Continente

Europa

1823 specie

L'Europa è una regione geografica del mondo, comunemente considerata un continente in base a fattori storico-culturali e geopolitici; è l'unico continente situato interamente nell'emisfero settentrionale.

Geografia

L'Europa comprende una parte continentale e una parte peninsulare, separate dall'istmo ponto-baltico, una lunghissima linea (1200 km) che va da Odessa, sul mar Nero, a Danzica, sul Baltico. A sua volta, la parte peninsulare d'Europa si articola in numerose penisole, di cui le principali sono la penisola italiana, quella balcanica, quella iberica, quella finno-scandinava, quella danese, a loro volta spesso comprendenti altre penisole minori; una caratteristica fondamentale d'Europa è infatti il suo frastagliatissimo profilo marittimo. Le isole europee sono numerose, tra cui due che rientrano tra le prime venti della Terra per estensione: la Gran Bretagna e l'Islanda.

L'Europa è uno dei continenti più piccoli: la sua superficie si estende per soli 10000000 km² circa, estensione poco superiore a quella dell'Oceania, il continente più piccolo della Terra; nello stesso tempo, il continente europeo è il secondo per densità di popolazione; il fatto si spiega notando che la stragrande maggioranza dei territori europei gode di clima temperato; un altro fattore che favorisce il popolamento è l'assenza di zone inabitabili come deserti o calotte glaciali, caratteristica unica tra tutti i continenti. Con i suoi 747 747 395 abitanti risulta invece al quarto posto, ossia penultima tra tutti i continenti abitati.

L'Europa si trova al centro dell'emisfero continentale, cosa che ha sempre favorito gli scambi con gli altri continenti. Il centro esatto dell'emisfero (coordinate.mw-parser-output.geo-default,.mw-parser-output.geo-dms,.mw-parser-output.geo-dec{display:inline}.mw-parser-output.geo-nondefault,.mw-parser-output.geo-multi-punct{display:none}.mw-parser-output.latitude,.mw-parser-output.longitude{white-space:nowrap}.mw-parser-output.geo{}body.skin-vector.mw-parser-output #coordinates{font-size:85%;line-height:1.5em;position:absolute;right:0;top:0;white-space:nowrap}47°13′N 1°32′W / 47.216667°N 1.533333°W47.216667; -1.533333) si trova a Nantes, in Francia)..

Idrografia

Il principale spartiacque europeo è quello che separa il continente in due vastissime aree:

Questa linea, detta anche semplicemente "spartiacque europeo", si estende da ovest ad est, andando da Gibilterra fino alla costa nord-occidentale del Mar Caspio.

La distribuzione delle risorse idriche in Europa è irregolare. L'Europa è tuttavia un continente con buona disponibilità di risorse idriche in rapporto alla popolazione, sia pur in misura inferiore all'America, all'Oceania e all'Asia Settentrionale.

Non tutti i territori europei, comunque, hanno della stessa abbondanza d'acqua, anzi in alcune zone esiste il rischio, durante l'estate, della scarsità di acqua rispetto alle esigenze domestiche ed industriali. Non sono solo i paesi a clima mediterraneo, caratterizzato da estati calde e siccitose, a presentare questo problema, ma anche zone dell'Europa centrale. In particolare, la disponibilità varia tra un massimo di 5.000 e gli 8.000 litri in Gran Bretagna, Francia, Italia, Spagna, Portogallo e Grecia e un minimo sotto i 5.000 litri in Germania, Polonia e Romania. Anche in questi paesi, comunque, la situazione non è omogenea; in Italia e in Germania, ad esempio, sono favorite le aree alpine e quelle circostanti.

Flora e fauna

Avendo vissuto fianco a fianco con la civiltà agricola e industriale per millenni, animali e piante europei sono profondamente segnati dalla presenza e attività dell'uomo. Con l'eccezione della Scandinavia, della Russia, e delle Alpi Svizzere, si possono trovare poche aree incontaminate e selvatiche in Europa, eccetto i parchi naturali.

