Varano di beccari
Il varano arboricolo nero (Varanus beccarii Doria, 1874), anche noto come varano di Beccari, è una specie relativamente piccola della famiglia dei Varanidi, che può raggiungere i 90–120 cm di lunghezza (coda compresa). Questo animale è endemico delle Isole Aru, al largo della Nuova Guinea, dove conduce uno stile di vita arboricolo. Deve il nome al colore completamente nero degli adulti.
In zoologia si definisce insettivoro un animale, a qualunque raggruppamento sistematico appartenga, specializzato nel nutrirsi in massima parte di ...
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TerrestreL'oviparità è un tipo di riproduzione, in cui le femmine depongono uova fecondate la cui crescita embrionale termina al di fuori dell'organismo m...
In biologia si definisce arboricolo un animale che vive o trascorre gran parte del tempo sugli alberi.
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inizia conI piccoli e gli esemplari giovani sono di colore grigio scuro, con bande regolari di puntini giallo-verdi particolarmente evidenti sul dorso. Una volta raggiunta la maturità, però, questi varani perdono i puntini variopinti e divengono completamente neri. Gli esemplari pienamente sviluppati raggiungono i 90–120 cm di lunghezza; i maschi sono leggermente più grandi delle femmine.
Il varano arboricolo nero è generalmente ben adattato alla vita sugli alberi. La sua coda è particolarmente lunga, fino a due terzi della lunghezza dell'animale, e viene utilizzata come un arto prensile per muoversi tra i rami. Difatti la coda viene usata solamente per questo scopo e non come una frusta a scopo difensivo come è stato visto in altre specie di varano. Le zampe sono munite di grossi artigli e di palme adesive che garantiscono un'ottima presa sugli alberi. Pur non essendo molto grosso, questo varano è dotato inoltre di denti insolitamente lunghi, utili per trattenere saldamente le prede catturate nella volta. In natura il varano arboricolo nero è stato descritto come un animale agitato e nervoso; se minacciato fugge via e se maneggiato con poca cura graffia e morde l'aggressore, spesso defecandogli addosso.
Questa specie è originaria delle Isole Aru, in Indonesia, dove è conosciuta come waweyaro. Vive solitamente nelle foreste umide e nelle foreste di mangrovie.
Il varano arboricolo nero è principalmente insettivoro, nutrendosi soprattutto di insetti, ma anche di piccole lucertole, piccoli mammiferi come toporagni, scorpioni, uova e pulcini. Come altri membri del complesso di specie V. prasinus, alcuni esemplari tenuti in cattività sono stati osservati nutrirsi di piante, nonostante tale comportamento non sia mai stato osservato negli esemplari selvatici.
Come altre specie di varani, questa specie è molto intelligente rispetto ad altri rettili e, come altre specie del complesso V. prasinus, dimostra complesse capacità di risoluzione dei problemi, coordinazione motoria fine e movimenti abili degli arti anteriori durante la caccia. Quando non riesce a raggiungere la preda con le fauci in fessure strette, prova a raggiungerla con gli arti anteriori, arpionandola con i suoi artigli, in modo da sfruttare una gamma più ampia di nicchie.
Si conosce ben poco sulla riproduzione del varano arboricolo nero in natura, a causa dell'inacessibilità del suo habitat che rende difficile studiarlo. Il corteggiamento coinvolge il maschio più grande che insegue aggressivamente la femmina più piccola. L'accoppiamento può verificarsi mentre entrambi rimangono sospesi dai rami degli alberi e può durare due ore. Le uova vengono seppellite dalla femmina in un substrato umido. Alcuni studi riferiscono che questa specie e il resto del complesso di specie V. prasinus depongono le uova nei nidi delle termiti arboree. Le superfici di tali nidi sarebbero relativamente asciutte, nonostante un'umidità relativa molto elevata.
Un esemplare adulto ha pochi predatori naturali, venendo predato principalmente da lucertole e serpenti più grandi, nonché da volpi, introdotte nella regione in tempi recenti. Viene anche cacciato dalle popolazioni locali per la carne e la pelle. Sebbene la caccia a questo animale sia diminuita, la caccia da parte delle popolazioni locali rimane comunque una delle minacce principali alla conservazione di questa specie.
A partire dal 2020, la specie è stata elencata come Specie non valutata dalla Lista Rossa IUCN, a causa delle poche informazioni disponibili per effettuare valutazioni affidabili sulle popolazioni selvatiche. Tuttavia la deforestazione, l'invasione dei terreni agricoli e il commercio internazionale di animali da compagnia esotici sono considerati le minacce più tangibili per la specie.