Genere

Spalax

10 specie

Gli Spalacini (Spalacinae Gray, 1821) sono una sottofamiglia di Roditori eurasiatici che ha raggiunto un notevole adattamento alla vita ipogea; comprendono un unico genere, Spalax Guldenstaedt, 1770.

Le nove specie di spalaci sono diffuse nei Balcani, nella Russia meridionale, nell'Asia Minore e lungo le coste mediterranee fino alla Libia .

Gli spalaci sono diffusi nelle zone steppose agricole, e localmente anche nei boschi delle pianure, delle colline e delle montagne: in Turchia , ad esempio, si spingono fino a un'altitudine di 2600 metri. Perché essi possano vivere in una regione, è indispensabile che il terreno si presti alle loro attività di scavo, e che vi siano precipitazioni annue di almeno 100 mm: per tale motivo essi evitano tanto i deserti quanto i territori alluvionali. Sono fra i più abili scavatori dell'intero ordine, e il loro più importante strumento è il capo grosso e arrotondato: i robusti incisivi provvedono a smuovere il terriccio, e poi la testa sposta lateralmente le masse di terra, come un bulldozer. L'opera di scavo viene completata con l'ausilio degli arti anteriori e posteriori: questi ultimi spalano o gettano all'indietro il terriccio accumulatosi sotto il corpo, e successivamente lo spingono in superficie, ove si formano i caratteristici tumuli.

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Gli Spalacini (Spalacinae Gray, 1821) sono una sottofamiglia di Roditori eurasiatici che ha raggiunto un notevole adattamento alla vita ipogea; comprendono un unico genere, Spalax Guldenstaedt, 1770.

Le nove specie di spalaci sono diffuse nei Balcani, nella Russia meridionale, nell'Asia Minore e lungo le coste mediterranee fino alla Libia .

Gli spalaci sono diffusi nelle zone steppose agricole, e localmente anche nei boschi delle pianure, delle colline e delle montagne: in Turchia , ad esempio, si spingono fino a un'altitudine di 2600 metri. Perché essi possano vivere in una regione, è indispensabile che il terreno si presti alle loro attività di scavo, e che vi siano precipitazioni annue di almeno 100 mm: per tale motivo essi evitano tanto i deserti quanto i territori alluvionali. Sono fra i più abili scavatori dell'intero ordine, e il loro più importante strumento è il capo grosso e arrotondato: i robusti incisivi provvedono a smuovere il terriccio, e poi la testa sposta lateralmente le masse di terra, come un bulldozer. L'opera di scavo viene completata con l'ausilio degli arti anteriori e posteriori: questi ultimi spalano o gettano all'indietro il terriccio accumulatosi sotto il corpo, e successivamente lo spingono in superficie, ove si formano i caratteristici tumuli.

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