Penelope cornuta,

Penelope cornuta,

Guan cornuto, oreofaside derbiano, Penelope dal cono,

Regno
Phylum
Classe
Ordine
Famiglia
SPECIE
Oreophasis derbianus

La penelope cornuta, anche guan cornuto, oreofaside derbiano o penelope dal cono, (Oreophasis derbianus G. R. Gray, 1844) è un uccello galliforme della famiglia dei Cracidi, diffuso in Messico e Guatemala. È l'unica specie nota del genere Oreophasis.

Aspetto

Misura 75-85 cm di lunghezza.

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Grazie al lungo corno rosso che si innalza dalla fronte, questo grosso galliforme ha un aspetto inconfondibile. Il piumaggio delle parti superiori è di colore nero lucido con dei riflessi bluastri. Numerose macchie longitudinali scure ornano le parti bianche del collo, del petto e della parte alta del ventre. I fianchi e la parte bassa dell'addome sono marroni. La lunga coda nera è circondata da un'ampia fascia bianca alla base.

Chiaramente visibili sono il prominente «doppio mento» rosso, l'iride bianca, il becco giallo e le carnose zampe di colore scarlatto.

I due sessi sono identici, ma i maschi presentano dimensioni leggermente più grandi. Inoltre, questi ultimi possiedono un corno più sviluppato, ali più lunghe, coda e tarsi più allungati.

I giovani sono simili ai genitori, ma presentano un piumaggio più opaco e un corno più abbozzato. Questa appendice scarlatta compare all'età di quattro mesi e raggiunge una lunghezza massima di 3,5 centimetri ad un anno.

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Distribuzione

Geografia

Le penelopi cornute vivono nelle regioni centrali dell'America centrale, in un'area molto piccola di poco più di 7000 chilometri quadrati. Il loro areale ricopre il sud-est del Messico (Oaxaca, Chiapas), il Guatemala e il nord dell'Honduras (ma in quest'ultimo Paese è probabilmente estinta).

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Nelle zone subtropicali, frequentano le foreste sempreverdi umide di montagna, ad altitudini comprese tra i 2300 e i 3100 metri. Occasionalmente, possono scendere nelle vallate fino a 1200 metri, o, al contrario, in habitat dove le condizioni sono particolarmente ottimali, spingersi fino a 3350 metri. Preferiscono generalmente i boschetti sempreverdi dominati da querce, storace americano e clorantacee. Di solito vivono nel sottobosco, dove la vegetazione è particolarmente rigogliosa e con abbondanza di felci, epifite, muschi e piante rampicanti.

Talvolta gli alberi di latifoglie che predilige sono accompagnati da pini e cipressi, ma la specie non si avventura mai su versanti anche solo leggermente più asciutti.

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Penelope cornuta, mappa dell'habitat

Bioma

Penelope cornuta, mappa dell'habitat
Penelope cornuta,
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Abitudini e stile di vita

Le penelopi cornute rigurgitano talvolta dei frammenti di foglie verdi ancora integre: ciò tende a dimostrare che questi uccelli sono degli agenti dispersivi molto attivi. Possono essere scorte mentre camminano, corrono e grattano energicamente il terreno, ma il loro status di specie che si alimenta a terra può essere facilmente confutato. Le penelopi cornute bevono assumendo l'acqua che si accumula negli affossamenti e nelle piccole cavità delle bromeliacee.

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Date le dimensioni ridotte del loro territorio, le penelopi cornute sono probabilmente solo sedentarie.

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Stile di vita
Comportamento stagionale
Il richiamo dell'uccello

Dieta e nutrizione

Le penelopi cornute consumano soprattutto frutta e foglie verdi. Durante alcuni studi effettuati recentemente nel Chiapas, è stato visto che nel menu di questi animali compaiono i frutti di 40 specie appartenenti a 27 famiglie diverse (specialmente Lauracee e Liliacee). Le foglie consumate, invece, appartenevano a specie di altre 8 famiglie, tra cui spiccavano la canapa acquatica e la chicchera rampicante. Le penelopi cornute apprezzano in particolare tre tipi di frutto: le nettarinie, i frutti della verbena e le more.

