Genere

Cephalophus

18 specie

Cephalophus C. H. Smith, 1827 è uno dei tre generi che costituiscono la sottofamiglia dei Cefalofini, nonché quello che comprende la quasi totalità delle specie di cefalofo. Il nome scientifico si riferisce alla cresta di lunghi peli che si trova tra le corna; in lingua inglese questi animali vengono detti duikers, parola afrikaans che significa «tuffatori», per la loro abitudine di «tuffarsi», entrando a testa bassa anche nei cespugli più fitti se disturbati.

I cefalofi non sono comuni allo stato fossile, ma le specie attuali mantengono molti caratteri presenti nei resti fossili di Bovidi primitivi e talvolta vengono considerati tra le antilopi africane più primitive.

Tutte le specie di Cephalophus vivono nell'Africa sub-sahariana, prevalentemente nelle foreste fitte. I territori di diffusione delle singole specie sono talvolta molto piccoli: essi si susseguono lungo la fascia delle grandi foreste tropicali, e pertanto il numero delle specie decresce via via da occidente verso oriente e scendendo verso sud, con il progressivo diradarsi delle foreste nelle regioni orientali e meridionali.

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Cephalophus C. H. Smith, 1827 è uno dei tre generi che costituiscono la sottofamiglia dei Cefalofini, nonché quello che comprende la quasi totalità delle specie di cefalofo. Il nome scientifico si riferisce alla cresta di lunghi peli che si trova tra le corna; in lingua inglese questi animali vengono detti duikers, parola afrikaans che significa «tuffatori», per la loro abitudine di «tuffarsi», entrando a testa bassa anche nei cespugli più fitti se disturbati.

I cefalofi non sono comuni allo stato fossile, ma le specie attuali mantengono molti caratteri presenti nei resti fossili di Bovidi primitivi e talvolta vengono considerati tra le antilopi africane più primitive.

Tutte le specie di Cephalophus vivono nell'Africa sub-sahariana, prevalentemente nelle foreste fitte. I territori di diffusione delle singole specie sono talvolta molto piccoli: essi si susseguono lungo la fascia delle grandi foreste tropicali, e pertanto il numero delle specie decresce via via da occidente verso oriente e scendendo verso sud, con il progressivo diradarsi delle foreste nelle regioni orientali e meridionali.

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