Grande scimmia leonina

Grande scimmia leonina

Leontocebo rosalia

Regno
Phylum
Subphylum
Classe
Ordine
Famiglia
SPECIE
Leontopithecus rosalia
Dimensione della popolazione
1,400
Durata
15-25 years
Massima velocità
40
25
km/hmph
km/h mph 
Peso
400-800
14.1-28.2
goz
g oz 
Lunghezza
19-22
7.5-8.7
cminch
cm inch 

La grande scimmia leonina o leontocebo rosalia (Leontopithecus rosalia Linneo, 1766) è un primate platirrino della famiglia dei Cebidi.

Aspetto

Misura complessivamente circa 70 cm, con la coda che è solitamente più lunga del corpo di 10–15 cm. Il peso medio è di circa 650 g.

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Il pelo è lungo e soffice, di consistenza setosa e di un colore che va dall'arancio dorato al giallo albicocca: attorno alla testa e sul collo il pelo è particolarmente lungo, formando una sorta di criniera (da qui l'aggettivo "leonina"), che può essere gonfiata drizzando i peli. In particolare, questi animali possiedono due ciuffi di pelo al di sopra delle sopracciglia, che ricadono lateralmente andandosi a fondere col resto della criniera, ma che tuttavia sono particolarmente erettili.

La faccia è appiattita, glabra, con due narici assai distanziate: la pelle è di colore grigiastro. Le mani non presentano pollici opponibili: hanno inoltre unghie appuntite (dette tegulae), fatta eccezione per i pollici, i quali presentano unghie larghe ed appiattite.

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Distribuzione

Geografia

Vive nella zona costiera sud-orientale del Brasile, dove colonizza le aree di foresta atlantica.

Grande scimmia leonina mappa dell'habitat

Zone climatiche

Grande scimmia leonina mappa dell'habitat

Abitudini e stile di vita

Si tratta di animali diurni ed arboricoli: durante la notte, cercano riparo in cavità dei tronchi d'albero, mentre di giorno, per sfuggire alle ore più torride della giornata, si riposano al riparo nella vegetazione più fitta. Vivono in gruppi che contano da due a otto individui, composti da una coppia dominante e dai cuccioli di due o tre parti precedenti: a volte, possono entrare a far parte del gruppo anche parenti della femmina dominante.

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Per il resto, si tratta di animali piuttosto territoriali, che delimitano la propria zona tramite messaggi odorosi (che vengono lasciati strofinando delle particolari ghiandole soprapubiche contro supporti in zone di confine con altri territori) e particolari vocalizzazioni. Qualora qualche intruso violi i confini del territorio e lo invada, viene solitamente accolto dal gruppo proprietario di quest'ultimo che lo fissa in maniera insistente: qualora l'intruso insista nell'invasione, sopraggiungono manifestazioni di minaccia come la bocca aperta con le labbra tese (in modo tale da scoprire i denti) o la "posizione della strega", dove la schiena viene inarcata ed il corpo tenuto lateralmente rispetto all'intruso, coi peli ben eretti per aumentare il volume corporeo. Raramente si arriva a manifestazioni violente.

Nell'ambito del gruppo, si tratta di animali molto attaccati gli uni agli altri: sono fra i pochi callitricidi dediti al grooming (in particolare sono principalmente i maschi a praticarlo sulle femmine), mentre sia i giovani che gli adulti passano molto tempo giocando fra di loro (lotta, rimpiattino) ed emettendo vocalizzazioni quasi continue, che sono l'unico tipo di dimorfismo sessuale presente in questa specie, poiché sono leggermente differenti nei due sessi.

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Comportamento stagionale

Dieta e nutrizione

Le scimmie leonine sono animali onnivori: si nutrono principalmente di frutta ed invertebrati, ma qualora si presenti l'occasione non disdegnano di integrare la propria dieta con piccoli vertebrati (lucertole, nidiacei) e uova. Per catturare gli insetti e le loro larve, utilizzano le lunghe ed affusolate dita armate di artigli per scavare nel legno marcescente e mettere allo scoperto i loro nidi: questa tecnica prende il nome di "micromanipolazione". Spesso i componenti di una coppia dividono il cibo fra loro o coi loro cuccioli, mentre è più raro che offrano del cibo da loro trovato ad altri membri del gruppo.

Abitudini di accoppiamento

COMPORTAMENTO DI ACCOPPIAMENTO

Il periodo riproduttivo cade in natura durante la stagione delle piogge, ossia fra settembre e marzo nell'emisfero australe: la femmina può portare a termine con successo anche due gravidanze l'anno. Come nelle altre specie di callitricidi, la femmina dominante è anche l'unica a potersi riprodurre, impedendo alle altre femmine del gruppo (solitamente sue figlie o parenti) di raggiungere l'ovulazione mediante l'emissione di feromoni.

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La gestazione dura generalmente poco più di quattro mesi, al termine dei quali vengono dati alla luce solitamente due gemelli (ma può accadere che nasca un unico cucciolo, così come tre o quattro gemelli) che pesano circa 55 g ed alla nascita sono già ricoperti di pelo ed hanno gli occhi aperti. Sono tuttavia del tutto dipendenti dalle cure dei genitori: per le prime due settimane è la madre a portarli, tenendoli attaccati al ventre ed al dorso. In seguito è il padre che si accolla i cuccioli, spesso coadiuvato anche dagli altri membri del gruppo, lasciandoli alla madre solo per la poppata, ossia all'incirca ogni due o tre ore. Curiosamente, in questa specie è stato osservato che i giovani alle prime armi con l'allevamento di cuccioli tendono a prendersi cura preferibilmente di cuccioli del loro stesso sesso, mentre gli adulti con esperienza non fanno differenza fra maschi e femmine.

I cuccioli vengono svezzati completamente attorno al mese e mezzo d'età, anche se cominciano a prendere confidenza coi cibi solidi già a partire dalla terza settimana di vita. Essi restano nell'ambito del gruppo anche dopo aver raggiunto la maturità sessuale, ossia a circa un anno e mezzo per le femmine ed a due anni per i maschi. Questi ultimi sono anche i primi ad allontanarsi dal gruppo, attorno ai tre anni d'età. La speranza di vita di questi animali in natura si aggira attorno ai 15 anni, mentre in cattività supera facilmente i 20 anni: il record di longevità appartiene ad un esemplare in cattività vissuto 28 anni.

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Popolazione

Coloring Pages

Riferimenti

1. Grande scimmia leonina articolo su Wikipedia - https://it.wikipedia.org/wiki/Leontopithecus_rosalia
2. Grande scimmia leonina sul sito della Lista Rossa IUCN - http://www.iucnredlist.org/details/11506/0

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