zampe. Le lotte fra le femmine tendono a essere più violente di quelle tra i maschi, poiché le femmine mordono gli arti anteriori, la gola e le spalle degli avversari.

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Comportamento sociale

Come il suo cugino, lo sciacallo dorato, il coyote è un animale gregario, ma non così dipendente dai conspecifici come il lupo grigio. È probabile che questo sia dovuto al fatto che il coyote non è un cacciatore specializzato di prede grosse come lo è il lupo. L'unità sociale d'un branco di coyote è una famiglia nucleare centrata attorno ad una femmina riproduttiva. Talvolta però, coyote non imparentati possono unirsi al gruppo per compagnia o per abbattere prede troppo grandi da attaccare singolarmente. Tali branchi "non imparentati" sono solo temporanei, e possono consistere di esemplari celibi, o adolescenti. Le famiglie sono formate nel mezzo dell'inverno, quando le femmine entrano in calore. La formazione delle coppie avviene 2-3 mesi prima dell'accoppiamento. Le femmine in calore attraggono i maschi attraverso il marcamento territoriale e l'ululare ripetutamente. Una femmina in calore può attrarre fino a sette maschi, che talvolta la seguono per un intero mese. Benché ci possano essere lotte fra i maschi, una volta che uno viene scelto dalla femmina, i maschi rifiutati non intervengono e vanno altrove in cerca di altre femmine in calore. Al contrario del lupo, che pratica accoppiamenti sia monogami che bigami, il coyote è esclusivamente monogamo. Le femmine che non riescono ad accoppiarsi tendono ad assistere le loro sorelle o madri nell'allevare le loro cucciolate fino a che non rientrano in calore. Una volta formata, una coppia stabilisce un territorio e scava una tana, ma talvolta riusa le vecchie tane di tassi, marmotte o moffette. Durante la gravidanza, il maschio spesso caccia da solo e riporta il cibo alla femmina. La femmina riempie la tana con fieno o pelo strappato dalla sua pancia. La gravidanza dura 63 giorni, con una cucciolata media di sei piccoli, benché il numero dipenda da fattori come il numero di coyote che vivono in una zona e l'abbondanza di cibo.

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I cuccioli nascono in tane, alberi cavi, o sotto le rupi, e pesano 200-250 grammi. Nei loro primi 10 giorni di vita, sono totalmente dipendenti al latte materno. Gli incisivi crescono dopo circa 12 giorni, i canini dopo 16, e i secondi premolari dopo 21. Aprono gli occhi dopo 10 giorni, a tal punto i cuccioli diventano sempre più attivi, camminando dopo 20 giorni e correndo all'età di sei settimane. I genitori cominciano a rigurgitare cibo solido per i cuccioli dopo 12-15 giorni. All'età di 4-6 settimane, quando i denti di latte sono completamente cresciuti, i cuccioli vengono dati cibi come topi, conigli o pezzi di carcasse d'ungulato, con un graduale decremento nel consumare latte dopo due mesi. Al contrario dei cuccioli di lupo, i cuccioli di coyote cominciano a lottare seriamente fra di loro prima di giocare. All'età di tre settimane, i cuccioli si mordono senza inibizione, al contrario dei lupi. All'età di 4-5 settimane, i cuccioli hanno stabilito le loro gerarchie, quindi cominciano a giocare pacificamente invece di lottare. Il maschio svolge un ruolo attivo nel nutrire, lavare e proteggere i cuccioli, ma li abbandonerà se la femmina muore prima che i cuccioli siano completamente svezzati. La tana viene lasciata nel periodo giugno-luglio, e i cuccioli accompagnano i genitori durante le pattuglie territoriali e le cacce. I cuccioli tendono a lasciare i genitori in agosto, ma possono anche rimanere più a lungo. I cuccioli ottengono dimensioni adulte dopo otto mesi, e il peso adulto un mese dopo.

