Ornitorinco
Regno
Phylum
Subphylum
Classe
Ordine
SPECIE
Ornithorhynchus anatinus
Dimensione della popolazione
Unknown
Durata
12-20 years
Massima velocità
35
22
km/hmph
km/h mph 
Peso
0.7-2.4
1.5-5.3
kglbs
kg lbs 
Lunghezza
43-50
16.9-19.7
cminch
cm inch 

L'ornitorinco (Ornithorhynchus anatinus, Shaw 1799), detto anche platipo, è un piccolo mammifero semi-acquatico endemico della parte orientale dell'Australia. È una delle cinque specie ancora esistenti che compongono l'ordine dei monotremi, gli unici mammiferi che depongono uova invece di dare alla luce dei piccoli (le altre quattro sono note complessivamente come echidna). È l'unico rappresentante della sua famiglia (Ornithorhynchidae) e del suo genere (Ornithorhynchus), sebbene siano stati trovati alcuni parenti fossili, alcuni dei quali anche nel genere Ornithorhynchus. Il nome scientifico del genere (come quello comune italiano) è composto da due parole greche: ὄρνις òrnis, che significa "uccello", e ῥύγχος rhýnchos, che significa "muso". Il secondo termine del nome scientifico della specie è invece derivato dal termine latino per anatra: anas.

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Ornitorinco mappa dell'habitat
Ornitorinco
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Abitudini e stile di vita

L'ornitorinco è notturno e semi-acquatico, abita in piccoli corsi d'acqua e fiumi in un vasto habitat dalle fredde regioni montuose della Tasmania e delle Alpi australiane alle foreste pluviali tropicali delle coste del Queensland a nord fino alla base della penisola di Capo York. Nell'entroterra la sua distribuzione non è ben conosciuta: è estinto nel sud dell'Australia (tranne che per una popolazione reintrodotta sull'isola dei Canguri) e non si trova più nella parte principale del bacino del Murray-Darling, probabilmente a causa della qualità dell'acqua in declino causato da un esteso disboscamento e da piani di irrigazione. Lungo i sistemi fluviali costali la sua distribuzione è imprevedibile: sembra che sia assente da fiumi relativamente salubri, e tuttavia mantiene una sua presenza in altri che sono piuttosto degradati (per esempio il basso corso del Maribyrnong).

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L'ornitorinco è un ottimo nuotatore e passa molto tempo in acqua. Tiene gli occhi completamente chiusi quando nuota, affidandosi interamente agli altri sensi. Tutti e quattro gli arti sono palmati. Quando nuota si spinge pagaiando con le zampe anteriori. La coda e le zampe posteriori lo aiutano a cambiare direzione ma non nella propulsione.

L'ornitorinco è un carnivoro. Si ciba di vermi e larve di insetti, gamberi d'acqua dolce che trova scavando nel letto del fiume con il muso o che cattura nuotando, e all'occasione anche piccoli mammiferi. Il suo becco molto sensibile gli consente di cacciare il cibo senza dover usare la vista. È uno dei pochi mammiferi di cui si sa che possiedano un senso di elettrolocazione: localizza la sua preda in parte rilevando la sua elettricità corporea. La sua elettrolocazione è la più sensibile tra i mammiferi.

Quando non è in acqua l'ornitorinco si ritira in una corta tana, dritta e di sezione trasversale ovale, quasi sempre nell'argine non molto sopra il livello dell'acqua, e spesso nascosta sotto un groviglio di radici. Per la riproduzione la femmina scava tane molto più grandi e elaborate lunghe fino a 20 metri e bloccate a intervalli con dei tappi. Essa fa il nido alla fine del tunnel con canne come lettiera.

La stagione riproduttiva inizia o a fine inverno o a inizio primavera, durante la quale i maschi lottano per le femmine usando i loro speroni velenosi.

Essendo un monotremo l'ornitorinco non dà alla luce piccoli vivi ma invece depone le uova in un nido. Le uova sono tenute nel corpo per qualche tempo prima di essere deposte e accudite dal genitore. Quando le uova si schiudono dopo un periodo di incubazione di circa 10 giorni i cuccioli privi di pelo si aggrappano alla madre. Come altri mammiferi, la madre produce il latte per i piccoli. L'ornitorinco non ha capezzoli ma secerne il latte da pori sulla pelle. I piccoli poppano il latte dal ventre della madre mentre questa giace sul dorso.

La biologia da campo dell'ornitorinco fu studiata dapprima da alcuni biologi espatriati che visitarono le colonie australiane per raccogliere campioni nell'Ottocento. Il loro operato fu seguito nella prima metà del Novecento da un gruppo di studiosi di storia naturale locali e più avanti da un crescente numero di biologi accademici. Tutti costoro contribuirono molto alla comprensione attuale della biologia da campo di questa unica specie australiana.

