Isola

Terra del Fuoco

6 specie

La Terra del Fuoco è un arcipelago dell'America del sud, situato all'estremità meridionale del continente.

Geografia

La Terra del Fuoco occupa l'estremità meridionale del continente americano, ad una latitudine compresa tra i 52° 25' e 56° sud e una longitudine compresa tra i 63° 44' e i 74° 45' ovest. Si estende a sud-est dello Stretto di Magellano, tra gli oceani Atlantico e Pacifico.

L'arcipelago è formato da un'isola principale, l'Isola Grande della Terra del Fuoco, chiamata spesso semplicemente Terra del Fuoco o Isola Grande, con una superficie di 48100 km², e da una miriade di isole minori. L'isola principale è divisa politicamente tra due nazioni: 18507,3 km² (il 38,57% dell'area totale dell'isola) appartengono all'Argentina, mentre 29484.7 km² (il 61,43% dell'area) appartengono al Cile. L'arcipelago è diviso da un canale con andamento da est ad ovest, il Canale di Beagle, immediatamente a sud dell'isola principale. Le più estese isole a sud del canale sono Hoste e Navarino.

La parte occidentale dell'isola principale e quasi tutte le altre isole appartengono al Cile. Sono comprese nella Regione di Magellano e dell'Antartide Cilena, il cui capoluogo e città principale è Punta Arenas, situata a ridosso dello stretto. Le città cilene più popolate sono Porvenir, capoluogo della Provincia di Tierra del Fuego, situata sull'Isola Grande, e Puerto Williams, capoluogo della Provincia dell'Antartica Cilena, che si trova sull'isola di Navarino. Puerto Toro, qualche chilometro più a sud di Puerto Williams, è la località abitata più a sud del mondo. La maggior parte delle isole disabitate a nord e ad ovest dell'isola principale fa parte della Provincia di Magallanes.

La parte orientale dell'Isola Grande e alcune piccole isole nel Canale di Beagle appartengono all'Argentina. Sono parte della Provincia di Terra del Fuoco, Antartide e Isole dell'Atlantico del Sud, il cui capoluogo è Ushuaia, la più popolata città dell'arcipelago. L'altra importante città è Río Grande, sulla costa atlantica. Nella catena montuosa della Cordillera Darwin, a sud-ovest dell'isola principale, sono presenti numerosi ghiacciai che si gettano nell'oceano; il Monte Shipton, con i suoi 2469 metri, è la cima più alta dell'arcipelago.

Clima

Il clima della Terra del Fuoco è influenzato dalla latitudine, dalla vicina presenza della massa glaciale antartica, dalle correnti degli oceani e dalla natura stessa del territorio. Il vicino continente antartico espone l'arcipelago alla presenza di masse d'aria fredda, specialmente in inverno, mentre la presenza su tre lati delle acque oceaniche tende nel contempo a mantenere bassa l'escursione termica tra l'estate e l'inverno. I venti predominanti, che possono raggiungere i 135 km/h, soffiano da ovest ad est, parallelamente alla Cordillera Darwin, che costituisce invece una barriera alle masse d'aria glaciali provenienti da sud.

La regione ha un clima di tipo oceanico (“Cfc” secondo la classificazione dei climi di Köppen), con brevi estati fresche e lunghi inverni umidi, moderatamente freddi: la temperatura media annuale, al livello del mare, oscilla tra i 5 °C e i 6 °C, mentre in inverno la presenza del mare influisce sulla costa, che raramente vede temperature sotto lo 0 °C. All'interno dell'Isola Grande l'ampiezza termica aumenta, causando in inverno frequenti gelate.

Il valore delle precipitazioni medie annue è elevato soprattutto nella zona sud-ovest, specie in corrispondenza dei rilievi andini, e decresce nelle zone nord-orientali: si passa dai 5000 mm delle isole cilene più occidentali ad una quantità annua di 300 mm a Bahía San Sebastián, in territorio argentino. La neve può cadere anche in estate.

Nelle isole più a sud il clima è già di tipo sub-antartico, tipico della tundra, e rende impossibile la crescita degli alberi.

Flora

Le foreste coprono solo il 37% della superficie dell'arcipelago; nella parte nord-orientale sono invece presenti steppe ed aree fredde semi-desertiche.

Nella Terra del Fuoco si trovano sei specie arboree: il canelo (Drimys winteri), il leña dura (Maytenus magellanica), il cipresso delle Guaitecas (Pilgerodendron uviferum, la conifera più australe del mondo), e tre specie di faggio australe, il ñire (Nothofagus antarctica), il lenga (Nothofagus pumilio) e il sempreverde guindo (Nothofagus betuloides). Nel sottobosco crescono alcuni frutti, come la Fragaria chiloensis e il calafate, che sono stati raccolti a lungo dai nativi e dai residenti di discendenza europea. Una particolare importanza hanno avuto in passato per il sostentamento dei nativi fuegini i funghi del genere Cyttaria, soprannominati Pan de Indio (“Pane dell'Indio”), parassiti dei faggi australi; facendo fermentare uno di essi, il Cyttaria harioti, gli Yamana fabbricavano una sorta di aguardiente.

