Zebra di pianura
Regno
Phylum
Subphylum
Classe
Famiglia
Genere
SPECIE
Equus quagga
Dimensione della popolazione
500,000
Durata
9-40 years
Massima velocità
70
43
km/hmph
km/h mph 
Peso
175-385
385-847
kglbs
kg lbs 
Altezza
1-1.5
3.3-4.9
mft
m ft 
Lunghezza
2.2-2.5
7.2-8.2
mft
m ft 

La zebra di pianura (Equus quagga Boddaert, 1785), nota anche come zebra comune o zebra di Burchell, è la specie di zebra più numerosa, nonché quella che occupa un areale di maggiori dimensioni. È diffusa dal sud dell'Etiopia, attraverso tutta l'Africa orientale, fino all'Angola e alle regioni orientali del Sudafrica. Nelle riserve di caccia è ancora numerosissima, ma in gran parte del suo habitat è minacciata dalle attività umane, come la caccia per la carne e il cuoio, dalla competizione con il bestiame domestico e dall'avanzata dei terreni agricoli.

Aspetto

La zebra di pianura è un Equide di medie dimensioni, mediamente più piccolo delle altre due specie di zebra, con corpo tozzo e zampe relativamente brevi. Le sue dimensioni variano molto, a seconda sia delle condizioni fisiche che della sottospecie. Adulti di entrambi i sessi possono raggiungere i 110–145 cm di altezza al garrese, i 217–246 cm di lunghezza, esclusa la coda, lunga circa 50 cm, e pesare 175–385 kg. I maschi possono essere più grandi delle femmine del 10%.

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Come tutte le zebre, presenta la caratteristica colorazione a strisce bianche e nere, e non esistono due esemplari del tutto simili. Il muso è nero o di colore scuro. Alla nascita, i piccoli sono ricoperti da strisce bianche e marroni. Ogni esemplare presenta strisce verticali sulla parte anteriore del corpo, che divengono orizzontali sui quarti posteriori. Le popolazioni settentrionali presentano strisce più sottili e meglio definite; quelle meridionali, invece, hanno una colorazione più variabile, ma presentano un numero minore di striature su regioni inferiori, zampe e quarti posteriori. Queste ultime presentano inoltre delle «strisce-ombra» di colore marrone all'interno delle zone bianche, assenti o poco marcate nelle zebre settentrionali.

L'analisi degli embrioni ha mostrato che la zebra ha una colorazione di fondo scura, e che le zone bianche compaiono successivamente. La prima sottospecie descritta, l'ormai estinto quagga, aveva i quarti posteriori di colore marrone uniforme. Il manto della zebra, comunque, varia moltissimo, ed esistono sia esemplari quasi del tutto bianchi che altri quasi del tutto neri. Rare zebre albine sono presenti nelle foreste del monte Kenya.

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Distribuzione

Geografia

L'areale della zebra di pianura si estende su gran parte dell'Africa subsahariana, dalle regioni meridionali di Sudan ed Etiopia, attraverso tutta l'Africa orientale, fino a Zambia, Mozambico e Malawi, nonché nelle regioni più meridionali del continente. In epoca recente la specie è scomparsa da Burundi e Lesotho, mentre durante il Neolitico era presente anche in Algeria.

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Generalmente le zebre di pianura vivono nelle praterie prive di alberi e nelle savane arbustive, ma si possono incontrare in una vasta gamma di habitat, sia di clima tropicale che temperato. Tuttavia, sono generalmente assenti dai deserti, dalle fitte foreste pluviali e dalle zone umide permanenti. Da un punto di vista altitudinale, sono presenti dal livello del mare fino a 4300 m di quota sul monte Kenya. Fanno affidamento sulle precipitazioni per il cibo e l'acqua, e intraprendono grandi migrazioni per seguire le piogge, coprendo distanze anche di 1100 km, spesso in compagnia di altri erbivori. Le zebre di pianura sono strettamente dipendenti dall'acqua e generalmente non si incontrano mai a più di 25–30 km da una fonte d'acqua.

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Zebra di pianura mappa dell'habitat
Zebra di pianura mappa dell'habitat
Zebra di pianura
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Abitudini e stile di vita

Di notte, per proteggersi dagli attacchi dei predatori terrestri, le zebre di pianura si ritirano in aree aperte, dove la visibilità è migliore. Mentre il branco pascola o riposa, una zebra rimane di vedetta, e non appena localizza un predatore latra o sbuffa rumorosamente. Se attaccate da iene o licaoni, le zebre di un harem rimangono vicine tra loro e collaborano per difendere i membri più indifesi, in particolare i giovani. In alcuni casi lo stallone può passare al contrattacco e assalire i licaoni o le iene. Sebbene le iene a volte siano in grado di abbattere lo stallone, esse concentrano generalmente i loro attacchi verso gli altri membri del gruppo (più facili da acciuffare e da abbattere), e cercano di evitare i suoi assalti. Diversamente dagli stalloni, le giumente di solito caricano iene o licaoni solo quando essi attaccano i loro piccoli. A differenza degli gnu, le zebre solo raramente cercano scampo in acqua quando vengono assalite dalle iene. Quando vengono attaccate dai leoni, invece, le zebre cercano di distanziare gli aggressori, dal momento che i leoni non sono corridori resistenti come le iene o i licaoni. Ghepardi e leopardi, infine, costituiscono una minaccia soprattutto per i puledri, dato che questi felini difficilmente attaccano gli adulti.

