Deserto

Deserto del Karakum

0 specie

Il deserto del Karakum o Kara-Kum è una vasta regione sabbiosa dell'Asia centrale. Occupa circa il 70% della superficie del Turkmenistan. Un altro deserto più piccolo, situato in Kazakistan, nei pressi del lago d'Aral, è chiamato Aral Karakum.

Clima

Il clima del Karakum è continentale, con estati lunghe, calde e secche e inverni imprevedibili ma relativamente caldi. La temperatura media in luglio a nord e lungo la costa del mar Caspio varia da 26 a 28 °C, e nella parte centrale del deserto da 30 a 34 °C. A gennaio, le temperature medie sono di -4 °C a nord e 4 °C a sud, ma i valori possono variare da -20 °C a 10 °C nel giro di 4 ore. Le precipitazioni annuali medie variano da 70 mm nel nord a 150 mm nel sud. Le precipitazioni sono concentrate principalmente in inverno e all'inizio della primavera - più della metà di esse cade tra dicembre e aprile. La neve è scarsa. I venti prevalenti, nord-orientali e nord-occidentali, sono miti.

Flora e fauna

La vegetazione, abbastanza varia e non presente uniformemente nella regione, è costituita principalmente da erba, piccoli arbusti, cespugli e alberi. La primavera, umida e precoce, consente la crescita diffusa di piante effimere - la principale fonte di foraggio per il bestiame -, mentre nelle aree ricoperte da dune a barcana la vegetazione tipica è costituita da erbe, piante di artemisia e alberi della specie Ammodendron conollyi. Le specie di arbusti più comuni sono rappresentanti dei generi Astragalus, Calligonum e Salsola (Salsola richteri). Nelle regioni dove si trovano acque sotterranee profonde il saxaul bianco (Haloxylon persicum) è la pianta più caratteristica, ma nelle regioni in cui l'acqua è più vicina alla superficie cresce il saxaul nero (H. aphyllum). D'inverno la vegetazione del Karakum può essere usata come foraggio da cammelli, pecore e capre.

Nel Karakum gli animali non sono molto numerosi, ma sono rappresentati da un gran numero di specie. Tra gli insetti figurano formiche, termiti, zecche, coleotteri, tenebrionidi, scarabei stercorari e ragni. Vi si incontrano anche varie specie di lucertole, serpenti e tartarughe. Gli uccelli più comuni sono le allodole, i passeri del saxaul (Passer ammodendri), le ballerine, i passeri del deserto e le ghiandaie terragnole di Pander (Podoces panderi). Tra i roditori ricordiamo citelli e gerboa. Questi mammiferi, così come la lepre di Tolai, il riccio, il gatto delle sabbie, la volpe corsac e la gazzella subgutturosa, vivono di solito nelle pianure.

Geografia umana

La popolazione del Karakum è scarsa - con una media di un abitante ogni 6,5 km² - ed è costituita prevalentemente da turkmeni, presso i quali persiste ancora la tradizionale suddivisione in gruppi tribali. Fin dall'antichità gli abitanti del Karakum hanno praticato la pastorizia nomade e la pesca lungo le sponde del mar Caspio e dell'Amu Darya, ma in epoca moderna quasi tutti si sono stabiliti in fattorie collettive e private e hanno sviluppato città permanenti con gas ed elettricità. Squadre di allevatori di bestiame si prendono cura degli animali allevati. Lo sviluppo del petrolio, del gas e di altre industrie ha portato alla costruzione di nuovi insediamenti, popolati da abitanti di diverse nazionalità.

Tradizionalmente, per raccogliere l'acqua piovana, gli abitanti del Karakum scavavano profondi pozzi e utilizzavano i bacini di raccolta naturali. Le moderne tecniche di irrigazione hanno reso il deserto un ambiente adatto per l'allevamento del bestiame su vasta scala, in particolare delle pecore karakul. Il canale del Karakum, che scorre dall'Amu Darya alla pianura del Caspio, ha apportato acqua nel Karakum sud-orientale, nel margine meridionale del Karakum centrale e nelle aree ai piedi dei monti Kopet-Dag. Nelle oasi vengono coltivati il cotone a fibre sottili, colture foraggere e una vasta gamma di frutta e verdura, mentre i terreni da pascolo vengono forniti di punti di abbeveraggio. Un grave effetto collaterale di questi programmi di irrigazione, tuttavia, è stata la conseguente salinizzazione del suolo (cioè la formazione di una crosta salmastra che rende il terreno sterile). Per combattere questo problema, sono stati realizzati sistemi di drenaggio avanzati progettati per allontanare i sali dalle aree coltivate.

L'intenso sviluppo economico avvenuto dopo la seconda guerra mondiale ha portato una rivoluzione industriale nel Karakum. Fabbriche, oleodotti e gasdotti, ferrovie e autostrade, nonché centrali termoelettriche e idroelettriche, hanno cambiato il volto della regione. Sono state sfruttate anche diverse risorse naturali, tra cui lo zolfo, i sali minerali e i materiali da costruzione.

mostra meno

Il deserto del Karakum o Kara-Kum è una vasta regione sabbiosa dell'Asia centrale. Occupa circa il 70% della superficie del Turkmenistan. Un altro deserto più piccolo, situato in Kazakistan, nei pressi del lago d'Aral, è chiamato Aral Karakum.

