Acanthurus blochii (Valenciennes, 1835) è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Acanthuridae.
Questa specie, come gli altri Acanthurus, ha corpo ovale, compresso lateralmente. La bocca è piccola, posta su un muso sporgente; sul peduncolo caudale è presente una spina mobile molto tagliente. La pinna dorsale è unica e piuttosto lunga, di altezza uniforme. La pinna anale è simile ma più corta. La pinna caudale è debolmente lunata. Le scaglie sono molto piccole. La livrea è bluastra con punti brunastri che tendono ad allinearsi formando linee indefinite orizzontali. Sulla testa sono presenti striature blu irregolari, Dietro l'occhio è presente una macchia gialla, davanti all'occhio possono essere presenti striature irregolari più o meno confluenti sempre di colore giallo. Alla base della pinna caudale è presente una banda bianca che può talvolta essere assente. Le pinne pettorali sono brune o scure uniformi. Le pinne impari (dorsale, anale e caudale) sono blu scuro, la caudale spesso è blu vivo. Sulla pinna caudale sono presenti striature verticali scure.
La taglia massima nota è di 45 cm.
La specie è diffusa nell'Indo-Pacifico tropicale dalle coste orientali africane alle Hawaii e alle isole della Società; a nord arriva alle isole Ryūkyū mentre il limite meridionale dell'areale è l'isola di Lord Howe.
Vive nelle barriere coralline costiere, sia nella parte esterna che nelle lagune. Talvolta si può trovare nelle praterie di alghe e fanerogame marine. I giovanili vivono tra il detrito corallino.
Viene riportata una distribuzione batimetrica tra 2 e 15 metri di profondità.
La longevità massima nota è di 35 anni.
Forma di solito gruppi di piccole dimensioni ma anche grandi banchi nelle zone oceaniche.
Si ciba prevalentemente del biofilm algale che copre i granuli di sabbia, di detrito e di diatomee. Ingoia una grande quantità di sabbia durante l'alimentazione che si crede aiuti la digestione.
Si tratta di una specie comune in tutto il vasto areale che occupa e le sue popolazioni sono numericamente stabili. È oggetto di pesca intensa per il consumo e questo ha portato a fenomeni localizzati di rarefazione nelle Filippine centrali ma non c'è alcun segnale di declino nel resto dell'areale. Per questi motivi la lista rossa IUCN lo classifica come "a rischio minimo".
Viene pescato per l'alimentazione umana in alcune aree del suo range di distribuzione. Nelle Filippine è l'acanturide più ricercato.