La principale vegetazione naturale che ricopre l'Europa è la foresta. Le condizioni per la sua crescita sono molto favorevoli. A nord, la Corrente del Golfo e la Corrente del Nord Atlantico riscaldano il continente, a sud il clima è mediterraneo, e ci sono frequenti siccità estive in questa regione. Le creste delle montagne hanno spesso molta influenza sulle condizioni climatiche, alcune (Alpi, Pirenei), sono orientate dall'est all'ovest e permettono al vento di portare grandi masse d'acqua dall'oceano verso l'interno. Altre sono orientate da sud a nord (Montagne Scandinave, Alpi Dinariche, Carpazi, Appennini) e siccome la pioggia cade prima dal lato delle montagne orientato verso il mare, le foreste crescono meglio da questa parte, mentre dall'altro lato, le condizioni sono molto meno favorevoli. Pochi sono i luoghi del continente sui quali nei millenni non ha pascolato il bestiame e a ciò si aggiunge la massiccia deforestazione che ha causato danni incalcolabili all'ecosistema originario.

Un tempo l'Europa era coperta tra l'80% e il 90% dalle foreste, che si estendevano dal Mediterraneo all'Artico. Sebbene più della metà delle foreste originarie sia scomparsa nei secoli di colonizzazione, l'Europa ha ancora più di un quarto delle foreste mondiali, abeti nelle foreste della Scandinavia, vaste foreste di pini in Russia, castagno nel Caucaso, e la quercia nel Mediterraneo. Recentemente, la deforestazione si è arrestata e sono stati piantati molti alberi. Tuttavia, spesso, le conifere sono state preferite agli originali alberi decidui per via della loro rapidità di crescita. Le piantagioni e le monocolture coprono oggi vaste aree di terra e ciò lascia pochi habitat alle specie animali originarie delle foreste europee. L'estensione delle foreste originarie è ormai ridotta al 2-3% nell'Europa occidentale e al 5-10% nella Russia europea. Il paese meno coperto da foreste è l'Irlanda (8%), quello più coperto è la Finlandia (72%).

Nella terraferma, prevalgono le foreste decidue. Le specie più importanti sono il faggio, la betulla e la quercia. Nel nord, dove cresce la taiga, la betulla è molto comune. Nell'area mediterranea sono stati piantati un gran numero di ulivi che si adattano molto bene all'arido clima estivo. Un'altra specie comune nell'Europa Meridionale sono i cipressi. Le foreste di conifere prevalgono ad altitudini elevate, sopra il confine delle foreste, mentre nel nord della Russia e in Scandinavia, all'avvicinarsi dell'Artico, predomina la tundra. Le regioni semi-aride del mediterraneo ospitano anche piante del sottobosco. Una stretta lingua della prateria euroasiatica, la steppa, si estende dalla Russia meridionale e dall'Ucraina verso l'Ungheria nonché, attraverso la taiga, nel nord.

Sono endemiche europee due specie di palme, la Chamaerops humilis, detta anche palma nana o di San Pietro del Mediterraneo meridionale, e la Phoenix theophrasti o dattero di Creta, dell'isola omonima.

La più recente glaciazione e la presenza dell'uomo, hanno influenzato la distribuzione della fauna europea. In molte parti dell'Europa, predatori e grandi animali sono stati cacciati fino all'estinzione. Il mammut e l'uro si sono estinti, e oggi, lupi (carnivori) e orsi (onnivori), un tempo diffusi ovunque nel continente, sono a rischio di estinzione anche a causa della deforestazione che li ha costretti a ritirarsi sempre di più. Già nel Medioevo l'habitat degli orsi era limitato a montagne più o meno inaccessibili con sufficiente copertura boschiva. Oggi l'orso bruno vive principalmente nella penisola balcanica, nel nord e in Russia; altre regioni (Austria, Pirenei ecc.) sono ancora abitate da un numero minore di esemplari ma in queste aree la presenza è frammentaria e gli esemplari vivono emarginati a causa della distruzione del loro habitat. Nell'estremo nord dell'Europa si può trovare l'orso polare. Il lupo, il secondo più grande predatore in Europa dopo l'orso bruno, si può trovare principalmente nell'Europa Orientale e nei Balcani.

Altri carnivori importanti sono la lince eurasiatica, il gatto selvatico, le volpi (specialmente la volpe rossa), gli sciacalli, le martore. Diffusi sono anche ricci, serpenti (vipere, bisce, ecc.), diversi uccelli e mammiferi, come roditori, cervi, caprioli e cinghiali. Le zone montuose sono popolate, tra gli altri, da marmotte, stambecchi e camosci. Anche le creature marine sono importanti per la flora e la fauna europee. La flora marina è principalmente costituita da fitoplancton mentre tra le specie animali che popolano i mari europei vanno ricordati lo zooplancton, i molluschi, gli echinodermi, i crostacei, i calamari, i polpi, i pesci, i delfini e le balene. Alcuni animali, come i protei e i pipistrelli, vivono in grotte.

