Aphanius fasciatus
Aphanius fasciatus Valenciennes, 1821, noto in italiano come nono, è un pesce d'acqua salmastra appartenente alla famiglia Cyprinodontidae (ordine Cyprinodontiformes), di cui è l'unica specie autoctona italiana.
On
OnnivoroPer onnivoro si intende in biologia un organismo che si nutre di una ampia varietà di alimenti; altri sinonimi utilizzati sono polifago, eurifago ...
Ov
OviparoL'oviparità è un tipo di riproduzione, in cui le femmine depongono uova fecondate la cui crescita embrionale termina al di fuori dell'organismo m...
No
Non-migratorioAn
AnfidromoM
inizia conSi tratta di un piccolo pesce che raggiunge a malapena i 5-6 cm. La bocca è piccola ed in posizione supera mentre la testa è piuttosto grande. La pinna caudale è grande ed arrotondata con una banda brunastra, la dorsale e l'anale sono quasi simmetriche, di colore giallastro con macchie e bande marrone, così come le pinne pari. La livrea presenta delle differenze legate al sesso, il maschio infatti ha da 7 a 15 bande verticali chiare ed ha il dorso di un vivace color blu, oliva o bruno. La femmina ha colori assai più smorti e bande scure assai meno definite.In questa specie i maschi sono molto più piccoli delle femmine.
Questa specie ha distribuzione circummediterranea e si ritrova in tutti i paesi bagnati dal mar Mediterraneo eccetto la penisola iberica, la Francia occidentale ed il Marocco ed in tutte le sue isole eccettuata Creta. Preferisce le acque salmastre della zona dei Mugilidi e può vivere anche in paludi e stagni salmastri sopportando grandi escursioni termiche e di salinità.
È inoltre presente in fiumi con acque salate o salmastre, come l'Imera meridionale in Sicilia. È una specie molto eurialina tanto che si può, anche se raramente, ritrovare in acque del tutto dolci e, ancor più di rado, in mare. Addirittura è stato ritrovato nelle acque ipersaline delle saline.
È una specie gregaria che forma banchi nell'immediato sottoriva degli ambienti in cui vive.
La maturità sessuale è raggiunta entro l'anno di età (adattamento ad ambienti instabili). La riproduzione avviene per tutta la primavera e l'estate. Il maschio effettua una danza rituale per separare una femmina dal branco dopo di che questa depone circa 200 uova che aderiscono alla vegetazione, prontamente fecondate dal maschio. Gli avannotti alla nascita sono lunghi circa 5 mm.
Il nono non è interesse di pesca e non ha dunque valore commerciale. Le sue carni, anche se commestibili, non sono particolarmente apprezzate in cucina. In passato erano addirittura reputate velenose. In quanto la sua dieta è principalmente composta da piccole invertebrati e larve di insetti, questa specie può fornire un servizio ecosistemico come agente di controllo biologico contro le zanzare.