Montagna

Ghati occidentali

4 specie

I Ghati o Gati occidentali sono una catena montuosa situata nella parte sud-ovest della penisola indiana, scorrendo per 1 600 km da nord a sud lungo la parte occidentale della piana del Deccan, separandola da una stretta fascia pianeggiante costiera del Mare arabico: parte vicino al confine di Gujarat e Maharashtra, a sud del fiume Tapti, attraversando lo Stato del Maharashtra, Goa, Karnataka, Tamil Nadu e Kerala e finendo a Kanyakumari, con il 60% della catena situata nello Stato del Karnataka.

Coperti da fitte foreste tropicali e piantagioni di legno di teak, sandalo ed ebano, raggiungono i 2 637 metri di altitudine con il monte Dodabetta, accogliendo alcune stazioni climatiche, centri di villeggiatura, piantagioni di tè, caffè e cardamomo; scendendo si trasformano via via in altopiani interni e fertili pianure alluvionali; nei delta del nord, si trasformano in steppa, mentre a sud, le foreste dei Ghati orientali, uniti ai Ghati occidentali dal Kerala, sono più rade e lasciano spazio alle savane. In tutta la regione vi sono inoltre riserve naturali popolate da pachidermi, felini e stormi di uccelli. Nel 2003 è stata scoperta una rana endemica dal nome scientifico Nasikabatrachus sahyadrensis.

Geografia

I Ghati occidentali si estendono dai monti Satpura a nord, estendendosi da Gujarat a Tamil Nadu a sud attraverso gli stati di Maharashtra, Goa, Karnataka e Kerala. Le fenditure maggiori sono la fenditura Goa, tra le sezioni Maharashtra e Karnataka, e la feditura Palghat al confine tra Tamil Nadu e Kerala, tra le alture Nilgiri e Anaimalai. I monti intercettano i venti monsonici occidentali, conseguentemente diventano un'area molto piovosa, specialmente sul versante occidentale, mentre le dense foreste contribuiscono alle precipitazioni dell'area, agendo come un substrato per la condensazione dei venti orografici umidi provenienti dal mare e rilasciando molta umidità nell'aria con la traspirazione, permettendone la condensazione e la ricaduta nel terreno sotto forma di pioggia.

La porzione settentrionale della stretta pianura costiera tra i Ghati occidentali e il Mar Arabico è nota come la Costa Konkan, quella centrale è chiamata Kanara e quella meridionale è chiamata Costa Malabar. La regione collinare ad est dei Ghati nel Maharashtra è nota come Desh, mentre quella esterna nel Karnataka centrale è nota come Malenadu. La catea è nota come Sahyadri nel Maharashtra e nel Karnataka. I Ghati occidentali incontrano quelli orientali nei Monti Nilgiri nel Tamil Nadu nordoccidentale. Il Nilgiris connette i Colli Biligiriranga nel Karnataka sudorientale con i colli Shevaroys e Tirumala. A sud della fenditura Palghat ci sono i colli Anamala, posizionati nel Tamil Nadu occidentale e nel Kerala con catene più piccole più a sud, inclusi i colli Cardamom, quindi il passaggio Aryankavu e quello Aralvaimozhi, quest'ultimo vicino Kanyakumari. Nella parte meridionale della catena c'è Anamudi (2695 m), la vetta più alta dei Ghati occidentali.

Clima

Il clima nei Ghati occidentali varia a seconda dell'altitudine e della distanza dall'Equatore; è umido e tropicale alle altitudini inferiori, temperato dalla vicinanza al mare. Altitudini pari o superiori ai 1 500 metri a nord e pari o superiori ai 2 000 al sud hanno un clima più temperato. La temperatura media annuale è di circa 15 °C; in alcune parti della catena il gelo è comune e le temperature scendono sotto zero durante i mesi invernali. L'intervallo medio delle temperature va dai 20 °C della parte meridionale ai 24 °C di quella settentrionale; è stato osservato anche che il periodo più freddo nella parte meridionale dei Ghati occidentali coincide con querllo più piovoso.

Durante la stagione dei monsoni, tra giugno e settembre, la catena montuosa agisce, nei punti in cui non è interrotta, da barriera alle nubi cariche di umidità, costringendo le nubi cariche di pioggia dirette ad est a risalire, cosa che porta a depositare gran parte delle precipitazioni nella parte non riparata dai Ghati occidentali. La media delle precipitazioni va dai 300 ai 400 centimetri, con estremi localizzati che toccano i 900 centimetri. La regione orientale, che ricade nell'ombra pluviometrica, riceve circa 100 centimetri in meno di pioggia, portando la media tra le regioni a 250 centimetri. Il totale complessivo delle piogge non dipende dell'ampiezza della superficie interessata, in quanto aree del Maharashtra settentrionale ricevono forti precipitazioni seguite da lunghi periodi di siccità, mentre le regioni più vicine all'Equatore ricevono meno precipitazioni annuali ma piove per molti mesi.

