La ghiandaia terragnola di Mongolia o podoce di Henderson (Podoces hendersoni Hume, 1871) è un uccello passeriforme della famiglia dei Corvidi.
Il nome scientifico della specie, hendersoni, rappresenta un omaggio a George Henderson, ufficiale medico della spedizione Lahore-Yarkand che ne ottenne gli esemplari utilizzati in seguito per la descrizione scientifica.
Misura 28 cm di lunghezza, per 104-140 g di peso.
Si tratta di uccelli dall'aspetto massiccio, muniti di grossa testa arrotondata con becco robusto e appuntito, lungo e lievemente ricurvo verso il basso, ali arrotondate, coda di media lunghezza e dall'estremità squadrata e zampe forti e allungate.
Il piumaggio è di colore beige su testa, petto e fianchi, che sfuma nel grigio-biancastro su gola e ventre, schiarendosi ulteriormente nel biancastro sul sottocoda: sul dorso e sulle ali, tale colore sfuma invece nel bruno-rossiccio. Fronte e vertice sono di colore nerastro, e nerastro è anche un anello sottile alla base del becco (la cui area piumata attorno alle narici è di colore beige): la coda, le copritrici primarie e le remiganti cono nere con decisi riflessi metallici bluastri, con la seconda remigante primaria bianca.
Il becco è nerastro, e dello stesso colore sono anche le zampe: gli occhi sono invece di colore bruno scuro.
La ghiandaia terragnola di Mongolia è diffusa dal Tien Shan a Tuva, ad est attraverso l'area di confine fra Cina (Uiguristan occidentale e settentrionale, Qinghai nord-orientale, Gansu settentrionale) e Mongolia, fino alla Mongolia Interna occidentale. Un esemplare isolato è stato inoltre osservato nel Kazakistan orientale.
L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalle aree desertiche e semidesertiche, sia rocciose che sabbiose, con presenza sparsa di cespugli ed aree erbose (principalmente di caragana).
La ghiandaia terragnola di Mongolia è un uccello diurno, che vive in coppie o in gruppetti familiari, facendo ritorno sul far della sera verso i cespugli o i rami bassi degli alberi, fra i quali passa la notte al riparo dalle intemperie e dagli eventuali predatori.La maggior parte del tempo viene trascorsa al suolo: questi uccelli sono dei gran camminatori, che si muovono velocemente al suolo, esplorando lo strato superficiale di sabbia e le fessure fra rocce e detriti col becco appositamente conformato, alla ricerca di cibo. Le ghiandaie terragnole sono tuttavia in grado di volare, sebbene lo facciano di rado (ad esempio in caso di pericolo imminente) e non eccellano in quest'abilità.
I richiami di questi uccelli, ancora poco studiati, consistono in degli squittii acuti ripetuti in rapida successione.
La stagione degli amori va dalla metà di marzo ai primi di giugno: si tratta di uccelli rigidamente monogami.
La coppia collabora sia nella costruzione del nido (a forma di coppa, ubicato vicino al suolo in un cespuglio, costituito da rametti e fibre vegetali intrecciate, con interno foderato di pelame e piumino), nella cova (con la femmina che incuba le uova e il maschio che la imbecca e tiene a guardia i dintorni) e nell'allevamento dei nidiacei, i quali, ciechi ed implumi alla schiusa, si rendono indipendenti a circa un mese e mezzo dalla schiusa.