Regione

Isola di Lord Howe

37 specie

L'isola di Lord Howe è un'isola a forma di mezzaluna irregolare situata nel mar di Tasman, tra l'Australia e la Nuova Zelanda, 600 km direttamente ad est di Port Macquarie, 780 km a nord-est di Sydney e circa 900 km a sud-ovest dell'isola di Norfolk.

Geografia

L'isola di Lord Howe è un residuo vulcanico a forma di mezzaluna irregolare nell'oceano Pacifico sud-occidentale. Situata nel mar di Tasman tra l'Australia e la Nuova Zelanda, l'isola si trova a 600 km ad est di Port Macquarie, sulla terraferma, a 702 km a nord-est di Sydney e a circa 772 km dall'isola di Norfolk a nord-est. L'isola misura circa 10 km di lunghezza e tra 0,3 e 2,0 km di larghezza e copre un'area di 14,55 km². Lungo la costa occidentale si trova una laguna corallina semi-chiusa e riparata con sabbia bianca, la più accessibile delle 11 spiagge dell'isola.

Entrambe le sezioni dell'isola, settentrionale e meridionale, sono costituite da alture ammantate da foresta relativamente incontaminata; a sud si trovano due montagne vulcaniche, il monte Lidgbird (777 m) e il monte Gower, che, con i suoi 875 m, è il punto più alto dell'isola. Le due montagne sono separate dalla sella della Erskine Valley. Nel nord, dove vive la maggior parte della popolazione, i punti più alti sono il Malabar (209 m) e il monte Eliza (147 m). Tra questi due altopiani si estende un'area di pianura disboscata dove si trovano qualche terreno agricolo, la pista di atterraggio e le abitazioni.

Il gruppo dell'isola di Lord Howe comprende 28 isole, isolotti e scogli. Oltre alla stessa Lord Howe, la più grande tra questi è l'isolotto roccioso appuntito denominato Piramide di Ball, un vulcano eroso alto 562 m situato circa 23 km a sud-est, disabitato dagli esseri umani ma colonizzato da un gran numero di uccelli. Essa ospita l'unica popolazione selvatica conosciuta dell'insetto stecco di Lord Howe, precedentemente ritenuto estinto. A nord si trova il Gruppo dell'Ammiragliato, un ammasso di sette piccole isole disabitate. Appena al largo della costa orientale si trova Mutton Bird Island (4,5 ettari) e nella laguna Blackburn (o Rabbit) Island (3 ettari).

Clima

L'isola di Lord Howe ha un clima subtropicale umido (Cfa secondo la classificazione dei climi di Köppen).

In generale le estati sono caldo-torride con precipitazioni irregolari, ma occasionalmente abbondanti, mentre gli inverni sono molto miti con piogge più o meno uniformi. La transizione dalle condizioni climatiche estive a quelle invernali e viceversa è graduale. I venti, frequenti e salmastri, variano da quelli orientali moderati che soffiano in estate a quelli occidentali, più o meno violenti, che soffiano in inverno. Luglio è il mese più ventoso e in generale tutti i mesi invernali sono soggetti a frequenti tempeste e forti venti. In media le giornate serene sono 67,8 all'anno.

Occasionalmente sull'isola si abbattono anche tempeste e cicloni. Le registrazioni delle piogge vengono effettuate nel nord dell'isola, dove le precipitazioni sono inferiori rispetto alle montagne del sud, spesso avvolte dalle nuvole. Da un anno all'altro possono verificarsi grandi variazioni nelle precipitazioni. Luglio e agosto sono i mesi più freddi, con temperature minime medie intorno ai 13 °C ma senza gelate notturne. Le temperature massime medie variano dai 17-20 °C in inverno ai 24-27 °C in estate. L'umidità media è compresa tra il 60 e il 70% durante tutto l'anno, ma si fa maggiormente sentire nelle giornate estive più calde che nei mesi invernali più freddi.

