Genere

Birgus latro

1 specie

Il paguro del cocco (Birgus latro Linnaeus 1767) è un paguro terrestre famoso per la sua abilità di rompere le noci di cocco con le sue forti chele per mangiarne il contenuto. Viene talvolta chiamato "granchio ladro" (in inglese robber crab) o "ladro delle palme" (in tedesco Palmendieb), perché alcuni granchi del cocco rubano oggetti luccicanti come padelle e argenteria da case e tende. È anche noto come terrestrial hermit crab ("paguro terrestre"), a causa dell'uso di conchiglie da parte dei giovani individui (tuttavia il termine paguro terrestre si applica anche ad altri paguri terrestri, come per esempio il paguro terrestre australiano Coenobita variabilis). Il granchio del cocco ha differenti nomi locali, come, ad esempio, ayuyu a Guam, unga o kaveu. Nonostante il nome, non è un granchio.

I granchi ladri vivono da soli in tane sotterranee e fenditure rocciose, a seconda del terreno locale, ma principalmente si scavano la propria tana nella sabbia o nel terreno morbido. Durante il giorno, l'animale rimane nascosto, sia per proteggersi dai predatori sia per ridurre la perdita d'acqua per il caldo, tant'è che per creare dentro la tana l'umido microclima necessario ai suoi organi respiratori, il granchio ladro tiene chiusa l'entrata con una delle sue chele. In aree con una grande popolazione di granchi ladri, alcuni possono anche uscire durante il giorno, forse per acquistare un vantaggio nella ricerca del cibo, comunque l'attività diurna è più comune se è umido o piove, poiché queste condizioni permettono loro di respirare con maggiore facilità. Questi artropodi vivono quasi esclusivamente sulla terraferma: sono stati trovati esemplari lontani anche 6 km dall'oceano.

I granchi del cocco vivono in zone sparse fra l'oceano Indiano e l'oceano Pacifico occidentale. La popolazione più grande e meglio preservata del mondo si trova sull'isola di Natale, nell'oceano Indiano. Vaste popolazioni esistono anche nelle isole Cook (nel Pacifico), soprattutto in Pukapuka, Suwarrow, Mangaia, Takutea, Mauke, Atiu e la più piccola Palmerston. Altre popolazioni esistono alle Seychelles, soprattutto in Aldabra, nelle isole Gloriose, in Astove, nell'isola di Assumption, e in Cosmoledo, ma il granchio del cocco è estinto nelle isole centrali. Se ne conoscono anche su diverse delle isole Andamane e Nicobare, nel golfo del Bengala. Ci sono alcune differenze di colore tra gli animali situati su isole diverse, che spaziano dal viola chiaro al marrone, passando per il porpora intenso.

Poiché non possono nuotare da adulti, i granchi ladri devono aver colonizzato le isole spostandosi con le correnti allo stadio di larve, le quali possono nuotare. Tuttavia, a causa delle grandi distanze fra le isole, alcuni ricercatori ritengono che uno stadio larvale di appena 28 giorni non sia abbastanza per coprire tali distanze e suppongono che la specie possa aver raggiunto alcune zone del suo areale trasportata, come giovani o adulti, su legni o altri oggetti galleggianti.

Alcune aree potenzialmente idonee alla specie, come il Borneo, l'Indonesia o la Nuova Guinea, attualmente non ospitano granchi. La scomparsa della specie è probabilmente da imputare alle popolazioni locali, che se ne sono cibate fino ad estinguerli.

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Il paguro del cocco (Birgus latro Linnaeus 1767) è un paguro terrestre famoso per la sua abilità di rompere le noci di cocco con le sue forti chele per mangiarne il contenuto. Viene talvolta chiamato "granchio ladro" (in inglese robber crab) o "ladro delle palme" (in tedesco Palmendieb), perché alcuni granchi del cocco rubano oggetti luccicanti come padelle e argenteria da case e tende. È anche noto come terrestrial hermit crab ("paguro terrestre"), a causa dell'uso di conchiglie da parte dei giovani individui (tuttavia il termine paguro terrestre si applica anche ad altri paguri terrestri, come per esempio il paguro terrestre australiano Coenobita variabilis). Il granchio del cocco ha differenti nomi locali, come, ad esempio, ayuyu a Guam, unga o kaveu. Nonostante il nome, non è un granchio.

I granchi ladri vivono da soli in tane sotterranee e fenditure rocciose, a seconda del terreno locale, ma principalmente si scavano la propria tana nella sabbia o nel terreno morbido. Durante il giorno, l'animale rimane nascosto, sia per proteggersi dai predatori sia per ridurre la perdita d'acqua per il caldo, tant'è che per creare dentro la tana l'umido microclima necessario ai suoi organi respiratori, il granchio ladro tiene chiusa l'entrata con una delle sue chele. In aree con una grande popolazione di granchi ladri, alcuni possono anche uscire durante il giorno, forse per acquistare un vantaggio nella ricerca del cibo, comunque l'attività diurna è più comune se è umido o piove, poiché queste condizioni permettono loro di respirare con maggiore facilità. Questi artropodi vivono quasi esclusivamente sulla terraferma: sono stati trovati esemplari lontani anche 6 km dall'oceano.

I granchi del cocco vivono in zone sparse fra l'oceano Indiano e l'oceano Pacifico occidentale. La popolazione più grande e meglio preservata del mondo si trova sull'isola di Natale, nell'oceano Indiano. Vaste popolazioni esistono anche nelle isole Cook (nel Pacifico), soprattutto in Pukapuka, Suwarrow, Mangaia, Takutea, Mauke, Atiu e la più piccola Palmerston. Altre popolazioni esistono alle Seychelles, soprattutto in Aldabra, nelle isole Gloriose, in Astove, nell'isola di Assumption, e in Cosmoledo, ma il granchio del cocco è estinto nelle isole centrali. Se ne conoscono anche su diverse delle isole Andamane e Nicobare, nel golfo del Bengala. Ci sono alcune differenze di colore tra gli animali situati su isole diverse, che spaziano dal viola chiaro al marrone, passando per il porpora intenso.

Poiché non possono nuotare da adulti, i granchi ladri devono aver colonizzato le isole spostandosi con le correnti allo stadio di larve, le quali possono nuotare. Tuttavia, a causa delle grandi distanze fra le isole, alcuni ricercatori ritengono che uno stadio larvale di appena 28 giorni non sia abbastanza per coprire tali distanze e suppongono che la specie possa aver raggiunto alcune zone del suo areale trasportata, come giovani o adulti, su legni o altri oggetti galleggianti.

Alcune aree potenzialmente idonee alla specie, come il Borneo, l'Indonesia o la Nuova Guinea, attualmente non ospitano granchi. La scomparsa della specie è probabilmente da imputare alle popolazioni locali, che se ne sono cibate fino ad estinguerli.

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