Paese

Thailandia

2540 specie

La Thailandia o Tailandia, ufficialmente Regno di Thailandia, è uno Stato del Sud-est asiatico, confinante con il Laos e la Cambogia a est, il golfo di Thailandia e la Malaysia a sud, il mare delle Andamane e la Birmania a ovest e il Laos e la Birmania a nord.

Geografia

Con i suoi 513 120 km² di superficie, la Thailandia è il 51º stato del mondo per estensione. È paragonabile per dimensioni alla Spagna.

Idrografia

Il paese è sede di distinte regioni geografiche. La Thailandia del Nord è montuosa e ospita il Doi Inthanon, il rilievo più alto del paese con i suoi 2.576 metri; una serie di catene montuose e il fiume Saluen la separano a ovest dalla Birmania, il fiume Mekong fa da confine a nordest con il Laos. La Thailandia del Nordest, chiamata anche Isan, è costituita dall'altopiano di Khorat; anch'essa è separata dal Laos a nord e a est dal Mekong, mentre una serie di basse catene montuose ne segnano i confini meridionale e occidentale. A sud dell'Isan, la catena dei monti Dângrêk segna il confine con la Cambogia.

Il centro della nazione è dominato dalla valle in gran parte pianeggiante del fiume Chao Phraya, che si getta nel golfo del Siam; la parte occidentale è contrassegnata da catene montuose che fanno da confine con la Birmania e quella orientale dai monti Cardamomi, che demarcano il confine con la Cambogia. La Thailandia del Sud si estende lungo la penisola malese, che è attraversata dalla catena dei monti del Tenasserim e ha il suo punto più stretto nell'istmo di Kra, nei pressi di Ranong, dove termina a sud il confine tra la Thailandia e la Birmania.

Sul golfo del Siam e sul mare delle Andamane sono presenti molte isole dotate di attrezzature turistiche all'avanguardia, che rappresentano una delle principali fonti di ricchezza del paese. Oltre alla capitale Bangkok, tra le città più popolose e importanti vi sono Nonthaburi, Pak Kret, Nakhon Ratchasima, Chiang Mai, Hat Yai, Udon Thani, Khon Kaen, Ubon Ratchathani, Nakhon Si Thammarat, Nakhon Sawan, Nakhon Pathom, Phitsanulok, Pattaya, Songkhla, Surat Thani, Città di Phuket e Chiang Rai.

Clima

Il clima della Thailandia è di tipo tropicale e caratterizzato dalla presenza dei monsoni. La particolare forma geografica del paese che si sviluppa in senso meridiano crea diversi microclimi e le temperature variano in ragione delle zone. In generale la stagione fresca va da metà ottobre a gennaio con il manifestarsi del monsone asciutto e freddo di nordest e temperature che a nord arrivano a toccare anche lo zero. La stagione calda intercorre tra febbraio e aprile con temperature che arrivano a 40 °C. La stagione delle piogge, determinata dal monsone sud-occidentale, ha inizio tra maggio e giugno e termina a ottobre/novembre. Nelle aree meridionali, più calde e umide, la stagione fredda è più breve; il monsone che soffia sulle coste del Mar delle Andamane fa sì che le piogge terminino un paio di mesi dopo rispetto al resto del Paese.

Flora e fauna

La Thailandia è un paese di foreste, praterie disseminate da arbusti e aree umide paludose costellate da loti e ninfee. A partire dalla metà del XX secolo, la superficie totale del paese occupata dalle foreste è diminuita da oltre la metà a meno di un terzo. L'abbattimento delle foreste per creare terreni agricoli (comprese piantagioni di alberi), l'eccessivo sfruttamento del legname, e la scarsa gestione delle risorse sono state le cause principali di questo declino. Le foreste sono costituite soprattutto da essenze dure quali il teak e da specie della famiglia Dipterocarpaceae, sfruttate sia per il legname che per la resina. Come altrove nel Sud-est asiatico, sono comuni palme, rattan e molti tipi di felci. Dove le foreste sono state abbattute e non ripiantate, si è sviluppata una crescita secondaria di erbe e arbusti che spesso limita l'utilizzo del suolo per l'agricoltura. Loti e ninfee costellano la maggior parte degli stagni e delle paludi di tutto il paese.

La rapida deforestazione, assieme al notevole aumento della richiesta di animali esotici, si è rivelata deleteria per la fauna selvatica. Rinoceronti e tapiri, un tempo diffusi in molte parti del paese, sono pressoché scomparsi del tutto, così come le mandrie di elefanti selvatici. Una sorte simile è toccata ai gibboni e ad alcune specie di scimmie ed uccelli. Nonostante siano stati effettuati seri sforzi per impedire la vendita illegale di specie minacciate, essi hanno avuto solo un successo limitato. Come per altre normative sulla conservazione, che hanno una lunga storia in Thailandia, è stato difficile attuare e far rispettare tali leggi.

Un tempo le acque della Thailandia, sia di acqua dolce che marine, abbondavano di pesci, nonché di gamberetti, gamberi e granchi di mare, ma il loro numero è rapidamente precipitato a causa della pesca eccessiva e della distruzione dei loro habitat naturali. Molti dei gamberetti e dei gamberi che vengono venduti nei mercati locali o esportati provengono da appositi allevamenti. Oggi, è più facile vedere un serpente, tra cui cobra reali e alcune specie di velenosi serpenti d'acqua, nelle fattorie piuttosto che in natura, nonostante siano ancora comuni. Lo stesso discorso è valido anche per i coccodrilli, ancora presenti in natura nel sud del paese.