Queste foreste sono uniche al mondo per la loro capacità di svilupparsi in climi con estati fresche. I venti forti a volte costringono gli alberi in posizioni più esposte a crescere in forme contorte, al punto da ispirare la popolazione a chiamarli “alberi-bandiera”. Le foreste si estendono a sud fino all'Isola degli Stati, Navarino e alla parte settentrionale dell'Isola Hoste. Alcuni esemplari di faggio australe sono stati trovati fino ad un'altitudine di 500 m. Più a sud, le Isole Wollaston e la parte meridionale dell'Isola Hoste sono coperte dalla tundra sub-antartica.

Gli alberi provenienti dalle foreste della Terra del Fuoco sono stati piantati anche in zone con un clima simile, ma originariamente prive di alberi, come le Isole Fær Øer e gli arcipelaghi vicini. Gli alberi importati sono usati per scopo ornamentale, per riparare dal vento e per combattere l'erosione.

Fauna

L'arcipelago della Terra del Fuoco è luogo di grande diversità di fauna, soprattutto avicola e marina.

Nel nord è diffuso il Conuro australe. La maggior parte dei mammiferi presenti è stata importata da altri luoghi; originari del luogo, tuttavia, sono la volpe delle Ande, nella sua sottospecie fuegina (P. c. lycoides), la più piccola volpe grigia sudamericana, il guanaco e il tuco-tuco di Magellano, un roditore endemico. La lontra di fiume meridionale è ormai una specie in pericolo d'estinzione.Tra gli animali marini figurano il leone marino sudamericano, l'otaria orsina sudamericana e il cefalorinco di Commerson.

I castori americani, introdotti nel 1946, hanno finito per colonizzare la quasi totalità dei fiumi dell'isola grande e di quella di Navarino, aiutati dalla mancanza di predatori, dall'habitat favorevole e dalla capacità degli individui della specie di modificare a proprio vantaggio la struttura dell'ambiente; la proliferazione di questo roditore ha causato notevoli danni ai boschi e al suolo, provocando la creazione di un programma per l'eradicazione della specie dalla Terra del Fuoco.

mostra meno

La Terra del Fuoco è un arcipelago dell'America del sud, situato all'estremità meridionale del continente.

Geografia

La Terra del Fuoco occupa l'estremità meridionale del continente americano, ad una latitudine compresa tra i 52° 25' e 56° sud e una longitudine compresa tra i 63° 44' e i 74° 45' ovest. Si estende a sud-est dello Stretto di Magellano, tra gli oceani Atlantico e Pacifico.

L'arcipelago è formato da un'isola principale, l'Isola Grande della Terra del Fuoco, chiamata spesso semplicemente Terra del Fuoco o Isola Grande, con una superficie di 48100 km², e da una miriade di isole minori. L'isola principale è divisa politicamente tra due nazioni: 18507,3 km² (il 38,57% dell'area totale dell'isola) appartengono all'Argentina, mentre 29484.7 km² (il 61,43% dell'area) appartengono al Cile. L'arcipelago è diviso da un canale con andamento da est ad ovest, il Canale di Beagle, immediatamente a sud dell'isola principale. Le più estese isole a sud del canale sono Hoste e Navarino.

La parte occidentale dell'isola principale e quasi tutte le altre isole appartengono al Cile. Sono comprese nella Regione di Magellano e dell'Antartide Cilena, il cui capoluogo e città principale è Punta Arenas, situata a ridosso dello stretto. Le città cilene più popolate sono Porvenir, capoluogo della Provincia di Tierra del Fuego, situata sull'Isola Grande, e Puerto Williams, capoluogo della Provincia dell'Antartica Cilena, che si trova sull'isola di Navarino. Puerto Toro, qualche chilometro più a sud di Puerto Williams, è la località abitata più a sud del mondo. La maggior parte delle isole disabitate a nord e ad ovest dell'isola principale fa parte della Provincia di Magallanes.

La parte orientale dell'Isola Grande e alcune piccole isole nel Canale di Beagle appartengono all'Argentina. Sono parte della Provincia di Terra del Fuoco, Antartide e Isole dell'Atlantico del Sud, il cui capoluogo è Ushuaia, la più popolata città dell'arcipelago. L'altra importante città è Río Grande, sulla costa atlantica. Nella catena montuosa della Cordillera Darwin, a sud-ovest dell'isola principale, sono presenti numerosi ghiacciai che si gettano nell'oceano; il Monte Shipton, con i suoi 2469 metri, è la cima più alta dell'arcipelago.