La temperatura media del mare varia da 20,0 °C a luglio, agosto e settembre a 25,3 °C a marzo.

Animali

Sull'isola non vi sono serpenti, né piante o insetti e altri animali velenosi o in grado di pungere; nelle acque di fronte alle spiagge non vi sono neanche squali pericolosi, sebbene degli squali tigre siano stati segnalati lungo il versante roccioso dell'isola.

Uccelli

Sull'isola sono state segnalate in totale 202 specie diverse di uccelli. Diciotto specie di uccelli di terra nidificano sull'isola e molte altre specie migratrici visitano l'isola e gli isolotti adiacenti: molte di esse sono abbastanza fiduciose da consentire all'uomo di avvicinarsi abbastanza. L'isola è stata identificata da BirdLife International come Endemic Bird Area e la Permanent Park Preserve come Important Bird Area, in quanto essa ospita l'intera popolazione del rallo di Lord Howe, la maggior parte della popolazione nidificante del petrello di Solander, oltre l'1% della popolazione mondiale di altre cinque specie di uccelli marini e l'intera popolazione di tre sottospecie endemiche.

Quattordici specie di uccelli marini nidificano sull'isola. I fetonti codarossa possono essere visti in gran numero mentre volano in cerchio sulle falesie del Malabar, dove eseguono rituali di corteggiamento acrobatici. Tra agosto e maggio, migliaia di berte zampecarnicine e di berte del Pacifico tornano sull'isola ogni giorno al tramonto. Dal Little Island Track, tra marzo e novembre, è possibile osservare anche uno degli uccelli più rari del mondo, il petrello di Solander, estremamente fiducioso, mentre esegue i suoi rituali di corteggiamento durante la stagione degli amori invernale. L'isola è stata il suo unico luogo di nidificazione per molti anni dopo che la colonia riproduttiva dell'isola di Norfolk venne sterminata alla fine del XIX secolo, sebbene una piccola popolazione sopravviva nell'adiacente Phillip Island. Nel 1914, l'ornitologo Roy Bell, mentre raccoglieva esemplari per Gregory Mathews, scoprì che sul monte Gower nidificava il petrello delle Kermadec, mentre il petrello alinere è stato confermato come nidificante solo nel 1971: il suo numero è aumentato in seguito all'eliminazione dei gatti randagi dall'isola.

La berta zampecarnicine, che si riproduce in gran numero sull'isola principale in primavera-autunno, un tempo doveva subire il prelievo dei nidiacei da parte degli isolani, che ne mangiavano le carni. La berta del Pacifico e la berta minore fosca si riproducono sull'isola principale e sugli isolotti circostanti, sebbene sull'isola principale si trovi solamente un numero esiguo di rappresentanti di quest'ultima. Roy Bell scoprì anche che sull'isola nidifica l'uccello delle tempeste panciabianca. Le sule mascherate sono gli uccelli marini più grandi che si riproducono a Lord Howe e possono essere viste nidificare e planare lungo le scogliere a Mutton Bird Point durante tutto l'anno. Le sterne scure possono essere viste sull'isola principale a Ned's e a Middle Beach, a North Bay e a Blinkey Beach; sono gli uccelli marini nidificanti più numerosi dell'isola e in passato le loro uova venivano raccolte per essere mangiate. Le sterne stolide e le sterne stolide nere fanno il nido sugli alberi e nei cespugli, mentre le sterne bianche depongono in equilibrio precario il loro singolo uovo in una leggera depressione sul ramo di un albero e le sterne stolide grigie depongono le loro uova nelle cavità della scogliera.