Idrografia

I Ghati occidentali formano uno dei quattro spartiacque dell'India, alimentandone i relativi fiumi a regime d'acqua perenne. I maggiori sistemi fluviali con origine nei Ghati occidentali includono Godavari, Kaveri, Krishna, Thamiraparani e Tungabhadra. La maggioranza dei corsi d'acqua presenti nei Ghati occidentali si uniscono a questi fiumi e trasportano ampi volumi d'acqua durante i mesi monsonici. Questi fiumi scorrono ad est a causa della pendenza del terreno e scaricano nella Baia del Bengala; i maggiori tributari includono Kali, Bhadra, Bhavani, Bhima, Malaprabha, Ghataprabha, Hemavathi e Kabini. I fiumi Periyar, Bharathappuzha, Netravati, Sharavathi, Mandovi e Zuari scorrono verso ovest attraversando i Ghati occidentali, scaricando nel Mar Arabico e scorrono velocemente a causa della pendenza più ripida.

Questi fiumi sono stati arginati per l'irrigazione e l'energia idroelettrica, con i serbatoi maggiori, sparsi tra i vari Stati, che sono importanti per la pesca, sia sportiva che commerciale, di trote iridee, mahseer e carpe comuni. Ci sono circa 50 dighe maggiori lungo i Ghati occidentali, le più degne di nota delle quali sono la Koyna in Maharashtra, Linganmakki e Sivasamudram in Karnataka, Mettur e Pykara in Tamil Nadu e Parambikulam ed Idukki in Kerala

Durante la stagione dei monsoni numerosi corsi d'acqua alimentati dalle piogge incessanti precipitano dai fianchi delle montagne, formando numerose cascate; le maggiori delle quali sono Dudhsagar, Unchalli, Sathodi, Magod, Hogenakkal, Jog, Kunchikal e Sivasamudram. Il Talakaveri è la sorgente del fiume Kaveri e la catena Kuduremukha è la sorgente del Tungabhadra. I Ghati occidentali hanno diversi laghi artificiali e riserve con i laghi maggiori (Ooty, 34 ettari, in Nilgiris, Kodaikanal, 26 ettari, e Berijam, nelle cascate Palani, Lago Pookode, Devikulam, 6 ettari, e Letchmi, 2 ettari, in Kerala.

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I Ghati o Gati occidentali sono una catena montuosa situata nella parte sud-ovest della penisola indiana, scorrendo per 1 600 km da nord a sud lungo la parte occidentale della piana del Deccan, separandola da una stretta fascia pianeggiante costiera del Mare arabico: parte vicino al confine di Gujarat e Maharashtra, a sud del fiume Tapti, attraversando lo Stato del Maharashtra, Goa, Karnataka, Tamil Nadu e Kerala e finendo a Kanyakumari, con il 60% della catena situata nello Stato del Karnataka.

Coperti da fitte foreste tropicali e piantagioni di legno di teak, sandalo ed ebano, raggiungono i 2 637 metri di altitudine con il monte Dodabetta, accogliendo alcune stazioni climatiche, centri di villeggiatura, piantagioni di tè, caffè e cardamomo; scendendo si trasformano via via in altopiani interni e fertili pianure alluvionali; nei delta del nord, si trasformano in steppa, mentre a sud, le foreste dei Ghati orientali, uniti ai Ghati occidentali dal Kerala, sono più rade e lasciano spazio alle savane. In tutta la regione vi sono inoltre riserve naturali popolate da pachidermi, felini e stormi di uccelli. Nel 2003 è stata scoperta una rana endemica dal nome scientifico Nasikabatrachus sahyadrensis.

Geografia

I Ghati occidentali si estendono dai monti Satpura a nord, estendendosi da Gujarat a Tamil Nadu a sud attraverso gli stati di Maharashtra, Goa, Karnataka e Kerala. Le fenditure maggiori sono la fenditura Goa, tra le sezioni Maharashtra e Karnataka, e la feditura Palghat al confine tra Tamil Nadu e Kerala, tra le alture Nilgiri e Anaimalai. I monti intercettano i venti monsonici occidentali, conseguentemente diventano un'area molto piovosa, specialmente sul versante occidentale, mentre le dense foreste contribuiscono alle precipitazioni dell'area, agendo come un substrato per la condensazione dei venti orografici umidi provenienti dal mare e rilasciando molta umidità nell'aria con la traspirazione, permettendone la condensazione e la ricaduta nel terreno sotto forma di pioggia.

