Montagna

Massiccio del Giura

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Il massiccio del Giura è una catena montuosa calcarea situata a nord delle Alpi, che segna una parte del confine tra Francia e Svizzera e raggiunge un'altitudine massima di 1 720 metri.

In Francia, occupa essenzialmente la regione Franca Contea e si estende nella regione Rodano-Alpi, nell'est del dipartimento dell'Ain e al nord-ovest del dipartimento della Savoia, estendendosi altresì nell'estrema parte meridionale del dipartimento dell'Alto Reno, in Alsazia, dove non supera gli 800 metri d'altitudine. La catena si prolunga in Germania con due altopiani calcarei di altitudine modesta, situati nel Baden-Württemberg (Giura Svevo, in tedesco Schwäbische Alb) e in Baviera (Giura Francone, in tedesco Fränkische Alb).

Geografia

Soprattutto nel XIX secolo, i geologi ricorrevano al termine Giura per indicare anche le Alpi sveve e il Giura Francone, o per aree cui oggi non viene più indicata in maniera estensiva l'espressione "massiccio del Giura". La ripartizione delle catene del Giura (Klettgau, Randen, Baar) non trova un'indicizzazione costante nei testi in lingue tedesche alemanne (fonte preziosa in materia). Sovente, soprattutto il Baar ("Baaralb") e il Randen vengono classificati all'interno delle Alpi Sveve, sebbene ciò non sia corretto, in quanto il confine sud-occidentale corre, secondo i geografi di oggi, vicino a Tuttlingen e Spaichingen, mentre il Randen si sviluppa in gran parte sul territorio svizzero.

Da un punto di vista geologico, il Baar, il Randen e il Klettgau del Giura risalgono al Giurassico: tutti appartengono a un'area uniforme composta da strati leggermente inclinati e deformati, che hanno generato gradini di stratificazione per via dell'erosione. Questi luoghi, tuttavia, si estendono a sud dell'Alto Reno in aree che sono incluse nel Jura svizzero e lì - in contrasto con la regione ondulata sopraccitata - si scorgono panorami pianeggianti (Tafeljura). Tuttavia, mentre le sezioni con strati deformati possono essere fatte risalire al sollevamento della zona tra Parigi e la Selva Boema, il Giura che presenta pieghe è direttamente collegato alla formazione (ripiegamento) delle Alpi, potendo anzi addirittura essere considerato come una piccola propaggine, separata a nord dalla Savoia.

La differenza tra il Giura svizzero e il Giura Svevo in senso più ampio deriva dai confini politici odierni e non trova basi geologiche: le divergenze maggiori si possono incontrare, come detto, tra il Giura piegato e il Giura pianeggiante. Quest'ultimo fa parte del terreno stratiforme tedesco o francese sudoccidentale, che insieme formano un terreno stratigrafico anticlinale. Il Jura situato a est del graben superiore del Reno (Basilea Campagna e Argovia, Alpi sveve, ecc.) trova la sua controparte nelle estese catene del Giura situate in Francia, oltre il Reno. In Svizzera, le colline dell'Ajoie si trovano già nell'area del Giura piegato (nonostante anche tale località viene tradizionalmente compreso all'interno della regione pianeggiante). Il Giura pianeggiante dell'Argovia, del Randen e delle Alpi sveve ha quindi più caratteristiche in comune a livello geomorfologico con l'Ajoie e con la porta della Borgogna (situata tra il massiccio del Giura sud e i Vosgi a nord, in Alsazia) piuttosto che con il Giura piegato presente in Svizzera e Francia.

Il massiccio del Giura propriamente inteso (Giura francese e svizzero) presentano principalmente faglie risalenti al Giurassico, ma aree ristrette del Giura tabulare (principalmente in Svizzera), a nord-est (lungo l'Alto Reno) e a nord-ovest (Ajoie, porta della Borgogna) vengono incluse per convenzione.

