Tartaruga dal guscio molle gigante dello yangtze

Tartaruga dal guscio molle gigante dello yangtze

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Genere
SPECIE
Rafetus swinhoei

La tartaruga dal guscio molle gigante dello Yangtze (Rafetus swinhoei Gray, 1873) è una rarissima tartaruga della famiglia dei Trionichidi diffusa in Cina e Vietnam. Viene chiamata anche tartaruga dal guscio molle gigante del Fiume Rosso, tartaruga dal guscio molle di Shanghai o tartaruga dal guscio molle di Swinhoe. In cinese è nota come tartaruga dal guscio molle punteggiata (Bān Bīe, 斑鱉). Ne sono noti solamente tre esemplari e di conseguenza, sulla Lista Rossa della IUCN, viene classificata tra le specie in pericolo critico. Gli studiosi speravano che la coppia allevata allo Zoo di Suzhou riuscisse a riprodursi, ma il 15 aprile 2019 la femmina conservata allo zoo di Suzhou è morta, lasciando così poche speranze per la salvaguardia della specie dall'estinzione. Gli altri due esemplari rimasti, di cui non si conosce il genere, vivono liberi in Vietnam; alcuni studiosi considerano la popolazione vietnamita, nota come tartaruga del lago Hoan Kiem, una specie separata (Rafetus leloii).

Aspetto

La tartaruga dal guscio molle gigante dello Yangtze si caratterizza per la sua testa larga, con il muso simile a quello di un maiale e gli occhi in posizione dorsale. Misura oltre 100 cm di lunghezza e 70 di larghezza e pesa circa 70–100 kg. Un esemplare catturato in Vietnam pesava più di 200 kg. Il carapace, o guscio, può crescere per più di 50 cm sia in lunghezza che in larghezza. La testa può misurare più di 20 cm di lunghezza e 10 cm di larghezza. I maschi, generalmente, sono più piccoli delle femmine ed hanno la coda più lunga e più larga.

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Distribuzione

Geografia

Continenti
Paesi

La tartaruga dal guscio molle gigante dello Yangtze viveva nel Fiume Azzurro (fiume Yangtze) e nel lago Taihu, situato al confine tra le province di Jiangsu e Zhejiang, nella Cina orientale, e nelle località di Gejiu, Yuanyang, Jianshui e Honghe, nella provincia di Yunnan, in Cina meridionale.

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L'ultimo esemplare in natura di cui siamo a conoscenza venne catturato nel 1998 nel Fiume Rosso, tra Yuanyang e Jianshui, e venne subito rimesso in libertà. In Vietnam e Cina sopravvivono solamente quattro esemplari noti, due in Vietnam, rispettivamente nel lago Hoan Kiem e a Son Tay (nei pressi di Hanoi), e gli altri due nello zoo di Suzhou, in Cina.

Un esemplare allo zoo di Pechino è morto nel 2005 ed un altro allo zoo di Shanghai è morto nel 2006; entrambi erano stati catturati a Gejiu negli anni '70.

Nel 1999, 2000 e 2005 vennero filmate delle tartarughe che emersero eccezionalmente dal lago Hoan Kiem, suscitando una vasta audience nel Paese. Si ritiene, però, che nel lago rimanga solo un unico esemplare. Nell'aprile del 2011 esso è stato catturato, poiché aveva sul corpo delle piaghe aperte che necessitavano di trattamento medico.

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Tartaruga dal guscio molle gigante dello yangtze mappa dell'habitat
Tartaruga dal guscio molle gigante dello yangtze mappa dell'habitat
Tartaruga dal guscio molle gigante dello yangtze
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Abitudini e stile di vita

Dieta e nutrizione

Si nutre di pesci, granchi, chiocciole, giacinti d'acqua, rane e foglie.

Abitudini di accoppiamento

La tartaruga dal guscio molle gigante dello Yangtze può deporre da 60 a più di 100 uova per covata. Esse vengono deposte nel corso della notte o durante la mattina.