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La Thailandia o Tailandia, ufficialmente Regno di Thailandia, è uno Stato del Sud-est asiatico, confinante con il Laos e la Cambogia a est, il golfo di Thailandia e la Malaysia a sud, il mare delle Andamane e la Birmania a ovest e il Laos e la Birmania a nord.

Geografia

Con i suoi 513 120 km² di superficie, la Thailandia è il 51º stato del mondo per estensione. È paragonabile per dimensioni alla Spagna.

Idrografia

Il paese è sede di distinte regioni geografiche. La Thailandia del Nord è montuosa e ospita il Doi Inthanon, il rilievo più alto del paese con i suoi 2.576 metri; una serie di catene montuose e il fiume Saluen la separano a ovest dalla Birmania, il fiume Mekong fa da confine a nordest con il Laos. La Thailandia del Nordest, chiamata anche Isan, è costituita dall'altopiano di Khorat; anch'essa è separata dal Laos a nord e a est dal Mekong, mentre una serie di basse catene montuose ne segnano i confini meridionale e occidentale. A sud dell'Isan, la catena dei monti Dângrêk segna il confine con la Cambogia.

Il centro della nazione è dominato dalla valle in gran parte pianeggiante del fiume Chao Phraya, che si getta nel golfo del Siam; la parte occidentale è contrassegnata da catene montuose che fanno da confine con la Birmania e quella orientale dai monti Cardamomi, che demarcano il confine con la Cambogia. La Thailandia del Sud si estende lungo la penisola malese, che è attraversata dalla catena dei monti del Tenasserim e ha il suo punto più stretto nell'istmo di Kra, nei pressi di Ranong, dove termina a sud il confine tra la Thailandia e la Birmania.

Sul golfo del Siam e sul mare delle Andamane sono presenti molte isole dotate di attrezzature turistiche all'avanguardia, che rappresentano una delle principali fonti di ricchezza del paese. Oltre alla capitale Bangkok, tra le città più popolose e importanti vi sono Nonthaburi, Pak Kret, Nakhon Ratchasima, Chiang Mai, Hat Yai, Udon Thani, Khon Kaen, Ubon Ratchathani, Nakhon Si Thammarat, Nakhon Sawan, Nakhon Pathom, Phitsanulok, Pattaya, Songkhla, Surat Thani, Città di Phuket e Chiang Rai.

Clima

Il clima della Thailandia è di tipo tropicale e caratterizzato dalla presenza dei monsoni. La particolare forma geografica del paese che si sviluppa in senso meridiano crea diversi microclimi e le temperature variano in ragione delle zone. In generale la stagione fresca va da metà ottobre a gennaio con il manifestarsi del monsone asciutto e freddo di nordest e temperature che a nord arrivano a toccare anche lo zero. La stagione calda intercorre tra febbraio e aprile con temperature che arrivano a 40 °C. La stagione delle piogge, determinata dal monsone sud-occidentale, ha inizio tra maggio e giugno e termina a ottobre/novembre. Nelle aree meridionali, più calde e umide, la stagione fredda è più breve; il monsone che soffia sulle coste del Mar delle Andamane fa sì che le piogge terminino un paio di mesi dopo rispetto al resto del Paese.

Flora e fauna

La Thailandia è un paese di foreste, praterie disseminate da arbusti e aree umide paludose costellate da loti e ninfee. A partire dalla metà del XX secolo, la superficie totale del paese occupata dalle foreste è diminuita da oltre la metà a meno di un terzo. L'abbattimento delle foreste per creare terreni agricoli (comprese piantagioni di alberi), l'eccessivo sfruttamento del legname, e la scarsa gestione delle risorse sono state le cause principali di questo declino. Le foreste sono costituite soprattutto da essenze dure quali il teak e da specie della famiglia Dipterocarpaceae, sfruttate sia per il legname che per la resina. Come altrove nel Sud-est asiatico, sono comuni palme, rattan e molti tipi di felci. Dove le foreste sono state abbattute e non ripiantate, si è sviluppata una crescita secondaria di erbe e arbusti che spesso limita l'utilizzo del suolo per l'agricoltura. Loti e ninfee costellano la maggior parte degli stagni e delle paludi di tutto il paese.

La rapida deforestazione, assieme al notevole aumento della richiesta di animali esotici, si è rivelata deleteria per la fauna selvatica. Rinoceronti e tapiri, un tempo diffusi in molte parti del paese, sono pressoché scomparsi del tutto, così come le mandrie di elefanti selvatici. Una sorte simile è toccata ai gibboni e ad alcune specie di scimmie ed uccelli. Nonostante siano stati effettuati seri sforzi per impedire la vendita illegale di specie minacciate, essi hanno avuto solo un successo limitato. Come per altre normative sulla conservazione, che hanno una lunga storia in Thailandia, è stato difficile attuare e far rispettare tali leggi.

Un tempo le acque della Thailandia, sia di acqua dolce che marine, abbondavano di pesci, nonché di gamberetti, gamberi e granchi di mare, ma il loro numero è rapidamente precipitato a causa della pesca eccessiva e della distruzione dei loro habitat naturali. Molti dei gamberetti e dei gamberi che vengono venduti nei mercati locali o esportati provengono da appositi allevamenti. Oggi, è più facile vedere un serpente, tra cui cobra reali e alcune specie di velenosi serpenti d'acqua, nelle fattorie piuttosto che in natura, nonostante siano ancora comuni. Lo stesso discorso è valido anche per i coccodrilli, ancora presenti in natura nel sud del paese.

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