Genere

Semioptera wallacii

1 specie

La paradisea di Wallace (Semioptera wallacii Gray, 1859) è un uccello passeriforme della famiglia Paradisaeidae : rappresenta l'unica specie in seno al genere Semioptera Gray, 1859.

La paradisea di Wallace rappresenta molto probabilmente la prima specie di uccello del paradiso con la quale gli europei siano venuti in contatto: le descrizioni fatte da Antonio Pigafetta degli uccelli donati nel dicembre del 1521 a Tidore dal re di Bacan a Magellano durante la sua circumnavigazione del globo per consegnarli al re di Spagna, infatti, coincidono in molti punti con l'aspetto di questi uccelli. Massimiliano Transilvano aggiunse che gli indigeni conoscevano tali uccelli come mamuco diata (storpiatura del giavanese manuk dewata e del malese manute-dewata), "uccelli degli dei", nome che diede origine al termine Manucodiata con cui erano conosciuti scientificamente tutti gli uccelli del paradiso e che persiste ancor oggi nel nome del genere Manucodia .

Nonostante ciò, la paradisea di Wallace venne descritta scientificamente solo nel 1858, dopodiché per altri 60 anni non sembrerebbero esserci stati altri avvistamenti o osservazioni di questi uccelli, e ancora fino al 1983 (quando le paradisee di Wallace vennero "riscoperte" e filmate per la prima volta) se ne contano meno di una decina.

La paradisea di Wallace rappresenta una delle pochissime specie della sua famiglia (assieme a due specie di uccello fucile ed al corvo del paradiso) a non essere diffusa in Nuova Guinea: questi uccelli, infatti, sono endemici delle isole di Halmahera, Bacan e Kasiruta, nelle Molucche settentrionali, dove popolano le zone di foresta pluviale primaria e secondaria fino a un migliaio di metri di quota.

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La paradisea di Wallace (Semioptera wallacii Gray, 1859) è un uccello passeriforme della famiglia Paradisaeidae : rappresenta l'unica specie in seno al genere Semioptera Gray, 1859.

La paradisea di Wallace rappresenta molto probabilmente la prima specie di uccello del paradiso con la quale gli europei siano venuti in contatto: le descrizioni fatte da Antonio Pigafetta degli uccelli donati nel dicembre del 1521 a Tidore dal re di Bacan a Magellano durante la sua circumnavigazione del globo per consegnarli al re di Spagna, infatti, coincidono in molti punti con l'aspetto di questi uccelli. Massimiliano Transilvano aggiunse che gli indigeni conoscevano tali uccelli come mamuco diata (storpiatura del giavanese manuk dewata e del malese manute-dewata), "uccelli degli dei", nome che diede origine al termine Manucodiata con cui erano conosciuti scientificamente tutti gli uccelli del paradiso e che persiste ancor oggi nel nome del genere Manucodia .

Nonostante ciò, la paradisea di Wallace venne descritta scientificamente solo nel 1858, dopodiché per altri 60 anni non sembrerebbero esserci stati altri avvistamenti o osservazioni di questi uccelli, e ancora fino al 1983 (quando le paradisee di Wallace vennero "riscoperte" e filmate per la prima volta) se ne contano meno di una decina.

La paradisea di Wallace rappresenta una delle pochissime specie della sua famiglia (assieme a due specie di uccello fucile ed al corvo del paradiso) a non essere diffusa in Nuova Guinea: questi uccelli, infatti, sono endemici delle isole di Halmahera, Bacan e Kasiruta, nelle Molucche settentrionali, dove popolano le zone di foresta pluviale primaria e secondaria fino a un migliaio di metri di quota.

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