Deserto

Gran Deserto Victoria

0 specie

Il Gran Deserto Victoria è un'ecoregione desertica del sud dell'Australia

Nel 1875, l'esploratore britannico Ernest Giles divenne il primo europeo ad attraversare il deserto. Assegnò il nome in onore dell'allora monarca regnante britannico, la Regina Vittoria.

Flora

La gran parte dell'ecoregione ospita boscaglie aperte di eucalipti (Eucalyptus gongylocarpa, Eucalyptus pyriformis, Eucalyptus socialis) e di mulga (Acacia aneura), con sottobosco di Triodia spp. (in prevalenza Triodia basedowii) e Aristida spp.In alcune aree prevale il deserto pietroso, localmente noto come gibber, caratterizzato da aree in cui il suolo è ricoperto da fitti strati di ghiaia. Tali aree sono prive di vegetazione per gran parte dell'anno, ma subito dopo le piogge si popolano di specie erbacee effimere, in gran parte Fabaceae, Asteraceae e Amaranthaceae.

Fauna

L'ecoregione ospita diverse specie di mammiferi minacciati tra cui il dunnart delle dune (Sminthopsis psammophila), la talpa marsupiale meridionale (Notoryctes typhlops) e il mulgara dalla coda crestata (Dasycercus cristicauda). La introduzione di predatori come la volpe (Vulpes vulpes) e il gatto selvatico (Felis catus) e la presenza del dingo (Canis lupus dingo), hanno contribuito alla estinzione di numerose specie un tempo presenti in questo deserto come il bandicoot dai piedi di porco (Chaeropus ecaudatus), il topo saltatore dalla coda corta (Notomys amplus), il topo saltatore dalla coda lunga (Notomys longicaudatus), il ratto dei nidi intrecciati minore (Leporillus apicalis) e il ratto dei nidi intrecciati maggiore (Leporillus conditor).

Tra gli uccelli merita di essere menzionato il facciabianca pettocastano (Aphelocephala pectoralis), il cui areale è ristretto alla parte orientale di questa ecoregione e alla parte occidentale della regione del deserto pietroso di Tirari-Sturt; altre specie degne di nota sono il fagiano australiano (Leipoa ocellata) e il parrocchetto notturno (Pezoporus occidentalis).

La regione si caratterizza soprattutto per la eccezionale biodiversità dell'erpetofauna: sono state censite oltre 100 specie di rettili, con la maggiore diversità riscontrata tra i sauri dalle famiglie Agamidae (p.es. Ctenophorus spp.), Diplodactylidae (p.es. Diplodactylus spp.) e Scincidae (p.es. Ctenotus spp., Egernia spp., Lerista spp., Liopholis spp. e Morethia spp.), e tra i serpenti dalla famiglia Elapidae (p.es. Simoselaps e Suta). Tra le specie più significative si possono citare il varano gigante (Varanus giganteus), il varano di Gould (Varanus gouldii) e lo scinco del Gran deserto (Liopholis kintorei), considerato estinto in Australia meridionale sino alla sua riscoperta nel 1998.

mostra meno

Il Gran Deserto Victoria è un'ecoregione desertica del sud dell'Australia

Nel 1875, l'esploratore britannico Ernest Giles divenne il primo europeo ad attraversare il deserto. Assegnò il nome in onore dell'allora monarca regnante britannico, la Regina Vittoria.

Flora

La gran parte dell'ecoregione ospita boscaglie aperte di eucalipti (Eucalyptus gongylocarpa, Eucalyptus pyriformis, Eucalyptus socialis) e di mulga (Acacia aneura), con sottobosco di Triodia spp. (in prevalenza Triodia basedowii) e Aristida spp.In alcune aree prevale il deserto pietroso, localmente noto come gibber, caratterizzato da aree in cui il suolo è ricoperto da fitti strati di ghiaia. Tali aree sono prive di vegetazione per gran parte dell'anno, ma subito dopo le piogge si popolano di specie erbacee effimere, in gran parte Fabaceae, Asteraceae e Amaranthaceae.

Fauna

L'ecoregione ospita diverse specie di mammiferi minacciati tra cui il dunnart delle dune (Sminthopsis psammophila), la talpa marsupiale meridionale (Notoryctes typhlops) e il mulgara dalla coda crestata (Dasycercus cristicauda). La introduzione di predatori come la volpe (Vulpes vulpes) e il gatto selvatico (Felis catus) e la presenza del dingo (Canis lupus dingo), hanno contribuito alla estinzione di numerose specie un tempo presenti in questo deserto come il bandicoot dai piedi di porco (Chaeropus ecaudatus), il topo saltatore dalla coda corta (Notomys amplus), il topo saltatore dalla coda lunga (Notomys longicaudatus), il ratto dei nidi intrecciati minore (Leporillus apicalis) e il ratto dei nidi intrecciati maggiore (Leporillus conditor).

Tra gli uccelli merita di essere menzionato il facciabianca pettocastano (Aphelocephala pectoralis), il cui areale è ristretto alla parte orientale di questa ecoregione e alla parte occidentale della regione del deserto pietroso di Tirari-Sturt; altre specie degne di nota sono il fagiano australiano (Leipoa ocellata) e il parrocchetto notturno (Pezoporus occidentalis).

La regione si caratterizza soprattutto per la eccezionale biodiversità dell'erpetofauna: sono state censite oltre 100 specie di rettili, con la maggiore diversità riscontrata tra i sauri dalle famiglie Agamidae (p.es. Ctenophorus spp.), Diplodactylidae (p.es. Diplodactylus spp.) e Scincidae (p.es. Ctenotus spp., Egernia spp., Lerista spp., Liopholis spp. e Morethia spp.), e tra i serpenti dalla famiglia Elapidae (p.es. Simoselaps e Suta). Tra le specie più significative si possono citare il varano gigante (Varanus giganteus), il varano di Gould (Varanus gouldii) e lo scinco del Gran deserto (Liopholis kintorei), considerato estinto in Australia meridionale sino alla sua riscoperta nel 1998.

mostra meno