L'ornitorinco ha una distribuzione generale quasi simile a quella che aveva prima dell'occupazione europea dell'Australia, tranne che per la sua scomparsa dallo stato dell'Australia Meridionale. Comunque sono documentati cambiamenti locali e frammentazione della distribuzione dovuti alla modifica umana del suo habitat. Attualmente la specie popola l'Australia orientale dai dintorni di Cooktown nel nord alla Tasmania a sud. Sebbene non si trovi nei fiumi che scorrono verso ovest del Queensland settentrionale, abita i tratti superiori dei fiumi che scorrono verso ovest e verso nord delle catene montuose divisorie nel sud dello stato e negli stati del Nuovo Galles del Sud e di Victoria. La sua abbondanza storica e presente è comunque meno ben conosciuta e probabilmente è diminuito di numero sebbene venga tuttora considerato comune in gran parte delle sue zone attuali. La specie è stata cacciata ampiamente per la sua pelliccia fino circa all'inizio del XX secolo.

L'ornitorinco si nutre soprattutto di notte ed è predominantemente un carnivoro opportunista di invertebrati bentici. La specie è endotermica e mantiene la sua bassa temperatura corporea (32 °C) anche quando si ciba per ore in acque sotto i 5 °C. I requisiti principali del suo habitat comprendono caratteristiche fluviali e riparie che garantiscano un rifornimento di prede di specie bentiche e solide sponde in cui scavare tane per riposare e nidificare. La specie ha una sola stagione riproduttiva: l'accoppiamento avviene nel tardo inverno o in primavera e i piccoli appaiono in acqua dopo 3-4 mesi di allattamento nelle tane.

Le osservazioni naturalistiche, gli studi con marcazione e ricattura e le indagini iniziali sulla genetica della popolazione suggeriscono la possibilità che ci siano membri della popolazione stanziali e altri di passaggio e suggeriscono un sistema di accoppiamento poliginico. Gli studi sul campo hanno ampiamente confermato e ampliato il lavoro dei primi biologi e naturalisti.

È stato scoperto che la pelliccia dell'ornitorinco, se esposta a una luce UV, presenta una bioluminescenza che è stata identificata solo in altri due mammiferi, l'opossum e lo scoiattolo volante.Il motivo di questa luminescenza è ancora da accertare.

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Comportamento stagionale

Veleno

Il maschio dell'ornitorinco ha, in ognuna delle zampe posteriori, uno sperone cavo, che usa per iniettare un veleno prodotto dalle ghiandole crurali, e che usa per difesa dai predatori o nei combattimenti per il territorio. L'assenza dello sperone cavo nella femmina di ornitorinco, tuttavia, non consente di affermare con assoluta certezza che l'uso dello sperone cavo sia esclusivamente finalizzato alla difesa.

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Siccome il veleno sembra avere una funzione diversa dai veleni prodotti da specie di non mammiferi, è possibile che contenga peptidi (molecole di peso molecolare inferiore ai 5 000 dalton, costituiti da una catena di pochi amminoacidi uniti tra di loro attraverso un legame peptidico o carboamidico) o molecole i cui effetti principali non sono mortali, ma che tuttavia possono menomare gravemente la vittima. Per il veleno non esiste ancora un antidoto.

Nell'uomo il sintomo più importante è un dolore immediato e intenso. Presto attorno alla ferita si sviluppa un edema e gradatamente si diffonde nell'arto colpito. Informazioni raccolte da anamnesi e aneddoti mostrano che il dolore si sviluppa in una perdurante iperalgesia che dura giorni o anche mesi. Il veleno non è letale per gli uomini ma può esserlo per i cani e i piccoli animali domestici.

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Dieta e nutrizione

Abitudini di accoppiamento

COMPORTAMENTO DI ACCOPPIAMENTO

Popolazione

Fatti divertenti per i bambini

  • I naturalisti europei all'inizio pensavano che l'ornitorinco fosse una bufala e che qualcuno avesse cucito insieme una coda di una lontra e il becco di un'anatra, creando un animale simile a un castoro.
  • Il nome "ornitorinco" proviene dal greco "Platys", che significa largo e "Pous", il che significa piede.
  • L'ornitorinco può ringhiare come un cucciolo.
  • L'ornitorinco usa il suo muso per cercare prede. La sua bocca è sotto il muso.
  • L'ornitorinco usa la coda per immagazzinare il grasso, circa il 50% del suo corpo è formato da grasso.
  • Portapus usa i piedi anteriori per remare e prova a sterzare con i piedi posteriori e la coda.

Coloring Pages

Riferimenti

1. Ornitorinco articolo su Wikipedia - https://it.wikipedia.org/wiki/Ornithorhynchus_anatinus
2. Ornitorinco sul sito della Lista Rossa IUCN - http://www.iucnredlist.org/details/40488/0

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