Brassomys albidens (Tate, 1951) è l'unica specie del genere Brassomys (Musser & Lunde, 2009), endemica della Nuova Guinea.
Il termine generico deriva dalla combinazione del cognome di Leonard John Brass, botanico ed esploratore australiano, il quale partecipò alle diverse spedizioni in Nuova Guinea finanziate da Richard Archbold, e dal suffisso greco -mys, riferito alle forme simili ai topi. Il termine specifico invece è derivato dalla combinazione delle due parole latine albus, cioè bianco e dens, dente, con evidente allusione alla peculiarità degli incisivi.
Roditore di piccole dimensioni, con lunghezza della testa e del corpo tra 111 e 122 mm, la lunghezza della coda tra 144 e162 mm, la lunghezza del piede tra 25 e 27 mm e la lunghezza delle orecchie tra 18 e 22 mm.
La pelliccia è lunga, soffice e lanosa. Le parti superiori sono marroni scure con la base dei peli più scura, mentre le parti ventrali variano dal grigio-biancastro al grigio-ocraceo. Il muso è lungo, con una maschera scura intorno agli occhi, le vibrisse sono lunghe. Le orecchie sono grandi. Le zampe sono marroni chiare, i piedi sono corti e larghi. L'alluce è munito di un artiglio. La coda è grigio-brunastra e presenta delle scaglie simili a quelle del genere Rattus, corredate ognuna tre lunghi peli.
Questa specie è endemica della parte centro-occidentale della Cordigliera centrale della Nuova Guinea.
Vive nelle zone subalpine tra i 2.800 e 3.225 metri di altitudine.
È probabilmente una specie fossoria.