Comportamento stagionale

Dieta e nutrizione

Secondo uno studio effettuato, la dieta della zebra è composta per il 92% da graminacee, per il 5% da altre piante erbacee e per il 2% da arbusti. Diversamente da molti altri grandi ungulati africani, le zebre di pianura non brucano solo erba bassa, seppur la preferiscano. Si nutrono di una vasta gamma di erbe diverse, prediligendo, quando sono disponibili, i giovani germogli freschi, e brucando, di quando in quando, anche foglie e boccioli. Di conseguenza, occupano un areale più esteso di molte altre specie, spingendosi talvolta anche all'interno della boscaglia, e sono spesso la specie da pascolo più numerosa nelle aree più alberate. Le zebre hanno uno stomaco semplice, ma fanno affidamento sulla digestione cieco-colica per digerire e assimilare quantità maggiori di foraggio nel corso delle 24 ore. Quindi, le zebre sono meno selettive nella scelta dei nutrienti, ma devono trascorrere la maggior parte del loro tempo a mangiare. Si tratta di una specie da pascolo pioniera, che prepara la strada a pascolatori più specializzati, come gli gnu striati e le gazzelle di Thomson, che dipendono da erbe più basse e nutrienti.

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I principali predatori delle zebre di pianura sono i leoni e le iene macchiate. Anche i coccodrilli del Nilo costituiscono una grossa minaccia quando, durante le migrazioni, questi ungulati sono costretti a guadare i fiumi. Di tanto in tanto anche licaoni, ghepardi e leopardi catturano qualche esemplare, ma generalmente i loro attacchi sono più rari e focalizzati soprattutto sui giovani esemplari. I babbuini verdi possono predare i puledri, ma non costituiscono affatto una minaccia per gli adulti. Comunque, è da ricordare che una zebra può divenire un avversario alquanto ostico: è dotata infatti di un morso formidabile e può scalciare con una forza straordinaria, abbastanza per riuscire ad abbattere i suoi predatori terrestri. Le zebre cercano di trovare scampo con la fuga dagli attacchi dei predatori più grandi, come leoni e iene macchiate, mentre con i predatori più piccoli cercano di difendersi contrattaccando.

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Abitudini di accoppiamento

COMPORTAMENTO DI ACCOPPIAMENTO

Lo stallone si accoppia con tutte le giumente dell'harem. Esse danno alla luce un piccolo ogni dodici mesi. Il picco delle nascite si registra durante la stagione delle piogge. La madre allatta il piccolo per circa un anno. Lo stallone generalmente è intollerante nei confronti dei puledri non suoi. È possibile che le zebre pratichino l'infanticidio e il feticidio, sebbene tali incidenti siano stati osservati unicamente in esemplari in cattività. Come i cavalli, le zebre sono in grado di stare in piedi, camminare e succhiare il latte poco dopo la nascita. Al sopraggiungere del parto, la madre allontana le altre zebre dal suo piccolo, siano esse stalloni, altre femmine e addirittura i propri piccoli dei parti precedenti. Successivamente, tuttavia, tutti i membri del gruppo stringono legami con il puledro. All'interno dell'harem, il piccolo viene considerato dello stesso rango della madre. I puledri godono della protezione della madre, ma anche dello stallone e delle altre femmine del loro gruppo. Malgrado la protezione del branco, tuttavia, quasi il 50% dei piccoli muore a causa dei predatori, delle malattie e della fame.

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Una volta cresciuti, i giovani maschi abbandonano il loro gruppo familiare, non perché raggiungono la maturità sessuale o vengono scacciati dai loro padri, ma perché si guasta il rapporto con le madri in seguito alla nascita di un altro piccolo. I maschi, allora, si uniscono ad altri membri dello stesso sesso, mentre le giovani femmine possono rimanere all'interno dell'harem fino a quando non verranno sequestrate da altri stalloni.

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Popolazione

Coloring Pages

Riferimenti

1. Zebra di pianura articolo su Wikipedia - https://it.wikipedia.org/wiki/Equus_quagga
2. Zebra di pianura sul sito della Lista Rossa IUCN - http://www.iucnredlist.org/details/41013/0

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