A Lord Howe vivono sottospecie endemiche di tre specie di passeriformi, lo zufolatore dorato, l'occhialino dorsogrigio e la gazza chiassosa bianca e nera. La specie simbolo dell'isola, l'endemico rallo di Lord Howe, incapace di volare, è l'unico rappresentante sopravvissuto del suo genere; i suoi antenati erano in grado di volare, ma dal momento che quest'isola era priva di predatori e ricca di cibo, tale capacità è andata persa. Ciò ha reso questa specie una facile preda per gli isolani e gli animali randagi, tanto che, negli anni '70, la popolazione era scesa sotto le 30 unità. Dal 1978 al 1984, comunque, gli animali randagi sono stati rimossi e i ralli furono allevati in cattività per essere poi reintrodotti con successo in natura. La popolazione è ora relativamente al sicuro e stabile.

Elenco degli uccelli endemici

  • gazza chiassosa di Lord Howe, Strepera graculina crissalis (vulnerabile, sottospecie della gazza chiassosa bianca e nera);
  • zufolatore di Lord Howe, Pachycephala pectoralis contempta (rischio minimo, sottospecie dello zufolatore dorato);
  • occhialino di Lord Howe, Zosterops lateralis tephropleurus (vulnerabile, sottospecie dell'occhialino dorsogrigio);
  • occhialino robusto, Zosterops strenuus †;
  • gerigone di Lord Howe, Gerygone insularis †;
  • coda a ventaglio di Lord Howe, Rhipidura fuliginosa cervina (†, sottospecie della coda a ventaglio fuligginosa);
  • storno di Lord Howe, Aplonis fusca hulliana (†, sottospecie dello storno di Norfolk, anch'esso estinto);
  • tordo di Lord Howe, Turdus poliocephalus vinitinctus (†, sottospecie del tordo isolano);
  • parrocchetto di Lord Howe, Cyanoramphus subflavescens †;
  • civetta di Lord Howe, Ninox novaeseelandiae albaria (†, sottospecie della civetta bubuk);
  • rallo di Lord Howe, Hypotaenidia sylvestris (in pericolo);
  • pollo sultano bianco, Porphyrio albus †;
  • colomba di Lord Howe, Columba vitiensis godmanae (†, sottospecie della colomba golabianca).

Mammiferi, rettili e anfibi

Su queste isole sopravvive solo un mammifero nativo, il pipistrello Vespadelus darlingtoni. Un'altra specie di pipistrello, l'endemico Nyctophilus howensis, noto solamente a partire da un cranio, è ormai estinto, forse a seguito dell'introduzione del ratto nero.

Due rettili terricoli sono originari di questo gruppo insulare: uno scinco (Oligosoma lichenigera) e un geco (Christinus guentheri). Entrambi sono rari sull'isola principale, ma più comuni sulle isole minori al largo. Lo scinco arcobaleno (Lampropholis delicata) e la rana Litoria dentata sono stati introdotti accidentalmente dal continente australiano. Durante il Pleistocene, qui viveva una testuggine terrestre gigante, la Meiolania platyceps, endemica dell'isola, ma attualmente si pensa che sia scomparsa prima dell'occupazione umana a causa dell'innalzamento postglaciale del livello dei mari.

