Hipposideros ruber (Noack, 1893) è un pipistrello della famiglia degli Ipposideridi diffuso nell'Africa subsahariana.
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inizia conPipistrello di medie dimensioni, con la lunghezza totale tra 82 e 94 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 47 e 55 mm, la lunghezza della coda tra 24 e 38 mm, la lunghezza del piede tra 7 e 12 mm, la lunghezza delle orecchie tra 11 e 20 mm e un peso fino a 12 g.
La pelliccia è lunga, lanuginosa, fine e setosa. Il colore generale del corpo varia dal marrone al bruno-grigiastro scuro, talvolta con dei riflessi bruno-rossastri e con la base dei peli più scura. È presente una fase completamente arancione. Le orecchie sono corte, larghe, con l'estremità appuntita e l'antitrago poco sviluppato. La foglia nasale presenta una porzione anteriore con due fogliette supplementari su ogni lato, un setto nasale poco sviluppato, una porzione posteriore priva di setti e con il margine superiore semi-circolare. È presente in entrambi i sessi una sacca frontale. Le membrane alari sono bruno-nerastre. La coda è lunga e si estende leggermente oltre l'ampio uropatagio. Il primo premolare superiore è piccolo e situato leggermente fuori la linea alveolare.
Questa specie è diffusa nell'Africa subsahariana, dal Senegal ad ovest fino all'Etiopia occidentale ad est e il Mozambico nord-occidentale a sud.
Vive nelle foreste pluviali di pianura, foreste ripariali, relitte, montane e savane alberate.
Si rifugia in piccoli gruppi o grandi colonie di diverse migliaia di individui nelle grotte, crepacci, gallerie minerarie, tetti di case, edifici abbandonati, sotto i ponti, nelle cavità degli alberi e in tane di grossi animali. L'umidità inei siti è notevolmente variabile. L'attività predatoria inizia al calare del buio e si svolge in maniera intermittente con due picchi, il primo due ore dopo e l'altro poco prima dell'alba. Il volo è lento e considerevolmente manovrato. Può spiccare il volo da terra e rimanere sospeso in volo per breve tempo.
Si nutre di insetti, particolarmente coleotteri, falene, ditteri ed isotteri catturati nella densa vegetazione.
Danno alla luce un piccolo alla volta a marzo ed aprile a nord dell'equatore mentre a ottobre e dicembre nella parte più meridionale dell'areale. È stato registrato anche uno sviluppo embrionico ritardato nella popolazione della Tanzania, dove gli accoppiamenti, l'ovulazione e la fertilizzazione avvengono da giugno a luglio seguiti da un ritardo di circa due mesi dopo il quale le nascite avvengono in dicembre.