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Sebbene alcuni studi li descrivano come strettamente vegetariani, a volte questi uccelli abbandonano una dieta composta esclusivamente di piante e consumano, seppur molto di rado, invertebrati come ortotteri e larve.

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Abitudini di accoppiamento

A El Triunfo, in Messico, le penelopi cornute nidificano principalmente tra febbraio e marzo, periodo corrispondente a un leggero calo delle precipitazioni. Verso il mese di maggio, i nidiacei hanno già completato metà del loro sviluppo. Sulle pendici del vulcano Tacaná, la stagione di nidificazione inizia a gennaio o forse prima. Le penelopi cornute sono probabilmente poligame: i maschi spesso riescono a sedurre quattro o cinque compagne e trascorrono un periodo di 3-9 giorni con ciascuna di loro, ed è per questo che possiedono un territorio relativamente vasto, che si estende su una lunghezza di 500-600 metri.

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Il nido si trova di solito ad un livello molto alto, tra i rami di un mughetto (Clethra) o di un liquidambar, arbusti di dimensioni piuttosto rispettabili. È situato tra 16 e 25 metri di altezza dal suolo, non lontano da un piccolo corso d'acqua corrente. Le testimonianze riguardanti la scoperta di nidi situati sul terreno sono estremamente dubbie.

La struttura è generalmente poco curata e i materiali che la costituiscono (piante secche, radici di epifite, vegetali parassiti) hanno un aspetto piuttosto rudimentale, il che non permette al nido di raggiungere dimensioni rispettabili.

Le uova, bianche e in numero di due per covata, che misurano 85 mm per 60, vengono covate per 39-45 giorni prevalentemente dalla sola femmina, tenuto conto delle abitudini poligame del maschio, che assicura una presenza di appena 30-146 minuti al giorno per ciascuno dei suoi nidi. Alla nascita, i pulcini sono ricoperti da un piumino grigio-bruno sulle regioni superiori, con una striscia sulla testa e parti inferiori più chiare.

I principali razziatori delle covate sono i tucanetti smeraldo e gli allocchi fulvi (Strix fulvescens). I maschi non raggiungono la maturità sessuale che a partire dai 4 anni di età. Le femmine sono più precoci e sono in grado di riprodursi già all'età di 14 mesi.

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Popolazione

Conservazione

La IUCN Red List classifica Oreophasis derbianus come specie in pericolo di estinzione (Endangered). La popolazione attuale viene stimata tra le 600 e le 1700 unità, dopo un lungo periodo di declino che è durato per tutto il XX secolo. I primi segnali del declino di questa specie risalgono già agli anni '30, quando in Guatemala alcune popolazioni locali iniziarono a non farsi vedere per molti anni. A partire dagli anni '60 o '70, in Messico il numero di esemplari scese sotto le 1000 unità.

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D'altra parte, recentemente sono emerse nuove popolazioni nelle aree vulcaniche del Guatemala orientale.

Il preoccupante deterioramento dell'habitat dovuto alla riconversione delle tecniche agricole è la causa principale del declino della specie. In alcune aree non va sottovalutato l'effetto dello sfruttamento delle miniere di marmo e l'attività industriale. Inoltre, la commercializzazione di questo animale, nonostante l'aspetto poco vistoso, ha incontrato un grande successo. Le penelopi cornute non sono protette ufficialmente contro le persecuzioni e contro la caccia. L'istituzione di riserve protette, grazie ad iniziative personali e private, ha consentito l'inanellamento e il rilascio in natura di adulti in età riproduttiva.

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Riferimenti

1. Penelope cornuta, articolo su Wikipedia - https://it.wikipedia.org/wiki/Oreophasis_derbianus
2. Penelope cornuta, sul sito della Lista Rossa IUCN - https://www.iucnredlist.org/species/22678453/177970135
3. Xeno-canto canto degli uccelli - https://xeno-canto.org/334385

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