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Comportamento stagionale

Dieta e nutrizione

Il coyote è altamente versatile nella sua alimentazione, ma è soprattutto un carnivoro, con 90% del suo cibo di origine animale. Prede favorite dal coyote includono bisonti, cervi, pecore, conigli, roditori, uccelli, anfibi (tranne i rospi), lucertole, serpenti, pesci, crostacei, e gli insetti. È probabile che i coyote dimostrino un livello di schizzinosità verso il cibo, siccome gli animali come i toporagni, le talpe e i ratti bruni non appaiono nella loro dieta in proporzione alla loro disponibilità. Prede più insolite includono i pekan, i cuccioli di orsi neri, le foche della sella, e i crotali. I coyote uccidono i crotali provocandoli a estendere la testa per mordere, per poi afferrarli. Nella Valle della Morte, i coyote consumano grandi quantità di sfingidi, bruchi e scarafaggi durante la primavera. Benché preferiscono carne fresca, i coyote si nutrono di carogne se l'opportunità si presenta. Si stima che, escludendo gli insetti, la frutta e l'erba, un coyote richiede 600 grammi di cibo al giorno, oppure 250 chili all'anno. I coyote non disdegnano di cannibalizzare le carcasse di altri coyote; infatti, il grasso di coyote fu usato con successo come esca dai cacciatori di coyote. La sua alimentazione invernale consiste principalmente di carcasse di ungulati, con poca materia vegetale. Le prede roditori aumentano in importanza durante la primavera, l'estate e l'autunno.

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Il coyote si nutre d'una grande varietà di frutti, inclusi le more, i mirtilli, le pesche, le pere, le mele, i cactus, i kaki, e le arachidi. Le verdure consumate includono le angurie, i meloni e le carote. Durante l'inverno e la primavera iniziale, il coyote consuma grandi quantità di erba, incluso il grano immaturo. Prodotti vegetali mangiati saltuariamente includono la torta di cotone, purè di soya, gli escrementi di animali domestici, e raccolti coltivati come il mais, il sorgo, e i fagioli.

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Abitudini di accoppiamento

Popolazione

Minacce demografiche

Fra i carnivori nordamericani, il coyote porta forse il numero più elevato di malattie e parassiti, siccome ha un vasto areale e una dieta variata. Tra le malattie virali che infettano i coyote ci sono la rabbia, il cimurro, l'epatite canina, quattro ceppi di encefalite equina, e papillomatosi orale florida. Dopo sessant'anni, negli ultimi anni sessanta, le epidemie di rabbia nei coyote cessarono di essere un problema serio, benché si notarono casi sporadici ogni 1-5 anni. Il cimurro è responsabile per la morte di molti cuccioli, e la tularemia, che infetta i coyote attraverso le loro prede roditori e lagomorfe, può anch'essa essere mortale.

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I coyote possono essere infettati dalla rogna, sia quella demodettica che sarcoptica, l'ultimo essendo il più comune. Le infestazioni da parte degli acari sono rare nei coyote, mentre quelle da parte delle zecche sono più comuni, con apici stagionali in varie località (maggio-agosto nel nordovest e marzo-novembre nell'Arkansas). I pidocchi infestano i coyote solo raramente, mentre le pulci sono un problema dalla nascita in poi, benché siano più una fonte d'irritazione che malattia grave. La pulce più comune del coyote è Pulex simulans, mentre Ctenocephalides canis tende a infestare i coyote solo in zone dove entrano in contatto con i cani. Benché siano solo raramente infestati dai trematodi, questi ultimi possono causare seri danni ai coyote, soprattutto Nanophyetus salmincola, che li può infettare con la malattia dell'avvelenamento dei salmoni, che ha un tasso di mortalità del 90%. I cestodi infestano all'incirca il 60-90% di coyote esaminati. Le specie più comuni nei coyote sono Taenia pisiformis e Taenia crassiceps, che vengono ingeriti dai coyote attraverso i conigli. La specie più grande a infestare i coyote è T. hydatigena, che entra nei coyote quando gli ultimi mangiano le carcasse di ungulati, e possono raggiungere una lunghezza di 800–4000 mm. Una volta quasi esclusivo dei lupi, Echinococcus granulosus cominciò a infestare i coyote quando questi cominciarono a espandersi negli areali dei lupi. L'acaroide più comune nei coyote è Toxascaris leonina, che s'insedia nell'intestino tenue senza causare gravi danni oltre a costringere i coyote a mangiare più frequentemente. Gli anchilostomatidi infestano i coyote in tutto il loro areale, soprattutto nelle zone umide. In queste zone, come nella costa del Texas, un singolo coyote può trasportare ben 250 anchilostomatidi. La specie Ancylostoma caninum è particolarmente pericolosa, siccome può indebolire il coyote attraverso la perdita di sangue e la congestione polmonare. Un cucciolo infatti può morire se infestato da un minimo di 25 di questi parassiti.

