Atretochoana eiselti (Taylor, 1968) è una specie di anfibio gimnofione appartenente alla famiglia delle Typhlonectidae, endemica del Brasile. È l'unica specie del genere Atretochoana Nussbaum and Wilkinson, 1995. Si tratta di una specie interessante, per essere l'unica cecilia conosciuta, priva di polmoni.
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La viviparità è un tipo di riproduzione in cui lo sviluppo embrionale avviene all'interno dell'organismo materno. Il termine può riferirsi sia a...
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inizia conA. eiselti è il più grande tra gli anfibi privi di polmoni. Fra questo genere di specie raggiunge il doppio in grandezza. Gli Atretochoana eiselti sono anfibi privi di membra, dotati di un corpo serpentiforme, marcato da anelli simili a quelli dei lombrichi di terra. Possiede inoltre delle differenze morfologiche significative rispetto alle altre Caeciliidae. Il cranio, per esempio, è molto diverso essendo piatto e con fosse sigillate. Possiede una bocca ampia e una mascella mobile. Il corpo è inoltre dotato di una cresta dorsale carnosa.
La maggior parte delle Cecilidae possiede il polmone destro ben sviluppato e il polmone sinistro relittuale. Alcuni, come nel caso del genere Atretochoana, hanno due polmoni ben sviluppati, mentre in A. eiselti mancano. La pelle è caratterizzata da un fitto intreccio di capillari che penetrano nell'epidermide, ed è grazie a questi che è in grado di respirare. Il suo cranio inoltre mostra prove di muscoli che non si trovano in nessun altro organismo.
L'esemplare conservato a Vienna è un lungo 72,5 centimetri, mentre il più grande, di Brasilia, è lungo 80,5 centimetri. In confronto, altri gimnofioni variano in lunghezza, da 11 a 160 centimetri.
La maggior parte dei gimnofioni sono scavatori nel terreno, ma alcune, tra cui le Atretochoana e simili, sono anche acquatici.
Si pensa che A. eiselti sia infatti acquatica, poiché i generi a lei più affini sono le salamandre senza polmoni. È dovuto a questa mancanza di informazioni, che l'Eiselti, dalla UINC, viene classificata con "Dati Insufficienti". Si crede sia poco diffusa, con una distribuzione limitata, e che sia vivipara.
Nel giugno del 2011 venne fotografato vicino Praia de Marahú di Mosqueiro Island (a Belém, Brasile) un anfibio che sembrava un’A. eiselti, ma non è stato poi positivamente identificato Sempre nel 2011, sei anfibi di questa specie sono stati trovati nel fiume Madeira. In nessuno dei due casi il ritrovamento è avvenuto in acque fredde e rapide, come normalmente avviene. Siccome nelle acque più calde è presente meno ossigeno, questo ritrovamento rende la mancanza di polmoni ancora più insolita. Inoltre, la questione del come respiri non è ancora stata del tutto chiarita.