Il pipistrello pallido (Antrozous pallidus Le Conte, 1856) è un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi, unica specie del genere Antrozous H. Allen, 1862, diffuso nel Nord America.
Pipistrello di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 92 e 135 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 45 e 60 mm, la lunghezza della coda tra 35 e 53 mm, la lunghezza del piede tra 11 e 16 mm, la lunghezza delle orecchie tra 21 e 37 mm e un peso fino a 28,9 g.
La pelliccia è lanosa. Le parti dorsali sono bruno-giallastre con la base dei peli più chiara, mentre le parti ventrali sono giallo-brunastre chiare. Il muso è troncato, termina con un disco carnoso sormontato da una cresta cutanea leggermente elevata che si estende lateralmente fino alle narici che si aprono frontalmente ed è ricoperto di piccole verruche, associate ai follicoli piliferi. Gli occhi sono piccoli Le orecchie sono grandi, triangolari e separate tra loro. Il trago è sottile, lanceolato, lungo la metà del padiglione auricolare e con il bordo posteriore dentellato. Le membrane alari sono grigiastre ed attaccate posteriormente alla base dell'alluce. I piedi sono moderatamente grandi. I metacarpi del terzo e quarto dito sono uguali. L'estremità della lunga coda si estende leggermente oltre l'ampio uropatagio. La sottospecie A.p.pacificus è la più grande. Il cariotipo è 2n=46 FN=50.
Questa specie è diffusa nel Nord America occidentale, dalla Columbia Britannica sud-orientale, attraverso gli stati americani dell'Ovest, fino al Messico centrale e sull'isola di Cuba.
Vive nelle aree desertiche, in foreste di conifere, boschi, terreni arbustivi, canyon e fattorie fino a 1.830 metri di altitudine. In California è stato osservato in querceti e foreste di sequoia fino a 2.100 metri.
Si rifugia nei crepacci, vecchi edifici, ponti, grotte, miniere e cavità degli alberi in colonie di 30-70 individui, raramente di diverse centinaia di esemplari. Forma vivai in primavera, tra marzo e maggio, i quali persistono fino ad ottobre, mentre i maschi tendono ad essere solitari. Non tollera ricoveri con temperature superiori ai 40 °C. Sono stati registrate 5 diverse vocalizzazioni, una intimidatoria, una utilizzata durante i litigi, una strettamente utilizzata per segnalare la presenza agli altri individui della stessa specie durante il volo, una di soddisfazione e una lamentosa.
Si nutre di artropodi, in particolare di scorpioni, Gryllacrididae, Solpugidae, Tenebrionidae, Scarabaeidae, Carabidae, Silphidae, Acrididae, Cicadidae, Tettigoniidae, Mantidae, Cerambycidae e Sphingidae. Talvolta può mangiare anche lucertole. Cattura le prede direttamente al suolo oppure in volo a circa 3-6 metri dal suolo.
Danno alla luce uno o due piccoli nella prima estate, dopo aver trattenuto lo sperma durante l'inverno e iniziato l'ovulazione a primavera. Gli accoppiamenti avvengono in inverno. I nascituri sono dipendenti per le prime 6 settimane e vengono svezzati dopo 6-8 settimane.