Animali e piante invasivi

Maiali e capre furono volontariamente rilasciati sull'isola come potenziali fonti di cibo all'inizio del XIX secolo: le capre distruggevano arbusti ed erbe usate come siti di nidificazione e i maiali mangiavano uova e pulcini e danneggiavano il terreno grufolando in cerca di cibo. Varie specie sono scomparse dall'isola in seguito all'arrivo degli esseri umani. Con il primo evento di estinzione scomparvero il pollo sultano di Lord Howe o pollo sultano bianco, la colomba golabianca, il parrocchetto di Lord Howe e la sula mascherata, che furono eliminati da visitatori e coloni durante il XIX secolo, sia a causa della caccia eccessiva a scopo alimentare che per proteggere le coltivazioni. I ratti neri giunsero sull'isola negli anni '40 del XIX secolo assieme alle baleniere che facevano scalo qui per fare rifornimento, mentre i topi arrivarono da Norfolk nel 1860. Nel 1918, altri ratti neri furono accidentalmente introdotti con il naufragio della S.S. Makambo, che si incagliò a Ned's Beach. Ciò innescò un'altra ondata di estinzioni, che coinvolse il tordo isolano, l'occhialino robusto, lo storno di Norfolk, la coda a ventaglio fuligginosa e la gerigone di Lord Howe, portò alla distruzione dell'insetto stecco e alla decimazione dei frutti di palma. Furono allora introdotte taglie per ogni ratto e maiale che venivano uccisi e il cosiddetto ratting divenne un'attività molto popolare. I successivi programmi di avvelenamento hanno mantenuto basse le popolazioni. La civetta di Lord Howe potrebbe essersi estinta a causa delle predazioni o della competizione con il barbagianni australiano, introdotto negli anni '20 nel fallito tentativo di tenere sotto controllo la popolazione dei ratti. Anche i cani randagi costituiscono una minaccia, in quanto potrebbero aggredire il rallo indigeno e altri uccelli.

Piante invasive come l'Ageratina adenophora e il giglio di Formosa si trovano in aree inaccessibili e probabilmente non possono essere estirpate, ma altre sono attualmente in fase di rimozione. Nel 1995 venne intrapresa la prima azione per controllare la diffusione delle piante introdotte sull'isola, in particolare asparago etiopico e asparago salsapariglia, ma anche guava fragola, vite di Madeira, Cotoneaster, Ochna e Cestrum. A questa hanno avuto seguito varie operazioni di disinfestazione e la formazione del gruppo Friends of Lord Howe Island nel 2000. Sono stati inoltre avviati programmi per rimuovere le erbe infestanti dalle proprietà private e rivegetare alcune aree precedentemente coltivate. Il consiglio dell'isola ha istituito un'apposita unità ambientale, che comprende un responsabile della gestione della flora e un ufficiale permanente che si occupa delle erbe infestanti. Le infestanti sono state mappate ed è in atto un programma di eradicazione, supportato da un miglioramento delle procedure di istruzione e quarantena.

Le specie introdotte che hanno maggiormente danneggiato la flora e la fauna originarie di Lord Howe, vale a dire maiali, gatti e capre, sono stati eradicati all'inizio del XXI secolo.

Nel luglio 2012, il ministro dell'Ambiente federale australiano Tony Burke e il ministro dell'Ambiente del Nuovo Galles del Sud Robyn Parker hanno annunciato che il governo australiano e del Nuovo Galles del Sud avrebbero contribuito ciascuno al 50% del costo stimato di 9 milioni di dollari australiani per l'attuazione di un piano di eradicazione dei roditori dall'isola, utilizzando il dispiegamento aereo di esche avvelenate. Il piano è stato sottoposto alla votazione dei locali, ma non è stato esente da controversie. Prima che l'eradicazione avesse inizio, ai primi del 2019, sono stati catturati circa 230 ralli di Lord Howe, per evitare che rimanessero avvelenati. A seguito del successo dell'eradicazione dei roditori, tutti i ralli e le gazze chiassose sono stati rilasciati in tutta l'isola tra la fine del 2019 e l'inizio del 2020.

Un programma di recupero ha riportato il numero dei ralli di Lord Howe da soli 20 nel 1970 a circa 200 nel 2000, cifra prossima alla capacità portante dell'ambiente.

Cambiamenti climatici

Secondo un'analisi del noto ed eminente accademico australiano Tim Flannery, l'ecosistema di Lord Howe è minacciato dai cambiamenti climatici e dal riscaldamento globale, in quanto le sue barriere coralline sono a rischio per l'aumento della temperatura dell'acqua. La prima conferenza internazionale sulla fotosintesi artificiale globale come soluzione per il cambiamento climatico si è svolta a Lord Howe nel 2011; gli argomenti discussi sono stati pubblicati dall'Australian Journal of Chemistry.

