Regione

Saint-Pierre e Miquelon

167 specie

Saint-Pierre e Miquelon è un arcipelago dell'Oceano Atlantico settentrionale appartenente amministrativamente alla Francia, della quale costituisce una collettività d'oltremare.

Clima

Il clima è temperato freddo e presenta aspetti di transizione tra il tipo continentale umido (Dfb) e il tipo subartico (Dfc) secondo la classificazione di Köppen.

A Saint Pierre e Miquelon le estati sono caratterizzate da un'alternanza tra brevi periodi soleggiati e stabili con temperature tiepide e fasi perturbate, talvolta anche lunghe, con precipitazioni e temperature piuttosto fresche. L'estate è in genere una stagione caratterizzata da diffusa instabilità e frequenti passaggi perturbati, come peraltro è tipico delle coste del Nord America orientale. Nell'isola di Saint-Pierre, ove sorge la cittadina capoluogo, la media giornaliera del mese più caldo (agosto) si attesta attorno ai +16 °C mentre la temperatura massima media non raggiunge i +19 °C, i valori massimi stagionali estivi superano comunque molto di rado i +24 °C.

Gli inverni sono freddi, le temperature medie giornaliere di gennaio e febbraio oscillano tra -3 e -4 °C, tuttavia, se si paragonano tali valori a quelli che si registrano lungo il vicino estuario del fiume San Lorenzo (Québec) è evidente l'azione mitigatrice operata dalle acque dell'Oceano Atlantico sulle temperature, di conseguenza è abbastanza inusuale registrare minime inferiori ai -12/-13 °C, mentre valori minimi inferiori a -20 °C costituiscono un evento molto raro.

L'azione termoregolatrice delle acque marine si esercita comunque in tutte le stagioni dell'anno e si evidenzia attraverso le escursioni termiche contenute, sia a livello annuo (meno di 20 °C di differenza tra il mese di febbraio e il mese di agosto) sia a livello giornaliero (in nessun mese dell'anno vengono superati gli 8 °C di differenza tra le minime medie notturne e le massime medie diurne); un altro elemento indice di marittimità riguarda la distribuzione dei valori termici, che vedono un picco minimo nel mese di febbraio (quando le acque oceaniche risultano più fredde e quindi è minore l'azione mitigatrice) e un picco massimo in agosto (quando avviene il più intenso riscaldamento delle acque oceaniche), lungo le coste atlantiche del Canada continentale il mese più caldo è invece quasi sempre luglio. Nelle giornate più miti non è raro assistere alla formazione di nebbia molto fitta (i famosi banchi di nebbia di Terranova); è inoltre il punto d'incontro della calda Corrente del Golfo e di quella fredda del Labrador.

Le precipitazioni risultano abbondanti e in linea con quelle di Terranova: la pluviometria media si aggira attorno ai 1 400/1500 mm annui, che risultano distribuiti in modo omogeneo in tutte le stagioni (nessun mese riceve meno di 100 mm), il massimo pluviometrico, poco pronunciato, si registra comunque in luglio; abbondante anche la nivometria, che mostra accumuli medi annuali attorno ai 150/160 cm. Tuttavia le precipitazioni nevose, seppure molto frequenti soprattutto tra la fine di novembre e la fine di marzo, sono perlopiù di intensità debole o moderata e gli accumuli al suolo non sono paragonabili a quelli che si registrano lungo le vicine coste del Quebec. L'umidità media supera l'80%.

Flora e fauna

I principali mammiferi dell'arcipelago, introdotti a scopo venatorio, sono il cervo dalla coda bianca (Odocoileus virginianus), la lepre variabile (Lepus timidus) e la lepre artica (Lepus arcticus): si possono ammirare anche alcuni esemplari di volpe rossa (Vulpes vulpes). Tra i roditori, quello più comune è l'arvicola della Pennsylvania (Microtus pennsylvanicus).

I laghi di Saint-Pierre rivelano una fauna dominata da trote salmonate (Oncorhynchus mykiss) e anguille americane (Anguilla rostrata).

Per quanto riguarda la fauna marina dell'arcipelago, si rintracciano la foca comune (Phoca vitulina), la foca grigia (Halichoerus grypus), la foca dal cappuccio (Cystophora cristata) e della Groenlandia (Pagophilus groenlandicus), la megattera (Megaptera novaeangliae), la balenottera comune (Balaenoptera physalus), la balenottera minore (Balaenoptera acutorostrata), l'orca (Orcinus orca), il beluga (Delphinapterus leucas), diverse specie di delfini, il salmerino di fonte (Salvelinus fontinalis), l'osmero (Osmerus), lo spinarello (Gasterosteidae) e il salmone rosa (Oncorhynchus gorbuscha).

Per quanto concerne l'ornitologia locale, sono presenti quasi 320 specie di uccelli, di cui le più comuni risultano svariati generi di anatre, i passeri corona bianca (Zonotrichia leucophrys), i parulidi (Parulidae), i pigliamosche reali dell'Atlantico (Onychorhynchus swainsoni), i fiorrancini americani (Regulus satrapa), le cince (Paridae), gli zigoli delle nevi (Plectrophenax nivalis) e le allodole (Alauda arvensis).

La flora risulta invece più scarna, essendo composta, tranne che per alcuni boschetti di conifere, soprattutto da felci (Filicophyta) e arbusti tipici della taiga.

