Crotalo muto, Surucucù
Il terrore dei boschi (Lachesis muta), noto anche come crotalo muto o surucucù, è un grande serpente velenoso diffuso in parte del Centro e sudamerica, inclusa l'isola di Trinidad. Monotipico, comprende 4 o 5 sottospecie diffuse nella regione neotropicale. Appartiene alla famiglia delle vipere (Viperidae).
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CarnivoroIn zoologia si definisce carnivoro un animale con una dieta consistente in massima parte di carne. In un senso più generale, un animale viene cons...
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Predatore da imboscataL'oviparità è un tipo di riproduzione, in cui le femmine depongono uova fecondate la cui crescita embrionale termina al di fuori dell'organismo m...
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EstivazioneL'estivazione è un fenomeno che si verifica in vari animali e vegetali, specialmente delle regioni desertiche tropicali, permettendogli di sopravv...
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inizia conQuesto serpente è simile ai crotali, ma la sua coda non è munita di sonaglio. In ogni caso, quando è messo in allarme il terrore dei boschi alza la coda e la fa vibrare come accade nei serpenti a sonagli; in un secondo momento si dispone con la parte anteriore del corpo a S, e con un rapido scatto morde l'avversario.
L'habitat preferito di questo animale sono le foreste, dove vive mimetizzato nella vegetazione. Nell'isola di Trinidad, questo serpente vive in prevalenza sulle colline o sulle montagne. Al contrario di altri crotali, il terrore dei boschi depone le uova, che vengono protette dalla femmina durante la loro incubazione.
Un morso di questo serpente è paragonabile a una duplice iniezione endomuscolare profonda, con una quantità relativamente grande di veleno. Se paragonato a quello di altri crotali, il veleno sembrerebbe meno tossico. In realtà gli studi effettuati sono stati eseguiti solo su esemplari in cattività, probabilmente debilitati. In natura, in effetti, è possibile che il veleno di questo crotalo non differisca in quanto a tossicità da quello dei serpenti del genere Bothrops, e sicuramente le quantità iniettate sono di gran lunga maggiori. Sono molti, infatti, i resoconti di morsi mortali causati da questo grande serpente predatore. Il veleno è emotossico con proteolisi ed emolisi.