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Nicchia ecologica

Nelle zone dove gli areali dei coyote e dei lupi grigi s'intrecciano, è stato ipotizzato che la concorrenza e la predazione diretta da parte di questi ultimi limiti le popolazioni di coyote. L'espansione dell'areale del coyote cominciò durante il tardo diciannovesimo secolo in seguito allo sterminio dei lupi, mentre i coyote si estinsero da Isle Royale dopo che i lupi la colonizzarono negli anni quaranta dell'ultimo secolo. Uno studio condotto nel Parco Nazionale di Yellowstone, dove entrambe le specie sono presenti, concluse che la popolazione di coyote nella Lamar River Valley subisse un declino del 39% in seguito alla reintroduzione di lupi negli anni novanta, mentre le popolazioni di coyote nelle zone abitate dai lupi del Parco Nazionale di Grand Teton sono più basse del 33% rispetto alle zone dove sono assenti. Pur documentato che i lupi non tollerano i coyote nelle loro vicinanze, talvolta i coyote seguono i lupi per approfittare delle carcasse da loro abbandonate.

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I coyote uccidono le volpi rosse adulte solo raramente, essendo stati osservare mangiare e persino vivere insieme a loro, ma uccidono spesso le volpi prese in trappole. I coyote talvolta uccidono i cuccioli di volpe, ma ciò non è una fonte importante di mortalità. Nella California meridionale, uccidono spesso le volpi grigie, che tendono a evitare le zone dove i coyote vivono.

In certe zone, i coyote sono in concorrenza con i puma. Nella Sierra Nevada orientale, i coyote competono con i puma per i cervi muli. I puma solitamente hanno la meglio contro i coyote, uccidendoli ogni tanto.

I coyote raramente si scontrano con le linci rosse, benché queste ultime tendano a diminuire di numero in zone abitate da coyote. Vari studi dimostrano che i coyote tendono a sopprimere le popolazioni di lince rossa, dominandole durante gli scontri. Molti ricercatori hanno registrato molteplici occasioni in cui i coyote hanno ucciso le linci rosse, mentre casi dove la lince ha la meglio sono rari. I coyote attaccano le linci usando lo stesso metodo di caccia che usano contro prede di taglia media, ma nella maggior parte dei casi la lince era un esemplare giovane o femmina. Il biologo Stanley Young scrisse che in tutta la sua carriera di trappolaggio, non fu mai in grado di arrivare in tempo a salvare una lince presa in trappola prima che venisse uccisa dai coyote, e descrisse due occasioni in cui i coyote avevano costretto le linci rosse a rifugiarsi sugli alberi. I coyote hanno anche ucciso le linci canadesi e sono in concorrenza con loro per le lepri scarpe da neve. Infatti, in certe zone, incluso l'Alberta centrale, le linci sono più abbondanti dove i coyote sono rari, così indicando che la presenza di coyote influenza il numero di linci più che l'abbondanza di lepri.

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Riferimenti

1. Canis latrans articolo su Wikipedia - https://it.wikipedia.org/wiki/Canis_latrans

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