Idrografia

Il Giura vanta una rete idrica molto meno fitta e ramificata rispetto ad altre catene montuose basse. Ciò può essere spiegato dal fatto che l'acqua piovana non scorre ovunque in superficie, ma si infiltra direttamente nel sottosuolo calcareo poroso. Ci sono molte valli secche nel Giura formatesi in periodi climatici passati con elevati livelli di precipitazioni, ma oggi non capita mai, se non dopo piogge abbondantissime, che trasportino acqua. La presenza di strutture tipiche del carsismo è tutto sommato comune (doline, campi solcati, pozzi, e così via).

Il sistema fluviale delle montagne del Giura si è formato in un'epoca molto remota. Ciò significa che i fiumi più grandi esistevano già prima del ripiegamento delle montagne: quando questo processo iniziò, i fiumi preservarono il loro corso e, grazie al loro costante flusso, erosero gli strati rocciosi con la stessa rapidità con cui procedeva il ripiegamento. Pertanto, nel Giura si sono formate numerose gole strette e profonde (le cosiddette Clusies, le chiuse), le quali risultano una caratteristica tipica del paesaggio locale. La maggior parte degli strati rocciosi di una piega sono esposti sulle pareti rocciose di queste gole. Le gole più celebri sono quelle del Birsa a sud e a settentrione di Moutier, i gorges du Pichoux della Sorne, la chiusa di Balsthal, le gole del Suze a nord di Bienne (che comprende anche la gola del Taubenloch) e il Défilé de l'Ecluse del Rodano a sud-ovest di Ginevra.

Il fiume più lungo del Giura è il Doubs, che scorre nell'altopiano del Giura dando vita a una valle. Altri corsi d'acqua precipui sono l'Ain, il Loue, l'Orbe, l'Areuse, lo Schüss e il Birs. Presso i laghi naturali, figura un substrato composto da morene datanti dalle grandi glaciazioni del Quaternario (Günz, Mindel, Riss, Würm) garantisce l'impermeabilità del suolo. Essi si trovano quasi tutti nelle alte valli nella parte sud-occidentale del Giura, compreso il lago di Joux insieme al lago di Brenet, al des Taillères, al Saint-Point e al Chalain. Ci sono diversi bacini artificiali lungo i fiumi Doubs e Ain e delle risorgive.

Nei fiumi e nei laghi (si pensi in particolare al lago di Joux), l'acqua filtra nel sottosuolo calcareo in alcuni punti e torna in superficie solo dopo alcuni chilometri di distanza a un livello più basso nelle sorgenti con portata elevata. Le sorgenti si trovano perlopiù ai piedi di un'alta parete rocciosa verticale (Vauclusetyp), ad esempio la fonte della Loue e del Lison a sud di Besançon, ma anche dell'Orbe e dell'Areuse.

Clima

Il clima sul massiccio del Giura a volte è rigido, umido e freddo. La maggior parte delle precipitazioni cade nei mesi estivi sotto forma di temporali, ma è distribuita in modo molto diverso da regione a regione: talvolta, i violenti scrosci si accompagnano con il vento Joran. In inverno si verificano spesso precipitazioni prolungate, specie presso le alte valli completamente chiuse a oltre 1000 m sul livello del mare. Inoltre, quelle tra queste ultime situate nei cantoni svizzeri di Neuchâtel, Vaud e nei vicini dipartimenti francesi di Doubs e Jura sono note per via delle temperature impervie in inverno; l'aria fredda tende ad accumularsi durante le notti serene (formando i cosiddetti banchi di aria fredda). Il 12 gennaio del 1987, a La Brévine, fu registrata la temperatura più bassa mai rilevata in Svizzera (-41,8 °C) alla stazione di misurazione gestita da MeteoSvizzera e, il 13 gennaio 1968, si è annoverata la temperatura di -36,7 °C alla stazione della Météo-France di Mouthe, tra le più basse nella storia meteorologica del Giura francese. Si ha altresì notizia di una misurazione non ufficiale di -41 °C risalente al 31 gennaio 1888 nella valle di Joux, oltre che di una del gennaio 1985 presso la Combe des Amburnex nella stazione di ricerca Changins (oggi Agroscope) di -46 °C.

