Conchiglia rotondeggiante, irregolare, con superficie rugosa, ricoperta di lamelle ondulate, inequivalve, la valva destra è piatta e squamosa, la valva sinistra, con la quale il mollusco è attaccato alla roccia, è invece concava. Dimensioni 7-12 centimetri di diametro ed oltre.
Da non confondere con Crassostrea gigas, l'ostrica concava, che come dice il nome comune ha le valve concave e allungate. Questa specie, nativa del Pacifico, negli ultimi anni ha soppiantato come produzione Ostrea edulis ed è la specie che più frequentemente si trova in commercio in quanto allevata in gran parte della Francia. Crassostrea gigas occupa da sola il 75% della produzione europea.
Nel Mediterraneo vivono numerose varianti locali come l'Ostrea tarantina, l'Ostrea adriatica, l'Ostrea tyrrena.
L'ostrica vive attaccata sugli scogli litorali, da pochi metri a circa 50 di profondità, ove viene staccata, durante tutti i mesi dell'anno, specialmente in primavera ed estate.L'ostrica è comune nel Mar Mediterraneo, Oceano Atlantico e Mare del Nord. Viene allevata (ostricoltura) in località prefisse come a Taranto, nel Fusaro, a La Spezia, a Rovigno e in Francia, lungo la costa della Normandia e della Bretagna e in Corsica nello stagno di Diana.
Sono ermafroditi protandrici. Solitamente cambiano sesso due volte nel corso dell'anno.Le uova vengono mantenute nella cavità palleale dalla femmina, dove avviene la fecondazione. Gli zigoti e le larve vengono trattenuti per 8-10 giorni all'interno della cavità palleale, dopodiché rilasciate nella colonna d'acqua allo stadio di veliger.I veliger di Ostrea edulis attraverseranno una fase pelagica di 8-10 giorni prima di fissarsi ad un substrato.