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L'Europa è una regione geografica del mondo, comunemente considerata un continente in base a fattori storico-culturali e geopolitici; è l'unico continente situato interamente nell'emisfero settentrionale.

Geografia

L'Europa comprende una parte continentale e una parte peninsulare, separate dall'istmo ponto-baltico, una lunghissima linea (1200 km) che va da Odessa, sul mar Nero, a Danzica, sul Baltico. A sua volta, la parte peninsulare d'Europa si articola in numerose penisole, di cui le principali sono la penisola italiana, quella balcanica, quella iberica, quella finno-scandinava, quella danese, a loro volta spesso comprendenti altre penisole minori; una caratteristica fondamentale d'Europa è infatti il suo frastagliatissimo profilo marittimo. Le isole europee sono numerose, tra cui due che rientrano tra le prime venti della Terra per estensione: la Gran Bretagna e l'Islanda.

L'Europa è uno dei continenti più piccoli: la sua superficie si estende per soli 10000000 km² circa, estensione poco superiore a quella dell'Oceania, il continente più piccolo della Terra; nello stesso tempo, il continente europeo è il secondo per densità di popolazione; il fatto si spiega notando che la stragrande maggioranza dei territori europei gode di clima temperato; un altro fattore che favorisce il popolamento è l'assenza di zone inabitabili come deserti o calotte glaciali, caratteristica unica tra tutti i continenti. Con i suoi 747 747 395 abitanti risulta invece al quarto posto, ossia penultima tra tutti i continenti abitati.

L'Europa si trova al centro dell'emisfero continentale, cosa che ha sempre favorito gli scambi con gli altri continenti. Il centro esatto dell'emisfero (coordinate.mw-parser-output.geo-default,.mw-parser-output.geo-dms,.mw-parser-output.geo-dec{display:inline}.mw-parser-output.geo-nondefault,.mw-parser-output.geo-multi-punct{display:none}.mw-parser-output.latitude,.mw-parser-output.longitude{white-space:nowrap}.mw-parser-output.geo{}body.skin-vector.mw-parser-output #coordinates{font-size:85%;line-height:1.5em;position:absolute;right:0;top:0;white-space:nowrap}47°13′N 1°32′W / 47.216667°N 1.533333°W47.216667; -1.533333) si trova a Nantes, in Francia)..

Idrografia

Il principale spartiacque europeo è quello che separa il continente in due vastissime aree:

Questa linea, detta anche semplicemente "spartiacque europeo", si estende da ovest ad est, andando da Gibilterra fino alla costa nord-occidentale del Mar Caspio.

La distribuzione delle risorse idriche in Europa è irregolare. L'Europa è tuttavia un continente con buona disponibilità di risorse idriche in rapporto alla popolazione, sia pur in misura inferiore all'America, all'Oceania e all'Asia Settentrionale.

Non tutti i territori europei, comunque, hanno della stessa abbondanza d'acqua, anzi in alcune zone esiste il rischio, durante l'estate, della scarsità di acqua rispetto alle esigenze domestiche ed industriali. Non sono solo i paesi a clima mediterraneo, caratterizzato da estati calde e siccitose, a presentare questo problema, ma anche zone dell'Europa centrale. In particolare, la disponibilità varia tra un massimo di 5.000 e gli 8.000 litri in Gran Bretagna, Francia, Italia, Spagna, Portogallo e Grecia e un minimo sotto i 5.000 litri in Germania, Polonia e Romania. Anche in questi paesi, comunque, la situazione non è omogenea; in Italia e in Germania, ad esempio, sono favorite le aree alpine e quelle circostanti.

Flora e fauna

Avendo vissuto fianco a fianco con la civiltà agricola e industriale per millenni, animali e piante europei sono profondamente segnati dalla presenza e attività dell'uomo. Con l'eccezione della Scandinavia, della Russia, e delle Alpi Svizzere, si possono trovare poche aree incontaminate e selvatiche in Europa, eccetto i parchi naturali.