Flora

Il Giura vanta vaste aree boschive. Tra le specie vegetali tipiche e più diffuse rientrano conifere quali pecci (Picea abies), pini (Pinus) e abeti (Abies); ma sono presenti anche estese macchie verdi composte da faggi (Fagus) e querce (Quercus). Il paesaggio forestale è intervallato a zone di pascolo, composte da sporadici abeti rossi; in primavera, molti di questi pascoli sono ricoperti di narcisi tromboni (Narcissus pseudonarcissus), soprattutto tra Grande Sagneule (Neuchâtel Jura, a nord-est del Col de La Tourne) e Sauge. Per via del clima, il piano montano si trova a circa 1400-1500 m s.l.m., nel Giura francese a 1600 m: al di sopra di tale quota, la vegetazione è pressoché composta da manti erbosi. Nell'estremo sud-ovest del Giura e nella zona del fiume Ain, si può già intravedere l'influenza del clima più mite sulla vegetazione. Da un punto di vista storico-floristico si riscontra una minore presenza dell'abete rosso dal Giura occidentale verso est; nel XVIII secolo l'albero, che richiede più luce dell'abete bianco e del faggio, è stato disboscato più intensamente e ha consentito la produzione di legname in maniera quasi industriale nel Giura orientale. I boschi di querce, un tempo abbastanza diffusi, sono in gran parte scomparsi a causa dell'industrializzazione e dell'insediamento antropico.

L'agricoltura e il pascolo intensivo sono praticati nei bacini e nelle valli. I ripidi pendii nel settore meridionale del Giura, uniti alla mitigazione del clima da parte dei laghi, risultano ideali per la viticoltura.

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Il massiccio del Giura è una catena montuosa calcarea situata a nord delle Alpi, che segna una parte del confine tra Francia e Svizzera e raggiunge un'altitudine massima di 1 720 metri.

In Francia, occupa essenzialmente la regione Franca Contea e si estende nella regione Rodano-Alpi, nell'est del dipartimento dell'Ain e al nord-ovest del dipartimento della Savoia, estendendosi altresì nell'estrema parte meridionale del dipartimento dell'Alto Reno, in Alsazia, dove non supera gli 800 metri d'altitudine. La catena si prolunga in Germania con due altopiani calcarei di altitudine modesta, situati nel Baden-Württemberg (Giura Svevo, in tedesco Schwäbische Alb) e in Baviera (Giura Francone, in tedesco Fränkische Alb).

Geografia

Soprattutto nel XIX secolo, i geologi ricorrevano al termine Giura per indicare anche le Alpi sveve e il Giura Francone, o per aree cui oggi non viene più indicata in maniera estensiva l'espressione "massiccio del Giura". La ripartizione delle catene del Giura (Klettgau, Randen, Baar) non trova un'indicizzazione costante nei testi in lingue tedesche alemanne (fonte preziosa in materia). Sovente, soprattutto il Baar ("Baaralb") e il Randen vengono classificati all'interno delle Alpi Sveve, sebbene ciò non sia corretto, in quanto il confine sud-occidentale corre, secondo i geografi di oggi, vicino a Tuttlingen e Spaichingen, mentre il Randen si sviluppa in gran parte sul territorio svizzero.