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Saint-Pierre e Miquelon è un arcipelago dell'Oceano Atlantico settentrionale appartenente amministrativamente alla Francia, della quale costituisce una collettività d'oltremare.

Clima

Il clima è temperato freddo e presenta aspetti di transizione tra il tipo continentale umido (Dfb) e il tipo subartico (Dfc) secondo la classificazione di Köppen.

A Saint Pierre e Miquelon le estati sono caratterizzate da un'alternanza tra brevi periodi soleggiati e stabili con temperature tiepide e fasi perturbate, talvolta anche lunghe, con precipitazioni e temperature piuttosto fresche. L'estate è in genere una stagione caratterizzata da diffusa instabilità e frequenti passaggi perturbati, come peraltro è tipico delle coste del Nord America orientale. Nell'isola di Saint-Pierre, ove sorge la cittadina capoluogo, la media giornaliera del mese più caldo (agosto) si attesta attorno ai +16 °C mentre la temperatura massima media non raggiunge i +19 °C, i valori massimi stagionali estivi superano comunque molto di rado i +24 °C.

Gli inverni sono freddi, le temperature medie giornaliere di gennaio e febbraio oscillano tra -3 e -4 °C, tuttavia, se si paragonano tali valori a quelli che si registrano lungo il vicino estuario del fiume San Lorenzo (Québec) è evidente l'azione mitigatrice operata dalle acque dell'Oceano Atlantico sulle temperature, di conseguenza è abbastanza inusuale registrare minime inferiori ai -12/-13 °C, mentre valori minimi inferiori a -20 °C costituiscono un evento molto raro.

L'azione termoregolatrice delle acque marine si esercita comunque in tutte le stagioni dell'anno e si evidenzia attraverso le escursioni termiche contenute, sia a livello annuo (meno di 20 °C di differenza tra il mese di febbraio e il mese di agosto) sia a livello giornaliero (in nessun mese dell'anno vengono superati gli 8 °C di differenza tra le minime medie notturne e le massime medie diurne); un altro elemento indice di marittimità riguarda la distribuzione dei valori termici, che vedono un picco minimo nel mese di febbraio (quando le acque oceaniche risultano più fredde e quindi è minore l'azione mitigatrice) e un picco massimo in agosto (quando avviene il più intenso riscaldamento delle acque oceaniche), lungo le coste atlantiche del Canada continentale il mese più caldo è invece quasi sempre luglio. Nelle giornate più miti non è raro assistere alla formazione di nebbia molto fitta (i famosi banchi di nebbia di Terranova); è inoltre il punto d'incontro della calda Corrente del Golfo e di quella fredda del Labrador.

Le precipitazioni risultano abbondanti e in linea con quelle di Terranova: la pluviometria media si aggira attorno ai 1 400/1500 mm annui, che risultano distribuiti in modo omogeneo in tutte le stagioni (nessun mese riceve meno di 100 mm), il massimo pluviometrico, poco pronunciato, si registra comunque in luglio; abbondante anche la nivometria, che mostra accumuli medi annuali attorno ai 150/160 cm. Tuttavia le precipitazioni nevose, seppure molto frequenti soprattutto tra la fine di novembre e la fine di marzo, sono perlopiù di intensità debole o moderata e gli accumuli al suolo non sono paragonabili a quelli che si registrano lungo le vicine coste del Quebec. L'umidità media supera l'80%.

Flora e fauna

I principali mammiferi dell'arcipelago, introdotti a scopo venatorio, sono il cervo dalla coda bianca (Odocoileus virginianus), la lepre variabile (Lepus timidus) e la lepre artica (Lepus arcticus): si possono ammirare anche alcuni esemplari di volpe rossa (Vulpes vulpes). Tra i roditori, quello più comune è l'arvicola della Pennsylvania (Microtus pennsylvanicus).

I laghi di Saint-Pierre rivelano una fauna dominata da trote salmonate (Oncorhynchus mykiss) e anguille americane (Anguilla rostrata).

Per quanto riguarda la fauna marina dell'arcipelago, si rintracciano la foca comune (Phoca vitulina), la foca grigia (Halichoerus grypus), la foca dal cappuccio (Cystophora cristata) e della Groenlandia (Pagophilus groenlandicus), la megattera (Megaptera novaeangliae), la balenottera comune (Balaenoptera physalus), la balenottera minore (Balaenoptera acutorostrata), l'orca (Orcinus orca), il beluga (Delphinapterus leucas), diverse specie di delfini, il salmerino di fonte (Salvelinus fontinalis), l'osmero (Osmerus), lo spinarello (Gasterosteidae) e il salmone rosa (Oncorhynchus gorbuscha).

Per quanto concerne l'ornitologia locale, sono presenti quasi 320 specie di uccelli, di cui le più comuni risultano svariati generi di anatre, i passeri corona bianca (Zonotrichia leucophrys), i parulidi (Parulidae), i pigliamosche reali dell'Atlantico (Onychorhynchus swainsoni), i fiorrancini americani (Regulus satrapa), le cince (Paridae), gli zigoli delle nevi (Plectrophenax nivalis) e le allodole (Alauda arvensis).

La flora risulta invece più scarna, essendo composta, tranne che per alcuni boschetti di conifere, soprattutto da felci (Filicophyta) e arbusti tipici della taiga.

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