Genere

Parnassius

6 specie

Parnassius Latreille, 1804, è un genere di Lepidotteri appartenente alla famiglia Papilionidae.È certamente uno dei generi più ricercati dai collezionisti di tutto il mondo e forse il più analizzato dai tassonomisti, ragion per cui la mole di dati reperibile in letteratura è notevole.Nel corso degli anni sono stati condotti parecchi studi per approfondire meglio le relazioni tra le specie all'interno del taxon, analizzando anche il DNA mitocondriale e creando alberi cladistici spesso conflittuali tra loro, a seconda del marcatore genetico considerato. Ad esempio Omoto et al., (2004) studiarono il gene mitocondriale ND5, di 777 bp, in un gran numero di specie di Parnassius; Katoh et al., (2005) presero invece in considerazione l'RNA ribosomiale 16S dei mitocondri, di 504 bp, ed il gene per la subunità 1 dell'enzima NADH deidrogenasi, di 469 bp, in un numero di specie più ridotto. Al momento, tuttavia, non si dispone ancora di dati chiari, definitivi e non controversi riguardo alla tassonomia del genere Parnassius; va per altro aggiunto che i risultati emersi hanno portato ad un numero di specie abbastanza simile a quello descritto in passato, basandosi sulle sole differenze morfologiche (e.g. Hancock, 1983).Il numero di specie appartenenti a questo genere varia tra un minimo di 43 ed un massimo di 56 a seconda dell'autore preso in considerazione, ma va sottolineato che alcune specie presentano notevoli similarità anatomiche.Sono stati pubblicati negli anni parecchi testi dettagliati e checklists su questo genere (e.g. Weiss, 1991-2005; Tshikolovets, 1998-2003); questi lavori offrono sovente immagini ad alta definizione, accurati disegni anatomici, mappe a colori e danno un'idea esauriente della variabilità morfologica delle specie trattate.

L'areale di questo taxon si estende, per la stragrande maggioranza delle specie, nella Regione Paleartica, ma comprende anche parte di quella Neartica (Weiss, 1991, 1995).

L'habitat corrisponde, con buona approssimazione, a pendii erbosi e ben esposti, collinari e montuosi, con altitudini molto variabili che raggiungono anche le vette himalayane.

Alcune nazioni europee proteggono con leggi speciali le Parnassius presenti sul territorio, come nel caso di P. mnemosyne, P. phoebus e P. apollo (Collins & Morris, 1985). In particolare la specie più nota, P. apollo, è ormai estinta in alcuni paesi dell'Europa, ma ben diffusa in altre zone dell'areale. Rappresenta l'unica specie di Parnassius tutelata dalla CITES, anche se numerose altre specie di questo genere sono in pericolo e necessitano di protezione immediata (Collins & Morris, 1985).

Anche per quanto riguarda l'Asia le specie di Parnassius più comuni si differenziano in parecchie sottospecie e popolazioni endemiche, a causa della peculiarità dell'habitat legato alle catene montuose; taluni di questi taxa sono pertanto da considerarsi estremamente vulnerabili, fino al rischio di estinzione. Tra queste specie vanno annoverate P. arcticus, P. ariadne, P. boedromius, P. cardinal, P. felderi, P. loxias, P. patricius, P. simo, P. simonius e più o meno tutte le specie tibetane; alcune di queste vengono censite nei Red Data Books relativi alla Russia, alla Yakutia o al Tagikistan (Dinets, 2002).

Di molte specie sono disponibili soltanto pochi reperti, e parecchie sono state rare per decenni persino nelle collezioni, come per esempio Parnassius autocrator, il cui areale si trova nella parte settentrionale del distretto dell'Hindukush in Afghanistan e nel Tagikistan (Weiss, 1991).

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Parnassius Latreille, 1804, è un genere di Lepidotteri appartenente alla famiglia Papilionidae.È certamente uno dei generi più ricercati dai collezionisti di tutto il mondo e forse il più analizzato dai tassonomisti, ragion per cui la mole di dati reperibile in letteratura è notevole.Nel corso degli anni sono stati condotti parecchi studi per approfondire meglio le relazioni tra le specie all'interno del taxon, analizzando anche il DNA mitocondriale e creando alberi cladistici spesso conflittuali tra loro, a seconda del marcatore genetico considerato. Ad esempio Omoto et al., (2004) studiarono il gene mitocondriale ND5, di 777 bp, in un gran numero di specie di Parnassius; Katoh et al., (2005) presero invece in considerazione l'RNA ribosomiale 16S dei mitocondri, di 504 bp, ed il gene per la subunità 1 dell'enzima NADH deidrogenasi, di 469 bp, in un numero di specie più ridotto. Al momento, tuttavia, non si dispone ancora di dati chiari, definitivi e non controversi riguardo alla tassonomia del genere Parnassius; va per altro aggiunto che i risultati emersi hanno portato ad un numero di specie abbastanza simile a quello descritto in passato, basandosi sulle sole differenze morfologiche (e.g. Hancock, 1983).Il numero di specie appartenenti a questo genere varia tra un minimo di 43 ed un massimo di 56 a seconda dell'autore preso in considerazione, ma va sottolineato che alcune specie presentano notevoli similarità anatomiche.Sono stati pubblicati negli anni parecchi testi dettagliati e checklists su questo genere (e.g. Weiss, 1991-2005; Tshikolovets, 1998-2003); questi lavori offrono sovente immagini ad alta definizione, accurati disegni anatomici, mappe a colori e danno un'idea esauriente della variabilità morfologica delle specie trattate.

L'areale di questo taxon si estende, per la stragrande maggioranza delle specie, nella Regione Paleartica, ma comprende anche parte di quella Neartica (Weiss, 1991, 1995).

L'habitat corrisponde, con buona approssimazione, a pendii erbosi e ben esposti, collinari e montuosi, con altitudini molto variabili che raggiungono anche le vette himalayane.

Alcune nazioni europee proteggono con leggi speciali le Parnassius presenti sul territorio, come nel caso di P. mnemosyne, P. phoebus e P. apollo (Collins & Morris, 1985). In particolare la specie più nota, P. apollo, è ormai estinta in alcuni paesi dell'Europa, ma ben diffusa in altre zone dell'areale. Rappresenta l'unica specie di Parnassius tutelata dalla CITES, anche se numerose altre specie di questo genere sono in pericolo e necessitano di protezione immediata (Collins & Morris, 1985).

Anche per quanto riguarda l'Asia le specie di Parnassius più comuni si differenziano in parecchie sottospecie e popolazioni endemiche, a causa della peculiarità dell'habitat legato alle catene montuose; taluni di questi taxa sono pertanto da considerarsi estremamente vulnerabili, fino al rischio di estinzione. Tra queste specie vanno annoverate P. arcticus, P. ariadne, P. boedromius, P. cardinal, P. felderi, P. loxias, P. patricius, P. simo, P. simonius e più o meno tutte le specie tibetane; alcune di queste vengono censite nei Red Data Books relativi alla Russia, alla Yakutia o al Tagikistan (Dinets, 2002).

Di molte specie sono disponibili soltanto pochi reperti, e parecchie sono state rare per decenni persino nelle collezioni, come per esempio Parnassius autocrator, il cui areale si trova nella parte settentrionale del distretto dell'Hindukush in Afghanistan e nel Tagikistan (Weiss, 1991).

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