Da un punto di vista geologico, il Baar, il Randen e il Klettgau del Giura risalgono al Giurassico: tutti appartengono a un'area uniforme composta da strati leggermente inclinati e deformati, che hanno generato gradini di stratificazione per via dell'erosione. Questi luoghi, tuttavia, si estendono a sud dell'Alto Reno in aree che sono incluse nel Jura svizzero e lì - in contrasto con la regione ondulata sopraccitata - si scorgono panorami pianeggianti (Tafeljura). Tuttavia, mentre le sezioni con strati deformati possono essere fatte risalire al sollevamento della zona tra Parigi e la Selva Boema, il Giura che presenta pieghe è direttamente collegato alla formazione (ripiegamento) delle Alpi, potendo anzi addirittura essere considerato come una piccola propaggine, separata a nord dalla Savoia.

La differenza tra il Giura svizzero e il Giura Svevo in senso più ampio deriva dai confini politici odierni e non trova basi geologiche: le divergenze maggiori si possono incontrare, come detto, tra il Giura piegato e il Giura pianeggiante. Quest'ultimo fa parte del terreno stratiforme tedesco o francese sudoccidentale, che insieme formano un terreno stratigrafico anticlinale. Il Jura situato a est del graben superiore del Reno (Basilea Campagna e Argovia, Alpi sveve, ecc.) trova la sua controparte nelle estese catene del Giura situate in Francia, oltre il Reno. In Svizzera, le colline dell'Ajoie si trovano già nell'area del Giura piegato (nonostante anche tale località viene tradizionalmente compreso all'interno della regione pianeggiante). Il Giura pianeggiante dell'Argovia, del Randen e delle Alpi sveve ha quindi più caratteristiche in comune a livello geomorfologico con l'Ajoie e con la porta della Borgogna (situata tra il massiccio del Giura sud e i Vosgi a nord, in Alsazia) piuttosto che con il Giura piegato presente in Svizzera e Francia.

Il massiccio del Giura propriamente inteso (Giura francese e svizzero) presentano principalmente faglie risalenti al Giurassico, ma aree ristrette del Giura tabulare (principalmente in Svizzera), a nord-est (lungo l'Alto Reno) e a nord-ovest (Ajoie, porta della Borgogna) vengono incluse per convenzione.

Idrografia

Il Giura vanta una rete idrica molto meno fitta e ramificata rispetto ad altre catene montuose basse. Ciò può essere spiegato dal fatto che l'acqua piovana non scorre ovunque in superficie, ma si infiltra direttamente nel sottosuolo calcareo poroso. Ci sono molte valli secche nel Giura formatesi in periodi climatici passati con elevati livelli di precipitazioni, ma oggi non capita mai, se non dopo piogge abbondantissime, che trasportino acqua. La presenza di strutture tipiche del carsismo è tutto sommato comune (doline, campi solcati, pozzi, e così via).

Il sistema fluviale delle montagne del Giura si è formato in un'epoca molto remota. Ciò significa che i fiumi più grandi esistevano già prima del ripiegamento delle montagne: quando questo processo iniziò, i fiumi preservarono il loro corso e, grazie al loro costante flusso, erosero gli strati rocciosi con la stessa rapidità con cui procedeva il ripiegamento. Pertanto, nel Giura si sono formate numerose gole strette e profonde (le cosiddette Clusies, le chiuse), le quali risultano una caratteristica tipica del paesaggio locale. La maggior parte degli strati rocciosi di una piega sono esposti sulle pareti rocciose di queste gole. Le gole più celebri sono quelle del Birsa a sud e a settentrione di Moutier, i gorges du Pichoux della Sorne, la chiusa di Balsthal, le gole del Suze a nord di Bienne (che comprende anche la gola del Taubenloch) e il Défilé de l'Ecluse del Rodano a sud-ovest di Ginevra.

Il fiume più lungo del Giura è il Doubs, che scorre nell'altopiano del Giura dando vita a una valle. Altri corsi d'acqua precipui sono l'Ain, il Loue, l'Orbe, l'Areuse, lo Schüss e il Birs. Presso i laghi naturali, figura un substrato composto da morene datanti dalle grandi glaciazioni del Quaternario (Günz, Mindel, Riss, Würm) garantisce l'impermeabilità del suolo. Essi si trovano quasi tutti nelle alte valli nella parte sud-occidentale del Giura, compreso il lago di Joux insieme al lago di Brenet, al des Taillères, al Saint-Point e al Chalain. Ci sono diversi bacini artificiali lungo i fiumi Doubs e Ain e delle risorgive.