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L'isola di Lord Howe è un'isola a forma di mezzaluna irregolare situata nel mar di Tasman, tra l'Australia e la Nuova Zelanda, 600 km direttamente ad est di Port Macquarie, 780 km a nord-est di Sydney e circa 900 km a sud-ovest dell'isola di Norfolk.

Geografia

L'isola di Lord Howe è un residuo vulcanico a forma di mezzaluna irregolare nell'oceano Pacifico sud-occidentale. Situata nel mar di Tasman tra l'Australia e la Nuova Zelanda, l'isola si trova a 600 km ad est di Port Macquarie, sulla terraferma, a 702 km a nord-est di Sydney e a circa 772 km dall'isola di Norfolk a nord-est. L'isola misura circa 10 km di lunghezza e tra 0,3 e 2,0 km di larghezza e copre un'area di 14,55 km². Lungo la costa occidentale si trova una laguna corallina semi-chiusa e riparata con sabbia bianca, la più accessibile delle 11 spiagge dell'isola.

Entrambe le sezioni dell'isola, settentrionale e meridionale, sono costituite da alture ammantate da foresta relativamente incontaminata; a sud si trovano due montagne vulcaniche, il monte Lidgbird (777 m) e il monte Gower, che, con i suoi 875 m, è il punto più alto dell'isola. Le due montagne sono separate dalla sella della Erskine Valley. Nel nord, dove vive la maggior parte della popolazione, i punti più alti sono il Malabar (209 m) e il monte Eliza (147 m). Tra questi due altopiani si estende un'area di pianura disboscata dove si trovano qualche terreno agricolo, la pista di atterraggio e le abitazioni.

Il gruppo dell'isola di Lord Howe comprende 28 isole, isolotti e scogli. Oltre alla stessa Lord Howe, la più grande tra questi è l'isolotto roccioso appuntito denominato Piramide di Ball, un vulcano eroso alto 562 m situato circa 23 km a sud-est, disabitato dagli esseri umani ma colonizzato da un gran numero di uccelli. Essa ospita l'unica popolazione selvatica conosciuta dell'insetto stecco di Lord Howe, precedentemente ritenuto estinto. A nord si trova il Gruppo dell'Ammiragliato, un ammasso di sette piccole isole disabitate. Appena al largo della costa orientale si trova Mutton Bird Island (4,5 ettari) e nella laguna Blackburn (o Rabbit) Island (3 ettari).

Clima

L'isola di Lord Howe ha un clima subtropicale umido (Cfa secondo la classificazione dei climi di Köppen).

In generale le estati sono caldo-torride con precipitazioni irregolari, ma occasionalmente abbondanti, mentre gli inverni sono molto miti con piogge più o meno uniformi. La transizione dalle condizioni climatiche estive a quelle invernali e viceversa è graduale. I venti, frequenti e salmastri, variano da quelli orientali moderati che soffiano in estate a quelli occidentali, più o meno violenti, che soffiano in inverno. Luglio è il mese più ventoso e in generale tutti i mesi invernali sono soggetti a frequenti tempeste e forti venti. In media le giornate serene sono 67,8 all'anno.

Occasionalmente sull'isola si abbattono anche tempeste e cicloni. Le registrazioni delle piogge vengono effettuate nel nord dell'isola, dove le precipitazioni sono inferiori rispetto alle montagne del sud, spesso avvolte dalle nuvole. Da un anno all'altro possono verificarsi grandi variazioni nelle precipitazioni. Luglio e agosto sono i mesi più freddi, con temperature minime medie intorno ai 13 °C ma senza gelate notturne. Le temperature massime medie variano dai 17-20 °C in inverno ai 24-27 °C in estate. L'umidità media è compresa tra il 60 e il 70% durante tutto l'anno, ma si fa maggiormente sentire nelle giornate estive più calde che nei mesi invernali più freddi.