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Nel 2008, una femmina fertile, proveniente dallo zoo di Changsha, è stata introdotta nel recinto dell'unico esemplare maschio conosciuto della Cina, un individuo di 100 anni residente allo zoo di Suzhou. La femmina, che ha più di 80 anni, ha sopportato benissimo il viaggio di 965 km e i biologi sperano che un giorno si riprodurrà con successo. Lo spostamento è stato coordinato dalla Wildlife Conservation Society e dalla Turtle Survival Alliance.

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Popolazione

Minacce demografiche

La tartaruga dal guscio molle gigante dello Yangtze è stata portata sull'orlo dell'estinzione dalla distruzione dell'habitat, dalla caccia di sussistenza e per consumo locale, e dall'impiego del carapace e delle ossa in medicina. Il suo cranio viene spesso esibito come un trofeo. In Cina, un altro fattore di rischio è costituito da un recente progetto per la costruzione di una centrale idroelettrica sul Fiume Rosso costituita da 12 dighe: l'attuazione del progetto comporterebbe l'allagamento di tutto l'areale della specie e muterebbe per sempre l'ecosistema delle pianure del Vietnam.

Conservazione

Tutti i progetti di conservazione riguardanti questa specie sono concentrati sulla riproduzione in cattività negli zoo cinesi e sulla ricerca di eventuali esemplari sopravvissuti allo stato selvatico. L'unica femmina rimasta di cui siamo a conoscenza è stata trasferita dallo zoo di Changsha a quello di Suzhou, con lo scopo di farla accoppiare con il maschio là presente. Altri programmi sono stati condotti per migliorare le condizioni di accoppiamento nello zoo e nel Tempio Occidentale di Suzhou. Un gruppo di lavoro sulla conservazione di Rafetus nello Yunnan è stato costituito dalla CI-Shanshui. In questa provincia gli scienziati locali sono tuttora alla ricerca degli ultimi esemplari rimasti. I due esemplari dello zoo di Suzhou, una volta accoppiatisi, furono in grado di produrre due covate di uova, delle quali più della metà fertili; sfortunatamente, tutti gli embrioni perirono prima della schiusa. La Turtle Survival Alliance rilasciò un comunicato; in esso veniva dichiarato che «un certo numero delle uova era dotato di gusci molto sottili; ciò significa che la dieta dei due animali prima della riproduzione non era ottimale». Le due tartarughe vennero allora preparate ad una nuova serie di accoppiamenti; durante la preparazione furono nutrite con una dieta ricca di calcio allo scopo di rendere più resistenti le uova. Liu Jinde, il direttore dello zoo, disse: «Stiamo lavorando duramente e dovremmo riuscire nel nostro intento. Le tartarughe sono in ottima salute».

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Gli scienziati fecero nuovamente accoppiare le tartarughe nel maggio del 2009, periodo che coincide con la stagione degli amori di questa specie. Nell'autunno del 2009, però, lo zoo annunciò che nonostante fossero state deposte 188 uova, queste erano sterili e non si schiusero. La Turtle Survival Alliance rilasciò un'altra dichiarazione nella quale veniva spiegato che la sterilità era in parte dovuta alla dieta povera di nutrienti; inoltre, l'associazione espresse preoccupazione riguardo ai visitatori dello zoo che avevano gettato rifiuti all'interno del recinto delle tartarughe, i quali, se ingeriti, avrebbero potuto danneggiare la salute dei rettili. Il 15 giugno del 2010 la femmina depose 63 uova. Metà di queste vennero lasciate nella sabbia per essere incubate in maniera naturale, mentre le altre, rimosse, vennero poste in un'incubatrice, dove furono incubate a vari gradi di temperatura ed umidità. Ancora una volta, però, le uova risultarono sterili.

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Riferimenti

1. Tartaruga dal guscio molle gigante dello yangtze articolo su Wikipedia - https://it.wikipedia.org/wiki/Rafetus_swinhoei
2. Tartaruga dal guscio molle gigante dello yangtze sul sito della Lista Rossa IUCN - https://www.iucnredlist.org/species/39621/97401328

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