Il piccione dentato è lungo 31–38 cm e pesa 400 g. Aspetto robusto e coda corta, il becco è tozzo e ricurvo. Il piumaggio è nero verdastro con riflessi blu ai lati del collo, le parti inferiori tendono al blu. Il dorso, la coda, le remiganti secondarie sono marrone scuro, le remiganti primarie e le copritrici adiacenti sono nero grigiastre. L'iride è marrone, il becco giallo e rosso alla base, la pelle è nuda intorno all'occhio e le zampe sono rosse. Nella femmina i riflessi metallici sono meno accentuati.
Si nutre di bacche, frutta, tuberi aerei di patate dolci selvatiche Dioscorea bulbifera e di semi di mogano selvatico Dysoxylum che sono contenuti in una capsula che l'uccello è in grado di aprire con il becco. Ricerca anche frutta che raccoglie nella parte alta della foresta. Il suo modo di mangiare i semi è completamente diverso da quello delle altre specie e insieme alla Gallicolumba rubescens sono le uniche due specie che utilizzano le zampe per tenere fermo il cibo e strappare dei pezzi con il becco. Quando era ancora abbondante si potevano osservare gruppi di 10-20 individui, in caso di pericolo volavano nei rami bassi di grossi alberi con un volo molto rumoroso. Un tempo i nidi venivano costruiti a terra ma dopo l'introduzione dei maiali hanno imparato a costruire il nido sugli alberi nel fitto della vegetazione a 5-12 metri.
Il piccione dentato è classificato dalla Lista Rossa della IUCN tra le specie in pericolo (Endangered). La rarità di questo straordinario animale è dovuta a vari fattori, un tempo veniva cacciato avidamente anche se ora è protetto, inoltre nel 1990 e 1991 i cicloni distrussero il 73% della foresta tropicale originale e questi uccelli non si adattano a vivere nelle foreste giovani o con alberi esotici piantati dalle popolazioni indigene. Negli anni '80 la popolazione totale è stata stimata sui 5000-7000 individui, in realtà il numero è assai inferiore e sebbene protetto dalle leggi locali viene ancora cacciato di contrabbando.