Clima

Il clima del Karakum è continentale, con estati lunghe, calde e secche e inverni imprevedibili ma relativamente caldi. La temperatura media in luglio a nord e lungo la costa del mar Caspio varia da 26 a 28 °C, e nella parte centrale del deserto da 30 a 34 °C. A gennaio, le temperature medie sono di -4 °C a nord e 4 °C a sud, ma i valori possono variare da -20 °C a 10 °C nel giro di 4 ore. Le precipitazioni annuali medie variano da 70 mm nel nord a 150 mm nel sud. Le precipitazioni sono concentrate principalmente in inverno e all'inizio della primavera - più della metà di esse cade tra dicembre e aprile. La neve è scarsa. I venti prevalenti, nord-orientali e nord-occidentali, sono miti.

Flora e fauna

La vegetazione, abbastanza varia e non presente uniformemente nella regione, è costituita principalmente da erba, piccoli arbusti, cespugli e alberi. La primavera, umida e precoce, consente la crescita diffusa di piante effimere - la principale fonte di foraggio per il bestiame -, mentre nelle aree ricoperte da dune a barcana la vegetazione tipica è costituita da erbe, piante di artemisia e alberi della specie Ammodendron conollyi. Le specie di arbusti più comuni sono rappresentanti dei generi Astragalus, Calligonum e Salsola (Salsola richteri). Nelle regioni dove si trovano acque sotterranee profonde il saxaul bianco (Haloxylon persicum) è la pianta più caratteristica, ma nelle regioni in cui l'acqua è più vicina alla superficie cresce il saxaul nero (H. aphyllum). D'inverno la vegetazione del Karakum può essere usata come foraggio da cammelli, pecore e capre.

Nel Karakum gli animali non sono molto numerosi, ma sono rappresentati da un gran numero di specie. Tra gli insetti figurano formiche, termiti, zecche, coleotteri, tenebrionidi, scarabei stercorari e ragni. Vi si incontrano anche varie specie di lucertole, serpenti e tartarughe. Gli uccelli più comuni sono le allodole, i passeri del saxaul (Passer ammodendri), le ballerine, i passeri del deserto e le ghiandaie terragnole di Pander (Podoces panderi). Tra i roditori ricordiamo citelli e gerboa. Questi mammiferi, così come la lepre di Tolai, il riccio, il gatto delle sabbie, la volpe corsac e la gazzella subgutturosa, vivono di solito nelle pianure.

Geografia umana

La popolazione del Karakum è scarsa - con una media di un abitante ogni 6,5 km² - ed è costituita prevalentemente da turkmeni, presso i quali persiste ancora la tradizionale suddivisione in gruppi tribali. Fin dall'antichità gli abitanti del Karakum hanno praticato la pastorizia nomade e la pesca lungo le sponde del mar Caspio e dell'Amu Darya, ma in epoca moderna quasi tutti si sono stabiliti in fattorie collettive e private e hanno sviluppato città permanenti con gas ed elettricità. Squadre di allevatori di bestiame si prendono cura degli animali allevati. Lo sviluppo del petrolio, del gas e di altre industrie ha portato alla costruzione di nuovi insediamenti, popolati da abitanti di diverse nazionalità.

Tradizionalmente, per raccogliere l'acqua piovana, gli abitanti del Karakum scavavano profondi pozzi e utilizzavano i bacini di raccolta naturali. Le moderne tecniche di irrigazione hanno reso il deserto un ambiente adatto per l'allevamento del bestiame su vasta scala, in particolare delle pecore karakul. Il canale del Karakum, che scorre dall'Amu Darya alla pianura del Caspio, ha apportato acqua nel Karakum sud-orientale, nel margine meridionale del Karakum centrale e nelle aree ai piedi dei monti Kopet-Dag. Nelle oasi vengono coltivati il cotone a fibre sottili, colture foraggere e una vasta gamma di frutta e verdura, mentre i terreni da pascolo vengono forniti di punti di abbeveraggio. Un grave effetto collaterale di questi programmi di irrigazione, tuttavia, è stata la conseguente salinizzazione del suolo (cioè la formazione di una crosta salmastra che rende il terreno sterile). Per combattere questo problema, sono stati realizzati sistemi di drenaggio avanzati progettati per allontanare i sali dalle aree coltivate.

L'intenso sviluppo economico avvenuto dopo la seconda guerra mondiale ha portato una rivoluzione industriale nel Karakum. Fabbriche, oleodotti e gasdotti, ferrovie e autostrade, nonché centrali termoelettriche e idroelettriche, hanno cambiato il volto della regione. Sono state sfruttate anche diverse risorse naturali, tra cui lo zolfo, i sali minerali e i materiali da costruzione.

mostra meno