Halichoeres garnoti (Valenciennes, 1839) è un pesce di acqua salata appartenente alla famiglia Labridae.
Presenta un corpo allungato, abbastanza compresso lateralmente; la testa ha una forma appuntita, gli occhi sono grandi. La pinna caudale ha il margine arrotondato, la pinna dorsale e quella anale sono basse e lunghe. I maschi adulti non superano i 20 cm.
La livrea varia durante la vita del pesce: gli esemplari giovani presentano una colorazione quasi totalmente gialla eccetto una linea orizzontale azzurra che attraversa tutto il corpo partendo dall'occhio e terminando sul peduncolo caudale. Le pinne sono dello stesso colore del corpo mentre attorno all'occhio sono presenti delle piccole macchie scure.
I maschi adulti, invece, hanno la testa e tutta la prima metà del corpo di un colore giallastro, anche se attorno agli occhi continuano ad esserci delle macchie scure. Anche le pinne sono scure, ma presentano sfumature rossastre.Circa a metà del corpo è presente una fascia nera verticale, che si unisce alla base della pinna dorsale con un'altra linea nera orizzontale che copre tutta la metà posteriore del corpo. Quest'ultima è di colore azzurro.
Proviene dalle barriere coralline dell'oceano Atlantico occidentale; le località dove è stato trovato sono: Golfo del Messico, coste della Florida, del Brasile e Isole Bermuda. Vive in zone con substrato roccioso, di solito a profondità tra i 2 e gli 80 m.
Ha una dieta varia, prevalentemente carnivora, che comprende sia raramente pesci più piccoli sia invertebrati marini come crostacei, soprattutto granchi, gamberi e paguri, molluschi bivalvi, chitoni e gasteropodi in particolare dei generi Epitonium e Rissoina, echinodermi come ricci di mare, stelle marine ed ofiure.
È oviparo e la fecondazione è esterna. Si tratta di un pesce ermafrodita, che cambia sesso ad una lunghezza intorno ai 7 cm. Gli esemplari più grossi sono maschi. Questi ultimi nel periodo riproduttivo diventano territoriali, e i loro territori vengono denominati "lek".
Questa specie viene classificata come "a rischio minimo" dalla lista rossa IUCN perché non è minacciata da particolari pericoli; infatti non è particolarmente di interesse per l'acquariofilia e neanche come alimento a causa delle piccole dimensioni.