Tripedalia cystophora
Regno
Phylum
Classe
Ordine
Famiglia
Genere
SPECIE
Tripedalia cystophora

Tripedalia cystophora Conant, 1897 è una cubomedusa tropicale della famiglia Tripedaliidae. Come le altre specie della famiglia, questa medusa non produce la sindrome di Irukandji con il suo veleno, una caratteristica propria comunque all'ordine delle Carybdeida.

Aspetto

T. cystophora misura circa 1 cm di diametro per 6–7 mm di lunghezza dell'ombrella. Ha uno stomaco corto, con quattro larghe tasche gastro-vascolari collegate ai canali radiali. La bocca è a forma di croce ed i tentacoli sono giallo-biancastri. La T. cystophora dispone di ropali complessi, composti da sei organi visivi: due occhi con lenti, due a nocciolo e un paio "a mandorla", oltre a una neuropupilla sensibile alla luce. Con i suoi 24 occhi, la T. cystophora ha una visione monocromatica, con un picco di sensibilità nella parte verde-blu dello spettro, con un massimo a 504 nm per l'occhio dotato di lente superiore e 512 nm per quello inferiore. Le meduse usano questo sistema visivo unico per cacciare, evitare ostacoli nuotando.

Mostra di più

Quando le condizioni ambientali (temperatura, salinità) cambiano drasticamente, il polipo di T. cystophora si racchiude in un guscio chitinoso, una ciste, per sopravvivere. Un comportamento simile è stato riscontrato in alcune specie di Alatina e nella C. morandinii.

Mostra meno

Distribuzione

Geografia

La T. cystophora è stata scoperta nelle acque della Giamaica nei mesi di giugno e luglio 1896, durante una spedizione del Marine Biological Laboratory che identificò anche la Carybdea xaymacana. Franklin Story Conant, l'identificatore della specie, contrasse la febbre gialla nel 1897, durante il prosieguo della spedizione in Giamaica e morì nel settembre dello stesso anno, appena rientrato a Boston.

Mostra di più

La specie è diffusa negli oceani Indiano, Pacifico e nel mar dei Caraibi. Una colonia è stata identificata a Porto Rico, ai margini delle lagune di mangrovie.

Durante il giorno, la T. cystophora nuota principalmente vicino alla superficie, a 20 cm circa, in luoghi illuminati dalla luce del sole fra le radici delle mangrovie. La ragione dietro a questo comportamento è che in queste chiazze luminose, la medusa trova dense colonie di copepodi Dioithona oculata di cui è ghiotta.

Durante la notte, la T. cystophora si allontana dalla mangrovie per raggiungere il fondo di queste lagune poco profonde. Non è chiaro se le meduse nuotino a pochi metri di profondità, vicino al fondo, oppure se si adagino su di esso: quando illuminate dagli studiosi, le meduse reagiscono nuotando verso la superficie.

Mostra meno

Abitudini e stile di vita

Stile di vita

Dieta e nutrizione

Abitudini di accoppiamento

Come per la Copula sivickisi, la T. cystophora ha un rituale riproduttivo unico fra i celenterati. Il maschio maturo nuota con la femmina, entrambi allacciati con i tentacoli, e deposita uno spermatoforo nella sua bocca. La fecondazione avviene all'interno della femmina che, dopo 2-3 giorni, rilascia nella colonna d'acqua delle planulae già libere di nuotare.

Riferimenti

1. Tripedalia cystophora articolo su Wikipedia - https://it.wikipedia.org/wiki/Tripedalia_cystophora

Animali più affascinanti da conoscere