Hipposideros bicolor (Temminck, 1834) è un pipistrello della famiglia degli Ipposideridi diffuso nell'Ecozona orientale.
Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza totale tra 78 e 86 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 42 e 48 mm, la lunghezza della coda tra 31 e 33 mm, la lunghezza del piede tra 7 e 9 mm, la lunghezza delle orecchie tra 19 e 20 mm e un peso fino a 10,2 g.
La pelliccia è lunga. Le parti dorsali variano dal marrone al bruno-grigiastro, con la base dei peli biancastra, mentre le parti ventrali giallo-biancastre. È presente una fase completamente arancione. La foglia nasale presenta una porzione anteriore piccola, bruno-rosata, di forma quadrata e senza fogliette supplementari laterali, un setto nasale triangolare, largo alla base e più stretto tra le narici, leggermente rigonfio e separato lateralmente da solchi profondi, una porzione intermedia liscia, una porzione posteriore con il margine superiore semi-circolare e provvista di tre setti che la dividono in quattro celle indistinte. Le orecchie sono grandi, arrotondate, con il margine anteriore fortemente convesso e con l'antitrago provvisto di una piega interna. Le membrane alari sono marroni. La coda è lunga e si estende leggermente oltre l'ampio uropatagio. Il primo premolare superiore è piccolo e situato fuori la linea alveolare.
Si rifugia in gruppi da 10 a 250 individui nelle case, grotte o in tane di altri animali come volpi e istrici. I due sessi convivono sebbene i maschi siano sempre in numero doppio rispetto alle femmine.
Si nutre di insetti con il corpo molle come le termiti.
Le nascite avvengono in aprile e vengono trasportati dalle madri aggrappati alle false mammelle inguinali finché non raggiungono la maturità.