Clima

Il clima della Terra del Fuoco è influenzato dalla latitudine, dalla vicina presenza della massa glaciale antartica, dalle correnti degli oceani e dalla natura stessa del territorio. Il vicino continente antartico espone l'arcipelago alla presenza di masse d'aria fredda, specialmente in inverno, mentre la presenza su tre lati delle acque oceaniche tende nel contempo a mantenere bassa l'escursione termica tra l'estate e l'inverno. I venti predominanti, che possono raggiungere i 135 km/h, soffiano da ovest ad est, parallelamente alla Cordillera Darwin, che costituisce invece una barriera alle masse d'aria glaciali provenienti da sud.

La regione ha un clima di tipo oceanico (“Cfc” secondo la classificazione dei climi di Köppen), con brevi estati fresche e lunghi inverni umidi, moderatamente freddi: la temperatura media annuale, al livello del mare, oscilla tra i 5 °C e i 6 °C, mentre in inverno la presenza del mare influisce sulla costa, che raramente vede temperature sotto lo 0 °C. All'interno dell'Isola Grande l'ampiezza termica aumenta, causando in inverno frequenti gelate.

Il valore delle precipitazioni medie annue è elevato soprattutto nella zona sud-ovest, specie in corrispondenza dei rilievi andini, e decresce nelle zone nord-orientali: si passa dai 5000 mm delle isole cilene più occidentali ad una quantità annua di 300 mm a Bahía San Sebastián, in territorio argentino. La neve può cadere anche in estate.

Nelle isole più a sud il clima è già di tipo sub-antartico, tipico della tundra, e rende impossibile la crescita degli alberi.

Flora

Le foreste coprono solo il 37% della superficie dell'arcipelago; nella parte nord-orientale sono invece presenti steppe ed aree fredde semi-desertiche.

Nella Terra del Fuoco si trovano sei specie arboree: il canelo (Drimys winteri), il leña dura (Maytenus magellanica), il cipresso delle Guaitecas (Pilgerodendron uviferum, la conifera più australe del mondo), e tre specie di faggio australe, il ñire (Nothofagus antarctica), il lenga (Nothofagus pumilio) e il sempreverde guindo (Nothofagus betuloides). Nel sottobosco crescono alcuni frutti, come la Fragaria chiloensis e il calafate, che sono stati raccolti a lungo dai nativi e dai residenti di discendenza europea. Una particolare importanza hanno avuto in passato per il sostentamento dei nativi fuegini i funghi del genere Cyttaria, soprannominati Pan de Indio (“Pane dell'Indio”), parassiti dei faggi australi; facendo fermentare uno di essi, il Cyttaria harioti, gli Yamana fabbricavano una sorta di aguardiente.

Queste foreste sono uniche al mondo per la loro capacità di svilupparsi in climi con estati fresche. I venti forti a volte costringono gli alberi in posizioni più esposte a crescere in forme contorte, al punto da ispirare la popolazione a chiamarli “alberi-bandiera”. Le foreste si estendono a sud fino all'Isola degli Stati, Navarino e alla parte settentrionale dell'Isola Hoste. Alcuni esemplari di faggio australe sono stati trovati fino ad un'altitudine di 500 m. Più a sud, le Isole Wollaston e la parte meridionale dell'Isola Hoste sono coperte dalla tundra sub-antartica.

Gli alberi provenienti dalle foreste della Terra del Fuoco sono stati piantati anche in zone con un clima simile, ma originariamente prive di alberi, come le Isole Fær Øer e gli arcipelaghi vicini. Gli alberi importati sono usati per scopo ornamentale, per riparare dal vento e per combattere l'erosione.

Fauna

L'arcipelago della Terra del Fuoco è luogo di grande diversità di fauna, soprattutto avicola e marina.

Nel nord è diffuso il Conuro australe. La maggior parte dei mammiferi presenti è stata importata da altri luoghi; originari del luogo, tuttavia, sono la volpe delle Ande, nella sua sottospecie fuegina (P. c. lycoides), la più piccola volpe grigia sudamericana, il guanaco e il tuco-tuco di Magellano, un roditore endemico. La lontra di fiume meridionale è ormai una specie in pericolo d'estinzione.Tra gli animali marini figurano il leone marino sudamericano, l'otaria orsina sudamericana e il cefalorinco di Commerson.

I castori americani, introdotti nel 1946, hanno finito per colonizzare la quasi totalità dei fiumi dell'isola grande e di quella di Navarino, aiutati dalla mancanza di predatori, dall'habitat favorevole e dalla capacità degli individui della specie di modificare a proprio vantaggio la struttura dell'ambiente; la proliferazione di questo roditore ha causato notevoli danni ai boschi e al suolo, provocando la creazione di un programma per l'eradicazione della specie dalla Terra del Fuoco.

mostra meno