La temperatura media del mare varia da 20,0 °C a luglio, agosto e settembre a 25,3 °C a marzo.

Animali

Sull'isola non vi sono serpenti, né piante o insetti e altri animali velenosi o in grado di pungere; nelle acque di fronte alle spiagge non vi sono neanche squali pericolosi, sebbene degli squali tigre siano stati segnalati lungo il versante roccioso dell'isola.

Uccelli

Sull'isola sono state segnalate in totale 202 specie diverse di uccelli. Diciotto specie di uccelli di terra nidificano sull'isola e molte altre specie migratrici visitano l'isola e gli isolotti adiacenti: molte di esse sono abbastanza fiduciose da consentire all'uomo di avvicinarsi abbastanza. L'isola è stata identificata da BirdLife International come Endemic Bird Area e la Permanent Park Preserve come Important Bird Area, in quanto essa ospita l'intera popolazione del rallo di Lord Howe, la maggior parte della popolazione nidificante del petrello di Solander, oltre l'1% della popolazione mondiale di altre cinque specie di uccelli marini e l'intera popolazione di tre sottospecie endemiche.

Quattordici specie di uccelli marini nidificano sull'isola. I fetonti codarossa possono essere visti in gran numero mentre volano in cerchio sulle falesie del Malabar, dove eseguono rituali di corteggiamento acrobatici. Tra agosto e maggio, migliaia di berte zampecarnicine e di berte del Pacifico tornano sull'isola ogni giorno al tramonto. Dal Little Island Track, tra marzo e novembre, è possibile osservare anche uno degli uccelli più rari del mondo, il petrello di Solander, estremamente fiducioso, mentre esegue i suoi rituali di corteggiamento durante la stagione degli amori invernale. L'isola è stata il suo unico luogo di nidificazione per molti anni dopo che la colonia riproduttiva dell'isola di Norfolk venne sterminata alla fine del XIX secolo, sebbene una piccola popolazione sopravviva nell'adiacente Phillip Island. Nel 1914, l'ornitologo Roy Bell, mentre raccoglieva esemplari per Gregory Mathews, scoprì che sul monte Gower nidificava il petrello delle Kermadec, mentre il petrello alinere è stato confermato come nidificante solo nel 1971: il suo numero è aumentato in seguito all'eliminazione dei gatti randagi dall'isola.

La berta zampecarnicine, che si riproduce in gran numero sull'isola principale in primavera-autunno, un tempo doveva subire il prelievo dei nidiacei da parte degli isolani, che ne mangiavano le carni. La berta del Pacifico e la berta minore fosca si riproducono sull'isola principale e sugli isolotti circostanti, sebbene sull'isola principale si trovi solamente un numero esiguo di rappresentanti di quest'ultima. Roy Bell scoprì anche che sull'isola nidifica l'uccello delle tempeste panciabianca. Le sule mascherate sono gli uccelli marini più grandi che si riproducono a Lord Howe e possono essere viste nidificare e planare lungo le scogliere a Mutton Bird Point durante tutto l'anno. Le sterne scure possono essere viste sull'isola principale a Ned's e a Middle Beach, a North Bay e a Blinkey Beach; sono gli uccelli marini nidificanti più numerosi dell'isola e in passato le loro uova venivano raccolte per essere mangiate. Le sterne stolide e le sterne stolide nere fanno il nido sugli alberi e nei cespugli, mentre le sterne bianche depongono in equilibrio precario il loro singolo uovo in una leggera depressione sul ramo di un albero e le sterne stolide grigie depongono le loro uova nelle cavità della scogliera.