Nei fiumi e nei laghi (si pensi in particolare al lago di Joux), l'acqua filtra nel sottosuolo calcareo in alcuni punti e torna in superficie solo dopo alcuni chilometri di distanza a un livello più basso nelle sorgenti con portata elevata. Le sorgenti si trovano perlopiù ai piedi di un'alta parete rocciosa verticale (Vauclusetyp), ad esempio la fonte della Loue e del Lison a sud di Besançon, ma anche dell'Orbe e dell'Areuse.

Clima

Il clima sul massiccio del Giura a volte è rigido, umido e freddo. La maggior parte delle precipitazioni cade nei mesi estivi sotto forma di temporali, ma è distribuita in modo molto diverso da regione a regione: talvolta, i violenti scrosci si accompagnano con il vento Joran. In inverno si verificano spesso precipitazioni prolungate, specie presso le alte valli completamente chiuse a oltre 1000 m sul livello del mare. Inoltre, quelle tra queste ultime situate nei cantoni svizzeri di Neuchâtel, Vaud e nei vicini dipartimenti francesi di Doubs e Jura sono note per via delle temperature impervie in inverno; l'aria fredda tende ad accumularsi durante le notti serene (formando i cosiddetti banchi di aria fredda). Il 12 gennaio del 1987, a La Brévine, fu registrata la temperatura più bassa mai rilevata in Svizzera (-41,8 °C) alla stazione di misurazione gestita da MeteoSvizzera e, il 13 gennaio 1968, si è annoverata la temperatura di -36,7 °C alla stazione della Météo-France di Mouthe, tra le più basse nella storia meteorologica del Giura francese. Si ha altresì notizia di una misurazione non ufficiale di -41 °C risalente al 31 gennaio 1888 nella valle di Joux, oltre che di una del gennaio 1985 presso la Combe des Amburnex nella stazione di ricerca Changins (oggi Agroscope) di -46 °C.

Flora

Il Giura vanta vaste aree boschive. Tra le specie vegetali tipiche e più diffuse rientrano conifere quali pecci (Picea abies), pini (Pinus) e abeti (Abies); ma sono presenti anche estese macchie verdi composte da faggi (Fagus) e querce (Quercus). Il paesaggio forestale è intervallato a zone di pascolo, composte da sporadici abeti rossi; in primavera, molti di questi pascoli sono ricoperti di narcisi tromboni (Narcissus pseudonarcissus), soprattutto tra Grande Sagneule (Neuchâtel Jura, a nord-est del Col de La Tourne) e Sauge. Per via del clima, il piano montano si trova a circa 1400-1500 m s.l.m., nel Giura francese a 1600 m: al di sopra di tale quota, la vegetazione è pressoché composta da manti erbosi. Nell'estremo sud-ovest del Giura e nella zona del fiume Ain, si può già intravedere l'influenza del clima più mite sulla vegetazione. Da un punto di vista storico-floristico si riscontra una minore presenza dell'abete rosso dal Giura occidentale verso est; nel XVIII secolo l'albero, che richiede più luce dell'abete bianco e del faggio, è stato disboscato più intensamente e ha consentito la produzione di legname in maniera quasi industriale nel Giura orientale. I boschi di querce, un tempo abbastanza diffusi, sono in gran parte scomparsi a causa dell'industrializzazione e dell'insediamento antropico.

L'agricoltura e il pascolo intensivo sono praticati nei bacini e nelle valli. I ripidi pendii nel settore meridionale del Giura, uniti alla mitigazione del clima da parte dei laghi, risultano ideali per la viticoltura.

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