Toporagno eroe
Il toporagno armato (Scutisorex somereni Thomas, 1910), anche noto come toporagno eroe, è un toporagno della famiglia dei Soricidi, diffuso nell'Africa centrale. La sua particolare morfologia è attualmente al centro di un controverso dibattito scientifico.
Il termine generico deriva dalla combinazione delle due parole latine scutum-, scudo e -sorex, toporagno, con evidente allusione alla sua particolare morfologia, mentre l'epiteto specifico è stato dedicato al naturalista belga R. van Someren, il quale catturò l'olotipo presso Kampala, in Uganda. L'alternativo nome comune di "toporagno eroe" fa riferimento alla tradizione della popolazione dei Mangbetu della Repubblica Democratica del Congo, che considera questo animale coraggioso e quindi utilizzato come portafortuna.
È un toporagno di grandi dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 120 e 153 mm, la lunghezza della coda tra 76 e 99 mm, la lunghezza del piede tra 22 e 27 mm, la lunghezza delle orecchie tra 9 e 16 mm e un peso fino a 92 g.
La pelliccia è lunga, densa e lanosa, cosparsa di peli più lunghi. Il colore generale del corpo è grigio-nerastro con dei riflessi brunastri, talvolta cosparso di peli con la punta bianca ma generalmente più uniforme nelle parti ventrali. Alcuni individui sono spesso macchiati di giallo o marrone a causa della secrezione oleosa prodotta da ghiandole poste ai lati del corpo all'altezza della groppa. Il muso è lungo, appuntito e bruno-nerastro. Gli occhi sono piccoli. Le orecchie sono piccole, parzialmente nascoste nella pelliccia e bruno-nerastre. Le zampe sono bruno-nerastre. La coda è relativamente lunga, scura e ricoperta di corti peli nerastri. Le femmine hanno due paia di mammelle inguinali.
Questa specie è diffusa nella Repubblica Democratica del Congo nord-orientale ed orientale, Ruanda, Burundi nord-occidentale e Uganda.
Vive nelle foreste di pianura e montane tra 400 e 2.500 metri di altitudine. È stata osservata meno frequentemente all'interno di foreste secondarie e boschi di Bambù. Non sembra invece essere presente in zone paludose come precedentemente riportato.
Probabilmente si tratta di una specie più sociale rispetto agli altri toporagni. Marca il territorio con la secrezione prodotta dalle ghiandole del corpo, la quale ha un odore molto caratteristico, che può essere identificato dall'uomo fino a 5 metri di distanza.
Si nutre di lombrichi, larve di ditteri, diplopodi, ragni e in misura minore di coleotteri, formiche, acari, eterotteri, isotteri, blattoidea e acrididi catturati al suolo perlustrando instancabilmente sotto foglie, pezzi di cortecce e anche rocce.
Si riproduce tra dicembre ed agosto. Le gravidanze sono più frequenti nella stagione delle piogge. Danno alla luce tra 1 e 3 piccoli alla volta.
La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la popolazione presumibilmente numerosa e la presenza in diverse aree protette, classifica S.somereni come specie a rischio minimo (LC).