A Lord Howe vivono sottospecie endemiche di tre specie di passeriformi, lo zufolatore dorato, l'occhialino dorsogrigio e la gazza chiassosa bianca e nera. La specie simbolo dell'isola, l'endemico rallo di Lord Howe, incapace di volare, è l'unico rappresentante sopravvissuto del suo genere; i suoi antenati erano in grado di volare, ma dal momento che quest'isola era priva di predatori e ricca di cibo, tale capacità è andata persa. Ciò ha reso questa specie una facile preda per gli isolani e gli animali randagi, tanto che, negli anni '70, la popolazione era scesa sotto le 30 unità. Dal 1978 al 1984, comunque, gli animali randagi sono stati rimossi e i ralli furono allevati in cattività per essere poi reintrodotti con successo in natura. La popolazione è ora relativamente al sicuro e stabile.

Elenco degli uccelli endemici

  • gazza chiassosa di Lord Howe, Strepera graculina crissalis (vulnerabile, sottospecie della gazza chiassosa bianca e nera);
  • zufolatore di Lord Howe, Pachycephala pectoralis contempta (rischio minimo, sottospecie dello zufolatore dorato);
  • occhialino di Lord Howe, Zosterops lateralis tephropleurus (vulnerabile, sottospecie dell'occhialino dorsogrigio);
  • occhialino robusto, Zosterops strenuus †;
  • gerigone di Lord Howe, Gerygone insularis †;
  • coda a ventaglio di Lord Howe, Rhipidura fuliginosa cervina (†, sottospecie della coda a ventaglio fuligginosa);
  • storno di Lord Howe, Aplonis fusca hulliana (†, sottospecie dello storno di Norfolk, anch'esso estinto);
  • tordo di Lord Howe, Turdus poliocephalus vinitinctus (†, sottospecie del tordo isolano);
  • parrocchetto di Lord Howe, Cyanoramphus subflavescens †;
  • civetta di Lord Howe, Ninox novaeseelandiae albaria (†, sottospecie della civetta bubuk);
  • rallo di Lord Howe, Hypotaenidia sylvestris (in pericolo);
  • pollo sultano bianco, Porphyrio albus †;
  • colomba di Lord Howe, Columba vitiensis godmanae (†, sottospecie della colomba golabianca).

Mammiferi, rettili e anfibi

Su queste isole sopravvive solo un mammifero nativo, il pipistrello Vespadelus darlingtoni. Un'altra specie di pipistrello, l'endemico Nyctophilus howensis, noto solamente a partire da un cranio, è ormai estinto, forse a seguito dell'introduzione del ratto nero.

Due rettili terricoli sono originari di questo gruppo insulare: uno scinco (Oligosoma lichenigera) e un geco (Christinus guentheri). Entrambi sono rari sull'isola principale, ma più comuni sulle isole minori al largo. Lo scinco arcobaleno (Lampropholis delicata) e la rana Litoria dentata sono stati introdotti accidentalmente dal continente australiano. Durante il Pleistocene, qui viveva una testuggine terrestre gigante, la Meiolania platyceps, endemica dell'isola, ma attualmente si pensa che sia scomparsa prima dell'occupazione umana a causa dell'innalzamento postglaciale del livello dei mari.