La principale vegetazione naturale che ricopre l'Europa è la foresta. Le condizioni per la sua crescita sono molto favorevoli. A nord, la Corrente del Golfo e la Corrente del Nord Atlantico riscaldano il continente, a sud il clima è mediterraneo, e ci sono frequenti siccità estive in questa regione. Le creste delle montagne hanno spesso molta influenza sulle condizioni climatiche, alcune (Alpi, Pirenei), sono orientate dall'est all'ovest e permettono al vento di portare grandi masse d'acqua dall'oceano verso l'interno. Altre sono orientate da sud a nord (Montagne Scandinave, Alpi Dinariche, Carpazi, Appennini) e siccome la pioggia cade prima dal lato delle montagne orientato verso il mare, le foreste crescono meglio da questa parte, mentre dall'altro lato, le condizioni sono molto meno favorevoli. Pochi sono i luoghi del continente sui quali nei millenni non ha pascolato il bestiame e a ciò si aggiunge la massiccia deforestazione che ha causato danni incalcolabili all'ecosistema originario.

Un tempo l'Europa era coperta tra l'80% e il 90% dalle foreste, che si estendevano dal Mediterraneo all'Artico. Sebbene più della metà delle foreste originarie sia scomparsa nei secoli di colonizzazione, l'Europa ha ancora più di un quarto delle foreste mondiali, abeti nelle foreste della Scandinavia, vaste foreste di pini in Russia, castagno nel Caucaso, e la quercia nel Mediterraneo. Recentemente, la deforestazione si è arrestata e sono stati piantati molti alberi. Tuttavia, spesso, le conifere sono state preferite agli originali alberi decidui per via della loro rapidità di crescita. Le piantagioni e le monocolture coprono oggi vaste aree di terra e ciò lascia pochi habitat alle specie animali originarie delle foreste europee. L'estensione delle foreste originarie è ormai ridotta al 2-3% nell'Europa occidentale e al 5-10% nella Russia europea. Il paese meno coperto da foreste è l'Irlanda (8%), quello più coperto è la Finlandia (72%).

Nella terraferma, prevalgono le foreste decidue. Le specie più importanti sono il faggio, la betulla e la quercia. Nel nord, dove cresce la taiga, la betulla è molto comune. Nell'area mediterranea sono stati piantati un gran numero di ulivi che si adattano molto bene all'arido clima estivo. Un'altra specie comune nell'Europa Meridionale sono i cipressi. Le foreste di conifere prevalgono ad altitudini elevate, sopra il confine delle foreste, mentre nel nord della Russia e in Scandinavia, all'avvicinarsi dell'Artico, predomina la tundra. Le regioni semi-aride del mediterraneo ospitano anche piante del sottobosco. Una stretta lingua della prateria euroasiatica, la steppa, si estende dalla Russia meridionale e dall'Ucraina verso l'Ungheria nonché, attraverso la taiga, nel nord.

Sono endemiche europee due specie di palme, la Chamaerops humilis, detta anche palma nana o di San Pietro del Mediterraneo meridionale, e la Phoenix theophrasti o dattero di Creta, dell'isola omonima.

La più recente glaciazione e la presenza dell'uomo, hanno influenzato la distribuzione della fauna europea. In molte parti dell'Europa, predatori e grandi animali sono stati cacciati fino all'estinzione. Il mammut e l'uro si sono estinti, e oggi, lupi (carnivori) e orsi (onnivori), un tempo diffusi ovunque nel continente, sono a rischio di estinzione anche a causa della deforestazione che li ha costretti a ritirarsi sempre di più. Già nel Medioevo l'habitat degli orsi era limitato a montagne più o meno inaccessibili con sufficiente copertura boschiva. Oggi l'orso bruno vive principalmente nella penisola balcanica, nel nord e in Russia; altre regioni (Austria, Pirenei ecc.) sono ancora abitate da un numero minore di esemplari ma in queste aree la presenza è frammentaria e gli esemplari vivono emarginati a causa della distruzione del loro habitat. Nell'estremo nord dell'Europa si può trovare l'orso polare. Il lupo, il secondo più grande predatore in Europa dopo l'orso bruno, si può trovare principalmente nell'Europa Orientale e nei Balcani.

Altri carnivori importanti sono la lince eurasiatica, il gatto selvatico, le volpi (specialmente la volpe rossa), gli sciacalli, le martore. Diffusi sono anche ricci, serpenti (vipere, bisce, ecc.), diversi uccelli e mammiferi, come roditori, cervi, caprioli e cinghiali. Le zone montuose sono popolate, tra gli altri, da marmotte, stambecchi e camosci. Anche le creature marine sono importanti per la flora e la fauna europee. La flora marina è principalmente costituita da fitoplancton mentre tra le specie animali che popolano i mari europei vanno ricordati lo zooplancton, i molluschi, gli echinodermi, i crostacei, i calamari, i polpi, i pesci, i delfini e le balene. Alcuni animali, come i protei e i pipistrelli, vivono in grotte.

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