La porzione settentrionale della stretta pianura costiera tra i Ghati occidentali e il Mar Arabico è nota come la Costa Konkan, quella centrale è chiamata Kanara e quella meridionale è chiamata Costa Malabar. La regione collinare ad est dei Ghati nel Maharashtra è nota come Desh, mentre quella esterna nel Karnataka centrale è nota come Malenadu. La catea è nota come Sahyadri nel Maharashtra e nel Karnataka. I Ghati occidentali incontrano quelli orientali nei Monti Nilgiri nel Tamil Nadu nordoccidentale. Il Nilgiris connette i Colli Biligiriranga nel Karnataka sudorientale con i colli Shevaroys e Tirumala. A sud della fenditura Palghat ci sono i colli Anamala, posizionati nel Tamil Nadu occidentale e nel Kerala con catene più piccole più a sud, inclusi i colli Cardamom, quindi il passaggio Aryankavu e quello Aralvaimozhi, quest'ultimo vicino Kanyakumari. Nella parte meridionale della catena c'è Anamudi (2695 m), la vetta più alta dei Ghati occidentali.

Clima

Il clima nei Ghati occidentali varia a seconda dell'altitudine e della distanza dall'Equatore; è umido e tropicale alle altitudini inferiori, temperato dalla vicinanza al mare. Altitudini pari o superiori ai 1 500 metri a nord e pari o superiori ai 2 000 al sud hanno un clima più temperato. La temperatura media annuale è di circa 15 °C; in alcune parti della catena il gelo è comune e le temperature scendono sotto zero durante i mesi invernali. L'intervallo medio delle temperature va dai 20 °C della parte meridionale ai 24 °C di quella settentrionale; è stato osservato anche che il periodo più freddo nella parte meridionale dei Ghati occidentali coincide con querllo più piovoso.

Durante la stagione dei monsoni, tra giugno e settembre, la catena montuosa agisce, nei punti in cui non è interrotta, da barriera alle nubi cariche di umidità, costringendo le nubi cariche di pioggia dirette ad est a risalire, cosa che porta a depositare gran parte delle precipitazioni nella parte non riparata dai Ghati occidentali. La media delle precipitazioni va dai 300 ai 400 centimetri, con estremi localizzati che toccano i 900 centimetri. La regione orientale, che ricade nell'ombra pluviometrica, riceve circa 100 centimetri in meno di pioggia, portando la media tra le regioni a 250 centimetri. Il totale complessivo delle piogge non dipende dell'ampiezza della superficie interessata, in quanto aree del Maharashtra settentrionale ricevono forti precipitazioni seguite da lunghi periodi di siccità, mentre le regioni più vicine all'Equatore ricevono meno precipitazioni annuali ma piove per molti mesi.

Idrografia

I Ghati occidentali formano uno dei quattro spartiacque dell'India, alimentandone i relativi fiumi a regime d'acqua perenne. I maggiori sistemi fluviali con origine nei Ghati occidentali includono Godavari, Kaveri, Krishna, Thamiraparani e Tungabhadra. La maggioranza dei corsi d'acqua presenti nei Ghati occidentali si uniscono a questi fiumi e trasportano ampi volumi d'acqua durante i mesi monsonici. Questi fiumi scorrono ad est a causa della pendenza del terreno e scaricano nella Baia del Bengala; i maggiori tributari includono Kali, Bhadra, Bhavani, Bhima, Malaprabha, Ghataprabha, Hemavathi e Kabini. I fiumi Periyar, Bharathappuzha, Netravati, Sharavathi, Mandovi e Zuari scorrono verso ovest attraversando i Ghati occidentali, scaricando nel Mar Arabico e scorrono velocemente a causa della pendenza più ripida.

Questi fiumi sono stati arginati per l'irrigazione e l'energia idroelettrica, con i serbatoi maggiori, sparsi tra i vari Stati, che sono importanti per la pesca, sia sportiva che commerciale, di trote iridee, mahseer e carpe comuni. Ci sono circa 50 dighe maggiori lungo i Ghati occidentali, le più degne di nota delle quali sono la Koyna in Maharashtra, Linganmakki e Sivasamudram in Karnataka, Mettur e Pykara in Tamil Nadu e Parambikulam ed Idukki in Kerala

Durante la stagione dei monsoni numerosi corsi d'acqua alimentati dalle piogge incessanti precipitano dai fianchi delle montagne, formando numerose cascate; le maggiori delle quali sono Dudhsagar, Unchalli, Sathodi, Magod, Hogenakkal, Jog, Kunchikal e Sivasamudram. Il Talakaveri è la sorgente del fiume Kaveri e la catena Kuduremukha è la sorgente del Tungabhadra. I Ghati occidentali hanno diversi laghi artificiali e riserve con i laghi maggiori (Ooty, 34 ettari, in Nilgiris, Kodaikanal, 26 ettari, e Berijam, nelle cascate Palani, Lago Pookode, Devikulam, 6 ettari, e Letchmi, 2 ettari, in Kerala.

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