Quagga
Regno
Phylum
Subphylum
Classe
Famiglia
Genere
SPECIE
Equus quagga quagga
Durata
20-40 years
Peso
250-300
550-660
kglbs
kg lbs 
Altezza
125-135
49.2-53.1
cminch
cm inch 
Lunghezza
257
101
cminch
cm inch 

Il quagga (Equus quagga quagga) è una sottospecie estinta della zebra delle pianure, che un tempo viveva in Sudafrica (Provincia del Capo e zona meridionale dello Stato Libero dell'Orange). Si distingueva da tutte le altre zebre perché aveva le caratteristiche strisce nere soltanto sulla parte anteriore del corpo. Nella zona centrale del manto, le strisce si facevano più chiare e lo spazio bruno fra di esse si faceva più ampio. La porzione posteriore, infine, era interamente bruna. Il nome della sottospecie deriva dalla parola khoikhoi per designare le zebre. È un termine onomatopeico, visto che si dice riproducesse il suono dell'animale, trascritto come "kwa-ha-ha", "kwahaah", o "oug-ga".

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Nel 1987 è stato avviato in Sudafrica il "Progetto quagga", con l'obiettivo di selezionare tramite breeding back una nuova varietà di zebre con caratteristiche esteriori analoghe a quelle dell'estinto quagga.

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Aspetto

Si stima che il quagga fosse lungo in media 257 cm e alto 135 cm alla spalla. Il motivo del suo manto era unico tra gli equidi, essendo simile a quello della zebra anteriormente e a quello del cavallo posteriormente. Aveva strisce brune sulla testa e sul collo, manto bruno superiormente ma bianco nella pancia, nella coda e nelle zampe. Le strisce erano più scure anteriormente, nella testa e sul collo, e si schiarivano mentre discendevano nel resto del corpo, avvicinandosi al marrone rossastro della schiena e dei fianchi, fino a scomparire nella parte posteriore del corpo. Aveva un elevato grado di polimorfismo, in quanto alcuni individui avevano un manto quasi completamente striato mentre altri erano quasi privi di striature. Aveva anche un'ampia striscia scura dorsale e una criniera a strisce brune e bianche.

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L'unico quagga fotografato in vita era una femmina rinchiusa presso lo Zoo di Londra. Sono note cinque fotografie dell'esemplare, scattate tra il 1863 e il 1870. Sulla base delle fotografie e delle descrizioni scritte, molti ritenevano che le strisce del quagga fossero chiare su sfondo scuro, a differenza delle altre zebre, mentre Reinhold Rau suggeriva che si trattasse di un'illusione ottica, in quanto il colore di base è un bianco crema con strisce larghe e scure. Studi embriologici indicano che le zebre siano scure con strisce bianche.

Vivendo nel territorio più meridionale tra quello popolato dalle zebre, il quagga aveva una spessa pelliccia che mutava annualmente. Il suo cranio era descritto come dal profilo rettilineo con un diastema concavo, relativamente ampio e con un occipitale stretto. Come altre zebre delle pianure, il quagga non aveva giogaia, a differenza delle zebre di montagna. Uno studio morfologico del 2004 evidenzia che le caratteristiche scheletriche della popolazione meridionale di zebre di Burchell e del quagga sono sovrapponibili ed indistinguibili, da cui si conclude che le due sottospecie sfumano morfologicamente l'una nell'altra, al punto che esemplari impagliati di quagga e di zebra di Burchell meridionale sono tanto simili da non essere identificabili con certezza, non essendo state documentate informazioni sulla provenienza. Tra gli esemplari analizzati, le femmine erano mediamente più grosse dei maschi.

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video

Quagga mappa dell'habitat
Quagga
Attribution-ShareAlike License

Abitudini e stile di vita

Comportamento stagionale

Dieta e nutrizione

Abitudini di accoppiamento

COMPORTAMENTO DI ACCOPPIAMENTO

Popolazione

Nicchia ecologica

Il quagga era la sottospecie di zebra dalla distribuzione più meridionale, vivendo principalmente a sud del fiume Orange. Era un animale da pascolo il cui habitat era ristretto alle distese d'erba e alla macchia nella regione del Karoo, oggi parte della Provincia del Capo Settentrionale, Occidentale, Orientale e del Free State, zone note per la flora e la fauna distintiva e per il notevole endemismo.

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Non si hanno molte notizie sul comportamento del quagga nel suo ambiente naturale e non è ben chiaro a quali sottospecie di zebre si riferiscano esattamente i vecchi resoconti. L'unica fonte che descrive inequivocabilmente il quagga nel Free State è quella del maggiore inglese Sir William Cornwallis Harris, che scrive nei suoi appunti del 1840:

È stato osservato che il quagga formasse mandrie di 30-50 individui, che spesso si muovevano in fila. Potrebbe essere stato simpatrico con la zebra di Burchell nella zona tra i fiumi Vaal e Orange, anche se l'argomento è dibattuto e non vi sono evidenze di accoppiamenti tra esemplari delle due specie. Potrebbe aver condiviso parte del suo habitat con la zebra di montagna di Hartmann (Equus zebra hartmannae).

Si riferisce che i quagga fossero animali vivaci e nervosi, soprattutto gli stalloni. Negli anni Trenta dell'Ottocento i quagga sono stati usati come animali da tiro per le carrozze a Londra, probabilmente i maschi sono stati prima castrati per mitigarne il carattere. I contadini li usavano come animali da guardia per il bestiame, in quanto attaccavano gli intrusi. D'altra parte, i quagga in cattività negli zoo europei erano definiti più docili rispetto alle zebre di Burchell. Un esemplare è vissuto in cattività per 21 anni e 4 mesi, morendo nel 1872.

Non essendo stata chiarita la funzione pratica delle strisce delle zebre, non è chiaro il motivo della mancanza di strisce nel manto posteriore del quagga. Sono state proposte diverse possibili utilità del manto striato, che aiuterebbe gli animali a confondersi nella mandria, proteggendo dai predatori, o aiuterebbe a ridurre le punture delle mosche, che sarebbero meno attratte dagli oggetti striati. Differenze nella striatura della parte posteriore avrebbero potuto aiutare il riconoscimento tra specie nelle fughe precipitose di più mandrie diverse, facendo in modo che gli individui di una varietà seguissero i propri simili. È stato anche ipotizzato che le zebre abbiano sviluppato la striatura come meccanismo termoregolativo, perso dal quagga che viveva in un ambiente meno caldo, che però non è giustificato dal fatto che le zebre di montagna, pur vivendo in un ambiente meno caldo, abbiano comunque una striatura marcata. Uno studio del 2014 sostiene l'ipotesi del meccanismo di difesa dalle mosche, e il quagga sembra vivesse in un ambiente con una concentrazione di mosche inferiore rispetto all'habitat di altre sottospecie di zebra.

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Coloring Pages

Riferimenti

1. Quagga articolo su Wikipedia - https://it.wikipedia.org/wiki/Equus_quagga_quagga
2. Quagga sul sito della Lista Rossa IUCN - http://www.iucnredlist.org/details/7957/0

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