Il pipistrello di Salim Ali (Latidens salimalii Thonglongya, 1972) è un pipistrello appartenente alla famiglia degli Pteropodidi, unica specie del genere Latidens (Thonglongya, 1972), endemico dell'India meridionale.
Il termine generico deriva dalla combinazione delle due parole latine lati-, largo e -dens, dente con riferimento alla particolare morfologia dei denti masticatori. Il termine specifico prende invece il nome dal famoso ornitologo indiano Sálim Ali.
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S
inizia conPipistrello di medie dimensioni, con lunghezza dell'avambraccio tra 59,1 e 70,9 mm, la lunghezza della testa e del corpo tra 102 e 109 mm e un peso fino a 69 g.
La pelliccia è corta e soffice. Le parti dorsali sono bruno-nerastre, mentre la testa è simile ma leggermente brizzolata tra gli occhi e sulle guance. La regione anale, i fianchi e gli avambracci sono cosparsi di peli castani. Le parti ventrali sono simili al dorso ma con peli più corti e sparsi, particolarmente sul mento e sul collo. Il muso è corto e largo, con le narici tubulari e separate tra loro da un profondo solco. Le orecchie sono scure e con la punta arrotondata. Le membrane alari sono nerastre, mentre le dita sono più chiare nella parte ventrale. L'artigli sono color avorio. È privo di coda, mentre l'uropatagio è ridotto ad una sottile membrana lungo la parte interna degli arti inferiori.
Questa specie è limitata a tre località dell'India meridionale: nella Periyar Tiger Reserve, nello stato del Kerala, nelle High Wavy Mountains e nelle Anamalai Hills, entrambe nello stato del Tamil Nadu.
Vive nelle foreste sempreverdi montane e nelle piantagioni di Caffè e Cardamomo tra gli 800 e i 1.100 metri di altitudine.
Individui sono stati osservati all'interno di grotte durante il giorno.
Si nutre di frutti di Prunus ceylanicus, Eleocarpus oblongus, Eleocarpus serratus, Eleocarpus tuberculatus, Dichapetalum gelanioides e diverse specie native di Ficus.
Le femmine partoriscono probabilmente verso la fine di maggio e i primi giorni di giugno.
La IUCN Red List, considerato l'Areale ristretto, la popolazione frammentata e il continuo degrado del proprio habitat, classifica L. salimalii come specie in pericolo (EN).