Animali e piante invasivi

Maiali e capre furono volontariamente rilasciati sull'isola come potenziali fonti di cibo all'inizio del XIX secolo: le capre distruggevano arbusti ed erbe usate come siti di nidificazione e i maiali mangiavano uova e pulcini e danneggiavano il terreno grufolando in cerca di cibo. Varie specie sono scomparse dall'isola in seguito all'arrivo degli esseri umani. Con il primo evento di estinzione scomparvero il pollo sultano di Lord Howe o pollo sultano bianco, la colomba golabianca, il parrocchetto di Lord Howe e la sula mascherata, che furono eliminati da visitatori e coloni durante il XIX secolo, sia a causa della caccia eccessiva a scopo alimentare che per proteggere le coltivazioni. I ratti neri giunsero sull'isola negli anni '40 del XIX secolo assieme alle baleniere che facevano scalo qui per fare rifornimento, mentre i topi arrivarono da Norfolk nel 1860. Nel 1918, altri ratti neri furono accidentalmente introdotti con il naufragio della S.S. Makambo, che si incagliò a Ned's Beach. Ciò innescò un'altra ondata di estinzioni, che coinvolse il tordo isolano, l'occhialino robusto, lo storno di Norfolk, la coda a ventaglio fuligginosa e la gerigone di Lord Howe, portò alla distruzione dell'insetto stecco e alla decimazione dei frutti di palma. Furono allora introdotte taglie per ogni ratto e maiale che venivano uccisi e il cosiddetto ratting divenne un'attività molto popolare. I successivi programmi di avvelenamento hanno mantenuto basse le popolazioni. La civetta di Lord Howe potrebbe essersi estinta a causa delle predazioni o della competizione con il barbagianni australiano, introdotto negli anni '20 nel fallito tentativo di tenere sotto controllo la popolazione dei ratti. Anche i cani randagi costituiscono una minaccia, in quanto potrebbero aggredire il rallo indigeno e altri uccelli.

Piante invasive come l'Ageratina adenophora e il giglio di Formosa si trovano in aree inaccessibili e probabilmente non possono essere estirpate, ma altre sono attualmente in fase di rimozione. Nel 1995 venne intrapresa la prima azione per controllare la diffusione delle piante introdotte sull'isola, in particolare asparago etiopico e asparago salsapariglia, ma anche guava fragola, vite di Madeira, Cotoneaster, Ochna e Cestrum. A questa hanno avuto seguito varie operazioni di disinfestazione e la formazione del gruppo Friends of Lord Howe Island nel 2000. Sono stati inoltre avviati programmi per rimuovere le erbe infestanti dalle proprietà private e rivegetare alcune aree precedentemente coltivate. Il consiglio dell'isola ha istituito un'apposita unità ambientale, che comprende un responsabile della gestione della flora e un ufficiale permanente che si occupa delle erbe infestanti. Le infestanti sono state mappate ed è in atto un programma di eradicazione, supportato da un miglioramento delle procedure di istruzione e quarantena.

Le specie introdotte che hanno maggiormente danneggiato la flora e la fauna originarie di Lord Howe, vale a dire maiali, gatti e capre, sono stati eradicati all'inizio del XXI secolo.

Nel luglio 2012, il ministro dell'Ambiente federale australiano Tony Burke e il ministro dell'Ambiente del Nuovo Galles del Sud Robyn Parker hanno annunciato che il governo australiano e del Nuovo Galles del Sud avrebbero contribuito ciascuno al 50% del costo stimato di 9 milioni di dollari australiani per l'attuazione di un piano di eradicazione dei roditori dall'isola, utilizzando il dispiegamento aereo di esche avvelenate. Il piano è stato sottoposto alla votazione dei locali, ma non è stato esente da controversie. Prima che l'eradicazione avesse inizio, ai primi del 2019, sono stati catturati circa 230 ralli di Lord Howe, per evitare che rimanessero avvelenati. A seguito del successo dell'eradicazione dei roditori, tutti i ralli e le gazze chiassose sono stati rilasciati in tutta l'isola tra la fine del 2019 e l'inizio del 2020.

Un programma di recupero ha riportato il numero dei ralli di Lord Howe da soli 20 nel 1970 a circa 200 nel 2000, cifra prossima alla capacità portante dell'ambiente.

Cambiamenti climatici

Secondo un'analisi del noto ed eminente accademico australiano Tim Flannery, l'ecosistema di Lord Howe è minacciato dai cambiamenti climatici e dal riscaldamento globale, in quanto le sue barriere coralline sono a rischio per l'aumento della temperatura dell'acqua. La prima conferenza internazionale sulla fotosintesi artificiale globale come soluzione per il cambiamento climatico si è svolta a Lord Howe nel 2011; gli argomenti discussi sono stati pubblicati dall'Australian Journal of Chemistry.

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